domenica 29 marzo 2015

Roma: manifestazione Fiom, San Donato V.C: incontro con il professor Michele Porspero. Prassi e teoria di una coalizione sociale.

Luciano Granieri

Sabato scorso 28 marzo, mentre a Roma , Landini riempiva  Piazza del Popolo - con pezzi di società in movimento per formare quella coalizione sociale che dovrebbe ridare rappresentanza al mondo del lavoro -nel teatro comunale di San Donato Val di Comino, dalle 18,00, il professor Michele Prospero, spiegava agli intervenuti come dovrebbe agire una coalizione sociale per ripristinare i diritti costituzionali  che le politiche neoassolutistiche di Berlusconi ieri e di Renzi oggi, hanno sradicato dal nostro vivere quotidiano. 

Diciamo pure che  a Roma si stava esplicando  la prassi, a San Donato Val di Comino si procedeva ad illustrare  la Teoria. Il merito dell’organizzazione di questo incontro va ascritto al comitato provinciale di Frosinone in difesa della Costituzione, movimento a cui mi onoro di appartenere. Dionisio Paglia e Ivano Alteri, rispettivamente, presidente e vice presidente del comitato,   hanno invitato Michele Prospero, docente di Filosofia del diritto presso la facoltà di scienze politiche, dell’Università “La Sapienza”,  folgorati da un  suo articolo scritto sul quotidiano il manifesto del 22 febbraio scorso, in cui si  spiegava come il Jobs Act potesse  considerarsi una delle più importanti  norme tese a riaffermare il potere del capitale sul lavoro, un’egemonia che rovescia completamente il quadro sociale definito nella Carta costituzionale.

 L’esposizione del professor Prospero  è stata lucida e illuminante in relazione alla spiegazione di processi fondamentali per comprendere il fenomeno. Chi come il sottoscritto è da sempre convinto che le attuali riforme strutturali, non siano altro che contro-riforme reazionarie, tese a distruggere i diritti che i lavoratori erano riusciti ad ottenere attraverso  le lotte degli anni ’70, ha avuto conferma di queste tesi. 

Nulla di nuovo dunque, ma vedersi squadernare in modo cronologicamente e storicamente preciso tutte le tappe che hanno trasformato nel tempo  la natura  delle riforme strutturali - da norme utili ad ottimizzare il sistema sociale e politico verso il pieno rispetto della Costituzione , a strumenti coercitivi  dal fine completamente opposto, cioè tese  a distruggere l’impianto dei diritti  strutturato nella Carta - è stato un vero e proprio pugno nello stomaco.  E ai pugni bisogna reagire. 

Come giustamente affermava il professore, citando Aristotele , ogni Costituzione per avere la concreta possibilità di avere piena applicazione necessita di un corpo sociale che le difenda, che combatta per essa. Se tale  elemento  non ha la forza di assolvere a questo compito, una Costituzione non potrà mai avere completa attuazione.

 Ed è esattamente  la necessità di riaggregare il corpo sociale dei lavoratori, del movimento operaio,  di costruire un entità forte che combatta per quella Costituzione che  indica il lavoro    quale  caposaldo su cui si fonda  la Repubblica, che impegna tutti  noi.   Ma è una battaglia da giocare all’ attacco come giustamente ha sostenuto il presidente Provinciale dell’Anpi Giovanni Morsillo, Intervenuto nel dibattito. E’ indispensabile   un’azione dirompente da attuare in ogni luogo, in ogni istante della propria vita. E’ il solo modo per dare la forza ed efficacia  a quella coalizione che vuole difendere senza se e senza ma   la Costituzione repubblicana.






di seguito l'intervento del sottoscritto ripreso da Fiorenzo Fraioli di egodellarete


Blitz sovranista è il post pubblicato da Fiorenzo Fraioli, su egodellarete

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