giovedì 12 marzo 2015

Sanità ciociara, cronaca di una morte annunciata, atto finale

Luciano Granieri


Con gli ultimi tre video, che proponiamo di seguito, si chiude il documentario “Sanità ciociara, cronaca di una morte annunciata”. Una documentazione filmata, lo ricordiamo, proiettata  in occasione dell’evento “Difendiamo la sanità pubblica” tenutosi sabato 28 febbraio e domenica primo marzo presso l’auditorium Colapietro  Frosinone. 

In questa ultima parte si affrontano le tematiche legate all’atto aziendale e al comportamento che i sindaci hanno tenuto rispetto alla sua approvazione.  Come è noto il documento programmatico è stato approvato dalla  minoranza  più numerosa di primi cittadini, perché la stragrande maggioranza dei loro colleghi, o lo ha rigettato, o, quel  che è paggio, non lo ha neanche considerato. Ciò dovrebbe far riflettere sul reale interesse di certi sindaci alla salute dei propri cittadini. Un atteggiamento  che gli stessi cittadini dovranno ricordare quando arriverà il momento di eleggere i propri amministratori.  

Al momento in cui scriviamo queste note, l’atto è al vaglio della commissione regionale per essere poi votato definitivamente .  L’audizione della manager Mastrobuono  deve essere ancora programmata, presumibilmente avverrà dopo il 15 marzo.  Nel frattempo il Coordinamento provinciale per la Sanità  sta già  pianificando ulteriori attività, non più legate ad un fase propositiva in relazione ad un atto ormai immodificabile, ma inerenti alla denuncia presso i cittadini di amministratori e politici locali che tale scempio hanno permesso e avvallato.  

Per concludere vorrei aggiungere qualche riflessione generale. La redazione di un documentario che ripercorresse la storia della devastazione cui è stata sottoposta la sanità pubblica ciociara, è stata complessa, ma anche istruttiva. La storia che si dipana nel corso dell’ora e 14 minuti di filmato  in alcuni frangenti mostra delle inesattezze,   dovute ad una verifica poco certosina delle fonti soprattutto in relazione agli accadimenti meno recenti, (aspetto sicuramente da migliorare),  spesso rivela un atteggiamento politicamente ed ideologicamente di parte  (aspetto non migliorabile),  ma mette insieme uno in fila all’altro i fatti. E i fatti ci riportano una evidenza inconfutabile . 

Cioè lo scempio della sanità pubblica è stato uno dei principali obbiettivi da perseguire sia per  gli amministratori di centro destra che di centro sinistra. Anche le modalità, le motivazioni pretestuose con cui si sta portando avanti questo progetto sono le stesse. 

Alcuni esempi. La necessità di implementare  la  medicina territoriale, il maggiore coinvolgimento dei medici di  base, allo scopo di sgravare  i pronto soccorso e gli ospedali da ricoveri impropri,  sono stati, e sono,  obbiettivi comuni sia del commissario Polverini che del commissario Zingaretti. Ma se da un lato i presidi ospedalieri venivano chiusi o svuotati dei servizi, dall’altro programmi di potenziamento delle strutture territoriali non sono mai partiti, o sono insufficienti e lungi dall’essere completati (vedi case della salute). Stesso ragionamento per il Dea di II livello. La promessa di questa qualifica per l’ospedale Spaziani di Frosinone ha accompagnato la  struttura dalla posa della prima pietra ad oggi.  Ma oggi come allora essa è destinata a rimanere una promessa  se non una chimera.  

La cronaca di una morte annunciata, così come è squadernata nel documentario, potrebbe far desistere fortemente dal battersi per una sanità pubblica decente così come prescrive l’art.32 della Costituzione, ma vista l’inconcludenza e il palese contrasto delle classi dirigenti con questo progetto, dovrebbe instillare nell’opinione pubblica la consapevolezza che è necessario lottare tutti insieme se si vuole evitare il disastro di una sanità all'esclusivo servizio dei più ricchi   in mano alle voraci mire di profitto delle lobby private. La salute è un diritto, non un privilegio.






Clicca QUI per vedere in sequenza i tre post che racchiudono tutti i video del filmato.

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