E’ questa l’Europa della solidarietà dei popoli? Viviamo in
un Unione europea le cui radici cristiane sono state fortemente rivendicate e
imposte nei trattati fondativi . Da Ventotene
si disse: “Un’Europa unita per evitare altre tragedie, altri conflitti mondiali”. Ce l’hanno ripetuto
come un mantra da tutti i media prima delle elezioni europee, per evitare che
un astensionismo diffuso svelasse le falsità di certi messaggi.
Ma un Europa cristiana e pacifista, può limitarsi a pattugliare i suoi confini meridionali e lasciare che popolazioni vessate da guerre, per lo più provocate dal quella stessa Europa pacifista (vedi gli ultimi interventi in Libia da parte di Francia, Inghilterra, Italia) e dai giochi imperialisti americani, perdano la vita nel Mar Mediterraneo cercando di approdare in quel mondo che li sta depredando?
Può l’Europa cristiana e pacifista assistere alle tragedie che quasi ogni giorno funestano il Mar Mediterraneo limitandosi a cospargersi ipocritamente il capo di cenere per le proprie “DISTRAZIONI” facendo finta di dare importanza ad una questione che in realtà è solo fastidiosa, perché i problemi importanti sono altri?
E’ proprio di un’Europa cristiana e pacifista, costringere l’Italia a sospendere il programma di salvataggio “Mare Nostrum”, messo in atto dopo la strage di Lampedusa dell’ottobre 2013, che comunque aveva salvato le vite di molti migranti, perché i 9 milioni e mezzo annui necessari alla sua attuazione dovevano essere risparmiati per rientrare nei parametri deficit/pil? Non può evidentemente.
Ma c’è dell’altro. Può un’Europa cristiana e pacifista, ridurre alla fame i bambini, gran parte della popolazione della Grecia - e prossimamente di altre nazioni del sua area meridionale - per rimpinzare le tasche di sordidi banchieri e speculatori finanziari? Non può. E allora se la volontà di evitare altri conflitti, di cementare la solidarietà fra popoli, di diffondere la misericordia cristiana ha prodotto questa Europa, o c’è stato un errore colossale , o i buoni sentimenti sono funzionali a tenere tranquilla una popolazione, che giorno dopo giorno si sente sfruttata , e che rivolge le sue frustrazioni proprio verso quei migranti che riescono a sopravvivere alla traversata maledetta.
E’ dunque ora di svelare l’equivoco, smascheriamola questa Europa in cui l’unica unità vigente è quella monetaria funzionale all’arricchimento di pochi burocrati. Smascheriamola questa feccia criminale e mafiosa, indifferente al genocidio degli immigrati, che pure alimenta, e implacabile verso qualsiasi forma di solidarietà sociale. Liberiamoci da questa finzione e forse vedremo tutto intero il fenomeno nella sua crudeltà.
Ma un Europa cristiana e pacifista, può limitarsi a pattugliare i suoi confini meridionali e lasciare che popolazioni vessate da guerre, per lo più provocate dal quella stessa Europa pacifista (vedi gli ultimi interventi in Libia da parte di Francia, Inghilterra, Italia) e dai giochi imperialisti americani, perdano la vita nel Mar Mediterraneo cercando di approdare in quel mondo che li sta depredando?
Può l’Europa cristiana e pacifista assistere alle tragedie che quasi ogni giorno funestano il Mar Mediterraneo limitandosi a cospargersi ipocritamente il capo di cenere per le proprie “DISTRAZIONI” facendo finta di dare importanza ad una questione che in realtà è solo fastidiosa, perché i problemi importanti sono altri?
E’ proprio di un’Europa cristiana e pacifista, costringere l’Italia a sospendere il programma di salvataggio “Mare Nostrum”, messo in atto dopo la strage di Lampedusa dell’ottobre 2013, che comunque aveva salvato le vite di molti migranti, perché i 9 milioni e mezzo annui necessari alla sua attuazione dovevano essere risparmiati per rientrare nei parametri deficit/pil? Non può evidentemente.
Ma c’è dell’altro. Può un’Europa cristiana e pacifista, ridurre alla fame i bambini, gran parte della popolazione della Grecia - e prossimamente di altre nazioni del sua area meridionale - per rimpinzare le tasche di sordidi banchieri e speculatori finanziari? Non può. E allora se la volontà di evitare altri conflitti, di cementare la solidarietà fra popoli, di diffondere la misericordia cristiana ha prodotto questa Europa, o c’è stato un errore colossale , o i buoni sentimenti sono funzionali a tenere tranquilla una popolazione, che giorno dopo giorno si sente sfruttata , e che rivolge le sue frustrazioni proprio verso quei migranti che riescono a sopravvivere alla traversata maledetta.
E’ dunque ora di svelare l’equivoco, smascheriamola questa Europa in cui l’unica unità vigente è quella monetaria funzionale all’arricchimento di pochi burocrati. Smascheriamola questa feccia criminale e mafiosa, indifferente al genocidio degli immigrati, che pure alimenta, e implacabile verso qualsiasi forma di solidarietà sociale. Liberiamoci da questa finzione e forse vedremo tutto intero il fenomeno nella sua crudeltà.
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