giovedì 13 agosto 2015

Io salvo le terme romane. Un cartello vi seppellirà

Luciano Granieri



La lotta per la salvaguardia delle Terme Romane dall’asfaltatura degli Unni costruttori - che ha visto un primo round vinto da questi ultimi spalleggiati dal sindaco Ottaviani- si è giocata e si sta giocando sull’esibizioni di cartelli.  Durante il consiglio comunale indetto per approvare i programmi urbanistici utili alla concessione del titolo edilizio agli Unni costruttori, che proveranno  a seppellire sotto 35.000 metri cubi di cemento i reperti archeologici delle terme romane,  furono sequestrati i cartelli di protesta ai cittadini che stavano contestando i provvedimenti. Per contro, una volta che la delibera asfaltatrice fu approvata, altri cartelli furono esibiti con fare denigratorio verso l’uditorio, dal sindaco e dalla giunta gongolante di aver confezionato il bel regalo agli Unni di cui sopra. Dentro il consiglio comunale la legge non è uguale per tutti. Ma fuori dalle stanze del potere c’è un mondo. Un mondo di cittadini frusinati consapevoli che il patrimonio archeologico va salvaguardato e sottratto alla logica devastatrice della speculazione. Quel mondo è armato di cartelli che mostrano la determinata volontà di salvare le terme romane. Manifesti che nessuno potrà mai sequestrare e che finiranno per seppellire coloro i quali vogliono seppellire. Un grazie di cuore a Serena Vona che ha lanciato l’idea di farsi fotografare esibendo il cartello “Io  salvo le terme romane” La speculazione edilizia ha vinto solo il primo round, ma sappiano i contraenti del patto feroce  ordito per distruggere il patrimonio archeologico delle terme, che quel mondo di persone esiste. Guerrieri  armati semplicemente di cartello, che faranno  del tutto, dopo aver perso la prima battaglia, per vincere la guerra.

video a cura di Luciano Granieri.

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