mercoledì 12 agosto 2015

Esami diagnostici a babbo, mamma, figlia e tutta la famiglia morti.

Simona Grossi  Coord. Prov. Della sanità

La cura Zingaretti-Mastrobuono condivisa e difesa dai vari Buschini, Bianchi e Fardelli per rendere efficiente e funzionale l’organizzazione sanitaria di questa provincia ha dato risultati ottimi, tutti i cittadini sono contenti e i tempi di attesa non ci sono più.
Sono rimasta sconcertata questa mattina, allo sportello del cup, dove mi sono recata per prenotare delle visite di controllo, sono stata invasa dalla rabbia e dalla protesta.
Infatti una mammografia bilaterale la potrò fare a Ferentino soltanto il 10\08\2016, perché mi hanno detto che Alatri è chiuso. Guarda caso mi seguiva da tempo il responsabile del reparto radiologico dello stesso  sopracitato ospedale.
L’altro esame (ecocardiogramma), mi è stato prenotato in data 06\04\2016. Alla faccia della prevenzione e dell’efficienza.
Ma i nostri sindaci, i nostri parlamentari, il presidente della provincia, i nostri consiglieri regionali e provinciali, e i loro rispettivi familiari, parenti stretti ed affini, seguono gli stessi tempi di attesa quando hanno bisogno di cure? oppure con una semplice telefonata risolvono il problema? E quando hanno bisogno di interventi chirurgici, come spesso si è verificato e continuamente si verifica, perché si rivolgono alle strutture private eccellenti e non seguono l’iter dei comuni cittadini inserendosi nelle liste di attesa delle strutture sanitarie pubbliche?
Lo sanno che questo comportamento danneggia fortemente la sanità pubblica, perché è un segno evidente di sfiducia e una grande mortificazione per gli operatori sanitari tutti.
A questo è servito l’accordo tra Federlazio e Asl per la riduzione dei tempi di attesa?

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