Severo Lutrario Usb davanti alla tenda degli ex Multiservizi |
Da oggi 30 settembre, fino al 9 ottobre è possibile, per i
disoccupati di lunga durata della Provincia di Frosinone accedere al programma
finanziato dalla regione Lazio denominato "contratto di ricollocazione". In breve
la procedura, come bene spiega Severo
Lutrario dell’Usb provinciale nel contributo filmato girato davanti alla tenda
degli ex lavoratori della Multiservizi, prevede che i disoccupati di lunga
durata, iscritti al centro per l’impiego dal almeno 1 anno, possano fare domanda
per aderire al programma ed avere la possibilità di essere ricollocati in
aziende, o partecipare a corsi di formazione e orientamento per una retribuzione di 8 euro l’ora. La paga
non sarebbe neanche male, ma le ore sono decisamente poche 267 complessive per
i lavoratori dipendenti e 107 per gli autonomi.
Inoltre il contratto di ricollocazione prevede la
selezione di 2.000 lavoratori , un’inezia a fronte di 125mila disoccupati che ogni
giorno nella nostra provincia non sanno come arrivare a fine mese, e far fronte
alle bollette. Il finanziamento per il progetto destinato alla nostra
Provincia è di 4 milioni e 700mila euro.
Sono quattro soldi rispetto alle reali necessità.
Sovviene forte il dubbio che, o l’amministrazione regionale
non abbia ben chiara quale sia la reale drammatica entità della disoccupazione
nel territorio, oppure che l’operazione sia funzionale a sfruttare la
disperazione dei disoccupati per ingrassare le solite agenzie interinali
private. Non è un caso, infatti, che la notizia dell’istituzione del programma di ricollocamento
non sia stata strombazzata su tutti i
giornali, ma abbia avuto un divulgazione in sordina, attraverso sms del tal consigliere verso l’area
dei suoi protetti, o al massimo si trova nel blog di qualche altro consigliere regionale.
In realtà i disoccupati verranno girati alle agenzie interinali private che
dovranno selezionarli ed indirizzarli
dove necessita le loro opera. Dunque
così come già accaduto per il programma GARANZIA GIOVANI , ai lavoratori arriveranno solo le briciole, la parte più corposa del finanziamento
andrà ad arricchire le agenzie di
collocamento private. I criteri di
selezione agevoleranno coloro i quali sono iscritti presso il centro per l’impiego
da meno tempo, e a parità di iscrizione verranno selezionate
le persone più giovani. Una selezione che non tiene conto dei bisogni sociali
dei disoccupati, ma esclusivamente di ciò che serve alle aziende. Un tizio iscritto presso
il centro per l’impiego da molto tempo con un’età di oltre 50 anni,
non avrà alcuna possibilità di essere selezionato. Allora a che prò effettuare la domanda? Potrebbe obbiettare un
disoccupato di lunga durata. La domanda
va fatta comunque anche se le possibilità sono poche o nulle.
Bisogna far capire a chi ha predisposto tale programma, che i disoccupati
nella nostra martoriata terra sono molti di più rispetto a quanto credono o
fanno finta di credere lor signori. Che
le domande arrivino copiose dunque e che rendano evidente come la somma di
4milioni e 700mila euro, al netto degli
emolumenti per le agenzie di collocamento private, non è altro che elemosina e non serve
a risolvere la crisi occupazionale della nostra Provincia.
Perché anziché inventarsi questo complesso
marchingegno non si è provveduto a finanziare la legge regionale 4/2009 che
prevede l’istituzione di un reddito minimo per i disoccupati. La
norma esiste, fu introdotta da Marrazzo
ma i soldi necessari a finanziarla, grazie alla Polverini che li ha tolti e a
Zingaretti che non li ha rimessi, sono spariti. La situazione è drammatica ed è
ora di smetterla di giocare sulla pelle dei disoccupati.
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