Alessandro Barbieri
Presidente Consulta dell'Ambiente di Piedimonte S.G.
Presidente Consulta dell'Ambiente di Piedimonte S.G.
«Quello che è accaduto nei giorni
scorsi nel Comune di Piedimonte San Germano è di una gravità assoluta.» Così
esordisce Alessandro Barbieri, presidente della Consulta dell'Ambiente della
città. «Nonostante la nuova amministrazione targata Nocella fosse stata
messa per tempo a conoscenza che, attraverso i monitoraggi ambientali, scoprimmo
per la prima volta nel marzo 2014 (dal 1998) il superamento della soglia di
rischio (CSR) dei 6 V/m degli impianti TLC a ridosso del parco pubblico di
Piedimonte Alta, ha acconsentito lo stesso di allestire gli stand gastronomici
per la manifestazione di sabato e domenica scorsi proprio sotto i ripetitori della
Telecom. Ricordiamo che nello stesso mese era stato convocato un tavolo tecnico
tra Comune, Telecom, Arpa Lazio e la nostra associazione, rinviato per
l'assenza della compagnia telefonica e la stessa Arpa. Una leggerezza, dunque, che
non è ammissibile, in quanto la popolazione che in quelle sere ha sostato nei
pressi degli stand ha assorbito il cosiddetto "inquinamento
elettromagnetico" (elettrosmog), esposti all'elettrosensibilità.» Nel 2011 presso
l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) a Lione 31 esperti di
14 Paesi si sono riuniti per valutare la cancerogenicità dei campi
elettromagnetici a radio
frequenza (RF, da 30kHz a 300 Ghz) e a quattro anni di distanza il volume “Non ionizing radiation part 2 – radiofrequency
electromagnetic fields” riporta la classificazione dei campi
elettromagnetici a radiofrequenza come possibili cancerogeni per l'uomo, corrispondente al gruppo 2
B, dove si trovano classificati altri 274 agenti. I sintomi
dell’elettrosensibilità sono formicolio, prurito, insonnia, debolezza, mal
di testa, nausea e malessere generale. Si riscontrano anche riduzione della
memoria, bradicardia e disturbi dell’umore che possono degenerare in
depressione. Oltre ai disturbi avvertiti, vi sono alcuni effetti biologici che
secondo alcuni specialisti possono essere ricondotti all’esposizione ai campi
elettromagnetici, come i danni a carico di alcuni organi. Inoltre si ritiene
che le persone portatrici di protesi metalliche siano particolarmente
esposte all’elettrosensibilità. «Per questo motivo - conclude
Barbieri - chiederemo l'immediata chiusura dell'area interessata dalle
radiazioni affinché venga al più presto risolto il problema».
Nessun commento:
Posta un commento