I getti tricolore |
Abbiamo sempre definito
la Giunta Ottaviani come “Giunta degli effetti speciali”. Dalle strade
rosse di Corso della Repubblica , alle pompose coccarde con cui si è avviluppato
il palazzo della Prefettura, dalle struggenti e costose rappresentazioni mistico religiose, alla
sparizione delle delibere, la straordinarietà di certi effetti è stata una costante dell’amministrazione del buon Nicola.
Ma esiste una diavoleria che va oltre la spettacolarità, la
straordinarietà. E’ un attrezzo magico,
più dello specchio di Biancaneve, più della lampada di Aladino. Ci riferiamo alla fontana che adorna piazzale Vittorio
Veneto. Sono tre zampilli che allo scoccare, non si sa bene di quale magico
comando, inondano la piazza con getti tricolore. Un effetto straordinario. Ma la
meraviglia delle meraviglie è che
la fontana ha una precisa coscienza politica. E’ un prodigio idrico moderato, iperliberista, quasi
conservatore, il quale rifiuta ogni concessione a derive rivoluzionarie, anzi rigetta persino espressioni solo
minimamente democratiche e partecipate.
La precisa coscienza politica degli
zampilli si mostrò la prima volta nel maggio del 2014, quando in occasione di
una manifestazione del Movimento 5 Stelle, a cui partecipavano alcuni parlamentari, fra i quali Luca Frusone, Alessandro Di
Battista e Paola Taverna, dagli ugelli
tricolori sgorgò impetuoso un getto d’acqua,
che manco gli idranti della Polizia. La folla presente al comizio si
disperse, si creò confusione fra gli
onorevoli, ricordiamo le lamentele educate ma ferme dell’onorevole Taverna “chi cazzo ha acceso sta
fontana?”. Era evidente che il carattere ribelle del Movimento 5 Stelle aveva suscitato
il risentimento dei getti d’acqua dalla moderata coscienza politica. Allora si
pensò ad un caso, non si voleva credere che quella fontana avesse veramente una precisa coscienza politica.
Ma il miracolo
si è ripetuto ieri sera nel corso dell’evento denominato “Costruiamo da Sinistra”organizzato
dal circolo Altiero Spinelli di “Possibile”,
e Sinistra Ecologia e Libertà. Una due giorni di dibattiti e confronti
su vari argomenti cari al gruppo di Civati e di Sel come, ambiente, sostenibilità, e significato
della sinistra nell’attuale panorama politico. Inoltre, nel corso dell’evento, si
poteva firmare per gli 8 referendum proposti
da “Possibile” relativi all’abrogazione
di alcune norme dell’Italicum del Jobs
Act , della Buona Scuola, insomma dell’architrave della devastazione liberista
renziana.
Un momento dell'incontro organizzato da "Possibile" |
La valenza democratica dell’incontro
organizzato dai sinistri riformisti era eccessiva per una fontana così
moderata. Figuriamoci poi se si osava attentare al liberismo renziano -accettato
da molta parte dei moderati di destra
trasversalmente distribuiti, fra cui il sindaco Ottaviani - invitando a firmare per referendum irriverenti. Era troppo per la coscienza politica degli
zampilli che immediatamente hanno scaricato getti d’acqua sugli astanti,
inzuppando non solo i militanti ma anche delle ignare signore incuriosite dai
temi che stava proponendo il dibattito.
Tale seconda manifestazione di intolleranza
ad espressioni di democrazia popolare non lascia più dubbi. La fontana di
Piazza Vittorio Veneto non zampilla a casaccio, ma emana i suoi dirompenti
getti quando ritiene lesi i valori della sua precisa coscienza politica. Peggio
di un idrante della polizia. Così si mantiene l’ordine il decoro, l’integrità
morale che diamine! Questo è veramente un effetto speciale, anzi è magia pura. E come si
può contestare un sindaco, che riesce a dotare la città di una simile
meraviglia! Il prossimo slogan per la campagna elettorale sarà “Non solo
facciamo l’impossibile ma ci siamo attrezzati anche per i miracoli” A proposito,
speriamo che la fontana, oltre che ad una precisa coscienza politica, non abbia
gusti musicali particolarmente raffinati. Non vorremmo che nel corso del
prossimo festival dei conservatori, i reazionari ugelli innaffiassero un gruppo o un orchestra la cui performance non fosse particolarmente apprezzata.
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