sabato 28 novembre 2015

Sanità ciociara in decomposizione e complice silenzio delle istituzioni locali

Francesco Notarcola – Coordinamento provinciale della sanità  


L’aria che tira nell’ospedale del Capoluogo è sempre più brutta e può portare uno tsunami. Se non saranno adottati urgenti provvedimenti, i  reparti o Unità Operative Complesse di pediatria e di neonatologia che si trovano, da tempo, in una condizione di forte precarietà, rischiano di  morire …….per cause naturali. Perché accade tutto ciò? Quali strategie o disegni  si celano dietro comportamenti incomprensibili che non giovano certamente ai cittadini?  Com’è  noto, per essere stato denunciato da tempo, in pediatria operano 3 medici di cui solo uno abilitato per i turni notturni; a neonatologia lavorano 3 medici di cui uno è in malattia e solo uno è idoneo per i turni notturni. Vale a dire che due medici debbono sobbarcarsi i turni notturni per un’intera settimana nei due reparti  e soddisfare  le consulenze del pronto soccorso.
  Con  la nuova normativa europea questo non è possibile perchè i “primari” o “responsabili” come vengono oggi definiti, non si assumono la responsabilità di firmare ordini di servizio  che contrastano con la normativa suddetta. Se lo facessero, infatti, dovrebbero pagare di persona una multa salatissima. Questa nuova realtà ha spinto  i direttori dei distretti, dei presidi ospedalieri e dei dipartimenti della asl  a far sentire la loro voce, perché la normativa europea li pone di fronte a nuove  responsabilità.
Da sottolineare che a UOC di neonatologia è l’unico reparto di patologia neonatale tra Roma e Latina.  Se una donna con gravidanza a rischio o un bambino al disotto di un mese di età, residenti in qualsiasi comune della provincia, si sentono male vengono portati al “Fabrizio Spaziani”. Se questo reparto non funziona e non dimostra efficienza e qualità bambini e donne incinte, a rischio, saranno costretti a recarsi Roma oppure a Latina. E tutti sanno che la tempestività degli interventi è decisiva per salvare la vita alle persone.
Ma il sindaco della nostra Città, Presidente  della Conferenza locale della sanità quando si decide ad intervenire? E l’intero Consiglio comunale del Capoluogo amministra il comune di Vattelaapesca  o il nostro Capoluogo? Perché dorme di fronte a tanto sfacelo e a tanta desolazione? Cosa c’è più importante della salute per un cittadino? E l’Ordine dei medici perchè continua a restare muto?La situazione dell’organizzazione sanitaria degli ospedali e del territorio è tragica. In tale contesto la salute e la vita dei cittadini sono a rischio.

 Per arrestare lo sfascio in atto e per  risalire la china occorrono grande senso di responsabilità e buon senso. Soprattutto servono unità di intenti e di proposta da opporre ad una politica sciagurata voluta da Zingaretti , condivisa e sostenuta dai sindaci dei centri maggiori e dai consiglieri regionali di questa provincia. Urge un incontro per un confronto serio, questa volta, senza credere più alla befana. Occorre mettere alle corde coloro che hanno remato contro e che si sono dimostrati incapaci di risolvere la grandi questioni(sanità-lavoro-gestione idrica-rifiuti-Valle del Sacco, ecc.) del nostro territorio.

Video di  Luciano Granieri

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