martedì 31 maggio 2016

Richiesta di convocazione della Commissione Consiliare vicenda ex Multiservizi

Al Prefetto
Ai Consiglieri Comunali Comune di Frosinone
P.c. Ai Parlamentari eletti nella provincia
P.c. Ai Consiglieri Regionali eletti nella provincia
P.c. Al Presidente Amministrazione Provinciale Antonio Pompeo
P.c. Al Sindaco Giuseppe Morini di Alatri
P.c. Alle forze sociali
P.c. Alla stampa

Oggetto: Richiesta di convocazione della Commissione Consiliare vicenda ex Multiservizi

Il Tribunale del lavoro di Frosinone, nell’esercizio del proprio dovere di conciliazione tre le parti, nella vicenda Multiservizi, ha convocato anche il Comune di Frosinone per l’udienza dell’8 giugno.
Tale convocazione nasce a fronte dell’impossibilità dichiarata dalla cooperativa Sol.Co. di far fronte alla sentenza emessa dallo stesso tribunale di Frosinone il 13 giugno 2015, sentenza n. 501/2015, con la quale il Giudice del Lavoro del Tribunale di Frosinone ha emesso, ex art. 2932 cod. civ., una sentenza costitutiva che realizza gli effetti del contratto di lavoro non concluso tra gli ex lavoratori Multiservizi e la Sol.Co. Società Cooperativa.
                La Giustizia ordinaria sta tentando di aprire una strada per la restituzione di ciò che la giunta attuale aveva tolto ai lavoratori.  A dimostrazione che  l’opposizione alle coop non era strumentale, ma meritava riflessione, attenzione e rispetto.  Purtroppo le coop non sono in grado di dare seguito alla sentenza sobbarcandosi delle centinaia di migliaia di euro; però sarebbero disposte a discutere con l’ente per una soluzione condivisa.
                A Frosinone alla coop Sol.Co. è appaltato i servizio del Museo e Biblioteca (per ca € 1 milione) e, tramite alcune consorziate, anche un altro servizio, supporto alla gestione funzionale degli impianti sportivi ed agli eventi culturali e di spettacolo (€ 515 mila), e due affidamenti, cimitero (per ca € 1 milione) e segnaletica (€ 381 mila), per un totale di ca € 2,9 milioni da aprile 2013.
                La coop Sol.Co.  è stata colpita a dicembre da una “informazione antimafia interdittiva” emessa dalla Prefettura di Roma per le note vicende di MafiaCapitale, “interdittiva” che viene emanata a seguito delleverifiche che appurano  l’esistenza di un probabile collegamento tra l’attività economica e le associazioni criminali. Il privato pur essendo titolare del diritto di eseguire l’appalto commissionato o incassare i benefit pubblici concessi, resta sempre esposto a misure interdittive che, una volta emanate, potrebbero condurre alla revoca del finanziamento o alla risoluzione del contratto 
                Considerato che anche negli altri affidamenti in essere si rilevano condizioni di difficoltà per un servizio decente, non ultimo per il reddito e per la continuità,  
·         Il servizio della segnaletica, a seguito di manifestazione d’interesse con det.746/2016, dovrebbe essere stato affidato fino a fine anno 2016, ma l’esito, non rintracciabile, ha già determinato una diminuzione di ore nel servizio.
·         Il servizio della sorveglianza dei parcheggi a pagamento e ascensore inclinato ha avuto deserta la gara di manifestazione d’interesse - bandita più volte! -  come da det. 1617/16. Il servizio in questione ha visto operare ad aprile tre diverse cooperative nel raggio di un mese, visto che due si sono ritirate.
·         Il servizio di verde pubblico è stato riaffidato alla coop. Nexus con la det. 509/2016 - per il terzo anno consecutivo! – per un ammontare di € 139 mila, 40% in meno del valore indicato nel 2013.
                Le scelte di bilancio della Amministrazione e le vicende giudiziarie rischiano quindi di trascinare seco i servizi e i lavoratori.
                Sarebbe necessario dare seguito all’accordo di programma con il Comune di Alatri e convocare rapidamente la Commissione Consiliare con il mandato di trattare con i lavoratori e le oo.ss. per trovare una via d’uscita che riequilibri ove possibile tutte le situazioni oggi pendenti.

Distinti saluti.

Frosinone 31 maggio ’16                                                                           
  I lavoratori sotto la tenda al 786° giorno di presidio



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