mercoledì 19 ottobre 2016

Sciopero e No Renzi Day

Il Segretario Provinciale Prc Frosinone Paolo Ceccano



                                                                                                                                                   
   Il Partito della Rifondazione Comunista Federazione di Frosinone aderisce allo sciopero generale indetto dal sindacato USB e a cui si sono associati anche l’USI e il sindacato della scuola Unicobas, con durata di 24 ore.
Le motivazioni dello sciopero sono diverse: si va dalla protesta contro le politiche economiche del governo Renzi e contro il sistema previdenziale regolato dalla legge Fornero, alla contrarietà alla riforma della Costituzione e alla “Buona scuola”, sblocco dei turn over. 
Nella mattinata e nel pomeriggio di venerdì 21 ci saranno presidi e manifestazioni in molte città italiane;il PRC partecipa a quello che si terrà presso piazza A. Gramsci a Frosinone, sotto il palazzo della Provincia, con svolgimento dalle ore 1.00 alle 13.00
Inoltre il PRC Federazione di Frosinone aderisce al Il 22 ottobre NO RENZI DAY, manifestazione nazionale a Roma per dire NO alla Controriforma Costituzionale ed a tutti i suoi autori.
Per l’applicazione dei principi e dei diritti della costituzione del 1948: il lavoro,  la formazione e la scuola pubblica, la casa,  il reddito,  lo stato sociale e i beni comuni in mano pubblica, l’ambiente e la democrazia, la democrazia e la sicurezza sui luoghi di lavoro. la libertà e la sovranità democratica del popolo italiano, oggi sottoposta ad un vergognoso attacco da parte dei governi degli Usa, della Germania e dalla burocrazia della UE.
No alla controriforma costituzionale del governo, della Confindustria,  delle banche e dell’ unione europea.
 No al Jobsact, alla precarietà sociale, alla buona scuola, alla legge Fornero, al decreto madia, alla TAV e alle grandi opere, alla persecuzione dei migranti, alla distruzione dello stato sociale, alle privatizzazioni, ai tagli alla sanità, agli interventi sulle pensioni a favore delle banche, al TTIP ed al CETA.
 No alla guerra, alla nato, alle spese e alle missioni militari, alla repressione padronale, poliziesca e giudiziaria.

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