La bestia è viva e lotta insieme a noi…cioè a loro.
Cos’è la
bestia? Pare sia una struttura parallela, insediata a Palazzo Chigi, incaricata di studiare le strategie mediatiche
migliori a sostegno della campagna
referendaria per il Si. La bestia è vorace, fino ad oggi ha divorato 3milioni di euro ed a guidarla c’è il guru
della comunicazione Jim Messina. Il suo stipendio supera i 400mila euro. Evidentemente uno che ha fatto vincere le elezioni a Obama,
va adeguatamente remunerato.
La bestia è
viva e in piena azione. Comanda i TG del servizio pubblico, impone gli ospiti
graditi e ripudia quelli sgraditi. Il politologo Paquino? Giammai!!!! Quel dibattito con Renzi non s’ha da fare ne
adesso ne mai. Il mostro scrive la sceneggiatura dei servizi da mandare in Tv . Renzi
visita un ospedale e un paraplegico alla vista del Presidente del Consiglio si
alza e cammina. Renzi visita una
fabbrica e mentre stinge le mani agli operai dall’ufficio distribuzione arriva
la notizia di un grosso ordinativo. Renzi
visita una scuola e gli studenti improvvisamente si mettono a risolvere
equazioni matematiche impossibili. Poi Renzi si rivolge alla telecamera e con
fare ammiccante dichiara. “Io non voglio
personalizzare il referendum, ma se vince il Si questi miracoli non saranno più possibili”.
La bestia
non lascia nulla al caso si occupa anche
dei lavori parlamentari. Il Parlamento è
sbarrato fino al 4 dicembre. Il decreto legge sul fine
vita, che doveva arrivare all’esame delle Camere a marzo, ancora giace nei cassetti. Si sono perse le tracce della legge sulla legalizzazione delle droghe leggere, il cui testo doveva giungere in aula a settembre . Molti altri provvedimenti rimarranno impantanati perché non possono
attivare un lavoro parlamentare a
rischio. La bestia non vuole che certe
leggi divisive indispettiscano gli
alleati alfaniani , gli amici popolari e
altre schegge dello zero virgola provenienti dalla diaspora berlusconiana i
quali potrebbero voltare le spalle e
esprimersi per il No. E meno male che le lungaggini legislative sarebbero imputabili al ping-pong fra Camera e Senato!
Ma questo non si può dire. La bestia ti sbrana. Ma ancora non abbiamo visto
niente.
Milioni di metri quadrati di
manifesti imbratteranno muri e
pannelli, senza lasciare neanche un millimetro scoperto. Orde di professori, ma
anche onesti ex insegnanti di educazione civica, sono pronti a bussare ad ogni porta per
spiegare le ragioni del Si al popolo bue, oppure a fare i guastatori nei
confronti televisivi.
La bestia fa paura
ai comitati del No, alle prese con un budget più che misero, relegati
in spazi televisivi angusti, incapaci di fare miracoli , abili solo a spiegare gli effetti nefasti che la
riforma Renzi-Boschi produrrà sulle regole democratiche del nostro Paese .
Qualità insufficienti per cui non avranno scampo, il mostro li spazzerà via.
E’ tutto perduto dunque?
Non è detto. La bestia controlla ogni stormir di fronda ma è impotente di fronte a coloro i quali l’hanno ingaggiata.
Il mostro non è in grado, ad esempio, di limitare le
menzogne e le gaffe continue di Renzi il quale ogni volta che parla
provoca enormi danni alla causa del Si. Uguale situazione si verifica per la
Boschi. La Signora della riforma - fra
bisticci con i partigiani, confusione fra fascisti e Verdini, elucubrazioni su chi non rispetta il
Parlamento votando No - ogni volta che si esprime con la sua voce da
navigatore satellitare, provoca una smottamento nella sicurezza dell’elettorato
favorevole alla riforma.
La bestia non è dunque invincibile. Ma solo Renzi e la
Boschi potranno salvarci dai suoi artigli. Saranno in grado di fare il
miracolo?
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