domenica 9 ottobre 2016

Solo Renzi e la Boschi potranno salvarci dalla "Bestia"

Luciano Granieri


La bestia è viva e lotta insieme a noi…cioè a loro. 

Cos’è la bestia? Pare sia una struttura  parallela, insediata a Palazzo Chigi, incaricata di studiare le strategie mediatiche migliori  a sostegno della campagna referendaria per il Si. La bestia è vorace,  fino ad oggi ha divorato  3milioni di euro ed a guidarla c’è il guru della comunicazione Jim Messina. Il suo stipendio supera i  400mila euro.   Evidentemente  uno che ha fatto vincere le elezioni a Obama, va adeguatamente remunerato.  

La bestia è viva e in piena azione. Comanda i TG del servizio pubblico, impone gli ospiti graditi e ripudia quelli sgraditi. Il politologo Paquino? Giammai!!!!  Quel dibattito con Renzi non s’ha da fare ne adesso ne mai. Il mostro  scrive   la sceneggiatura dei  servizi da mandare in Tv . Renzi visita un ospedale e un paraplegico alla vista del Presidente del Consiglio si alza e cammina.  Renzi visita una fabbrica e mentre stinge le mani agli operai dall’ufficio distribuzione arriva la notizia di un grosso ordinativo. Renzi  visita una scuola e gli studenti improvvisamente si mettono a risolvere equazioni matematiche impossibili. Poi Renzi si rivolge alla telecamera e con fare ammiccante dichiara. “Io non voglio personalizzare il referendum, ma se vince il Si questi miracoli  non saranno  più possibili”.   

La bestia non lascia nulla al  caso si occupa anche dei lavori parlamentari. Il Parlamento è   sbarrato  fino al 4 dicembre. Il decreto legge sul fine vita, che doveva arrivare all’esame delle Camere  a marzo,  ancora giace nei cassetti. Si sono  perse le tracce della  legge sulla   legalizzazione delle droghe leggere,  il cui testo doveva giungere  in aula a  settembre . Molti altri provvedimenti  rimarranno impantanati perché non possono attivare  un lavoro parlamentare a rischio.  La bestia non vuole che certe leggi divisive indispettiscano  gli alleati alfaniani , gli amici  popolari e altre schegge dello zero virgola provenienti dalla diaspora berlusconiana i quali  potrebbero voltare le spalle e esprimersi per il No.  E meno male che le lungaggini legislative sarebbero  imputabili al ping-pong fra Camera e Senato! Ma questo non si può dire. La bestia ti sbrana. Ma  ancora non abbiamo visto niente.  

Milioni di metri quadrati di manifesti   imbratteranno  muri e pannelli, senza lasciare neanche un millimetro scoperto. Orde di professori, ma anche onesti ex insegnanti di educazione civica,  sono pronti a bussare ad ogni porta per spiegare le ragioni del Si al popolo bue, oppure a fare i guastatori nei confronti televisivi. 

La bestia fa paura ai comitati del No, alle prese con un budget più che misero,  relegati  in spazi televisivi  angusti,  incapaci di fare miracoli , abili solo a  spiegare gli  effetti nefasti che la riforma Renzi-Boschi produrrà sulle regole democratiche del nostro Paese . Qualità  insufficienti per cui  non avranno scampo, il mostro li spazzerà via.

E’ tutto perduto dunque? Non è detto. La bestia controlla ogni stormir di fronda ma è impotente  di fronte a coloro i quali l’hanno ingaggiata. Il mostro  non è in grado, ad esempio,  di limitare  le  menzogne e le gaffe continue di Renzi il quale ogni volta che parla provoca enormi danni alla causa del Si. Uguale situazione si verifica per la Boschi.  La Signora della riforma - fra bisticci con i partigiani, confusione fra fascisti e Verdini,  elucubrazioni su chi non rispetta il Parlamento votando No  -  ogni volta che si esprime con la sua voce da navigatore satellitare, provoca una smottamento nella sicurezza dell’elettorato favorevole alla riforma. 

La bestia non è dunque invincibile. Ma solo Renzi e la Boschi potranno salvarci dai suoi artigli. Saranno in grado di fare il miracolo? 

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