Fra le tante stupidaggini profuse in quantità industriali da Matteo Renzi alla
congrega della nuova P2, svoltasi in Firenze, nel week-end appena trascorso, una in particolare mi è rimasta in mente. Rivolgendo un'invettiva
a Marco Travaglio, l’imbonitore
fiorentino ha accusato alcuni giornalisti, come il direttore de “Il Fatto Quotidiano”, di essere capaci esclusivamente di riversare veleno da una tastiera
di computer e dalle pagine di un
giornale , senza avere il coraggio di sostenere un confronto diretto con coloro
i quali vengono contestati. Non hanno il
coraggio, cioè, di guardare negli occhi i
soggetti dileggiati a mezzo testo
scritto. Un accusa di codardia rivolta alla
persona, o alle persone, che sono contrarie alla deforma e magari lo scrivono pure.
Non so se Matteo ha ragione. Resta il fatto che i così
definiti “smanettoni da tastiera” scrivono molto meglio di lui e della sua
squadra di “costituenti” , basta leggere la riforma Renzi-Boschi-Verdini per rendersene conto. Inoltre volendo allargare lo spettro c’è da
rilevare come i blog e , i social, sono il solo veicolo dove le ragioni del No
possono trovare ampio spazio, considerato
l’ostracismo che i media, pesantemente occupati dall’esercito governativo,
operano nei confronti dei contrari alla
riforma.
Per quanto attiene al coraggio di guardare in faccia e confrontarsi a
viso aperto con il proprio contendente,
non credo che questo manchi a Marco Travaglio. In verità il coraggio di cui
sopra non farebbe difetto neanche ad altri redattori di post e articoli
contrari alla riforma. Solo che a questi non viene proprio concessa la
possibilità di confrontarsi guardando negli occhi il proprio interlocutore . Ne
sono testimonianza le bastonate che i
manifestanti a favore del No hanno preso sabato scorso a Firenze proprio mentre
si accingevano a contestare la congrega della nuova P2.
Domani Matteo Renzi
sarà a Frosinone per una tappa del suo tour elettorale. Un evento organizzato
in tutta fretta, per certi versi inaspettato. Sarà perché improvvisamente la
popolazione ciociara si è decisa a
votare No? Sarà che le stupidaggini commesse dalla senatrice
Spilabotte nelle ultime sortite hanno convinto anche gli irriducibili del Si a
votare No tanto da imporre l’intervento riparatore del Premier Segretario? Sarà che il
Pd di Frosinone si sta disgregando? Lo
ignoro e neanche mi interessa.
Sicuramente non sarà permesso a nessuno di noi
smanettoni di esibire il coraggio per affrontare Matteo Renzi nel merito della
riforma . Però noi del comitato per il
No di Frosinone siamo pieni di risorse,
il nostro dissenso, oltre che descriverlo e proclamarlo ogni giorno attraverso
articoli, confronti e dibattiti, lo
abbiamo messo in musica. Il blues del No
è l’esaltante composizione artistica che a colpi di 12 battute spiega il motivo
per cui è necessario votare No. Matteo Renzi
probabilmente non lo vedrà mai, e mai potrà apprezzare le emozioni che
regala l’improvvisazione su una scala pentatonica.
Non importa. Noi comunque
domani saremo li ad aspettare il Premier e vedere se lui ha il coraggio di
guardare negli occhi qualcuno di noi.
Good Vibrations for No
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