domenica 12 febbraio 2017

Il comitato provinciale acqua pubblica continua ad esistere.



Chi siamo e cosa vogliamo

La parola ‘comitato’ è semplicemente un nome collettivo che denota una pluralità di individui. Di fatto siamo un gruppo aperto di persone unite da un grave disagio comune: Acea Ato5 spa e la gestione di una risorsa essenziale alla nostra vita. 

Se Severo Lutrario ha deciso nei giorni scorsi, incomprensibilmente e in autonomia, di non riconoscersi più in questo comitato ciò non significa che lo stesso non continui ad esistere.

Il comitato esiste (attualmente ci sono persone di Frosinone, Acuto, Sgurgola, Ceprano, Veroli, Torrice, Boville, Ceccano, Alatri, Ferentino, Collepardo, Isola del Liri) convinto dei doveri di solidarietà sociale, di cittadinanza attiva e responsabilità civile.

Queste belle parole tradotte significano non accettare in silenzio il disagio morale, economico e fisico che proviamo.

Ognuno dà quello che può tra i tanti impegni delle nostre vite di tutti giorni, vite da giovani e meno giovani, vite con figli o senza, con  lavoro o mancanza di lavoro, vite con progetti che cercano una realizzazione o solo un mantenimento. Nelle vite di tutti c’è comunque l’acqua.

Abitiamo un territorio ricco di ottima acqua, ma compriamo acqua morta imbottigliata nella plastica, buttiamo ‘merda’ nei nostri fiumi  e ne inondiamo i campi, anneriamo l’acqua dei nostri pozzi,  buttiamo metri cubi d’acqua dai buchi delle reti idriche, captiamo troppo dalle nostre sorgenti, stressiamo l’ambiente e ci ammaliamo. 

Questo lo facciamo pagando.

Pagando, con una tariffa tra le più alte d’Italia, un soggetto privato che dovrebbe gestire un servizio alla cittadinanza. Questo soggetto privato, con la complicità di numerosi amministratori che hanno nome e cognome, non ha mai garantito i necessari investimenti e si è intascato milioni di euro dalle nostre tasche, lasciandoci tuttora con i depuratori non funzionanti e le reti idriche a pezzi.

Il comitato continua ad esistere con grande sforzo volontario.

Lo sforzo è dettato per lo più dalla mancanza di riscontro da parte di coloro che esercitano il governo e la gestione della cosa pubblica nei nostri comuni, nella nostra provincia e nella nostra regione, e che hanno la responsabilità politica di riportare la risorsa ed il servizio sotto il controllo dei cittadini.

Ci appelliamo a tutti gli utenti del servizio idrico e a tutti i cittadini e le realtà associative della valle del sacco e della provincia affinchè sostengano il comitato e contribuiscano ad arrestare questo degrado politico ed ambientale.

Nessuna soluzione post Acea Ato 5 spa è valida se non passa per la preliminare definizione degli Ambiti di Bacino Idrografico in cui effettuare la gestione complessiva delle risorse idriche e, quindi, se non si dà completa attuazione alla Legge Regionale n. 5 del 2014 “Tutela, governo e gestione pubblica delle acque”.

Nessun miglioramento della qualità delle acque, e quindi dell’ambiente e della nostra qualità della vita, è possibile se non previa una vera e definitiva bonifica delle aree inquinate comprese nel SIN della Valle del Sacco e delle tante altre aree degradate presenti nel nostro territorio.

Nessuna alternativa gestionale è condivisibile se non passa per la giustizia sociale e il rispetto dei diritti individuali e collettivi.

Nessun ulteriore benefit può essere riconosciuto al gestore attuale a cui, anzi, va chiesto il giusto risarcimento alla collettività dei danni sociali e ambientali determinati dallo stesso e da chi doveva controllarlo, per effetto delle inadempienze contestate da anni dal comitato.

Tutti i cittadini, gli amministratori seri, i tecnici, le forze dell’ordine e i magistrati sono invitati a collaborare.

Comitato provinciale acqua pubblica Frosinone

  


Nessun commento:

Posta un commento