Quali erano le
notizie che avrebbe dovuto riempire i
quotidiani e affollare le TV in merito
alle manifestazioni anti UE svoltesi
sabato 25 marzo a Roma? In particolare cosa doveva contenere il reportage del corteo Eurostop, partito da Piramide
per arrivare a Bocca della Verità, e del comizio di San Lorenzo del Partito Comunista e del Fronte della
Gioventù Comunista? "Roma messa a ferro e fuoco dalla violenza dei centri
sociali. I teppisti anti UE hanno devastato vetrine, bruciato vetture e
ingaggiato violenti scontri con la Polizia". Disgraziatamente per i media, che
già avevano preparato il terreno all’auspicata
devastazione con un martellare continuo
sulla pericolosità dei vandali anti UE,
tutto ciò non è accaduto.
Meno male, eliminata le notizie sugli scontri, l’oggetto
degli articoli e dei servizi si sarà concentrato sulle ragioni delle manifestazioni. Neanche per sogno. Le news di ieri hanno enfatizzato come non si
siano verificati incidenti, non per la compostezza e civiltà dei manifestanti,
ma per l’abilità delle forze dell’ordine. Il questore Marino, ha spiegato dalle
pagine della cronaca di Roma del quotidiano “la Repubblica”, come ha evitato le distruzioni, annunciate,
secondo il dirigente di Polizia, da “ …un
chiaro progetto di devastazione della città di Roma”.
Ma quali sono state queste abili mosse strategiche
per neutralizzare i facinorosi? Intanto bloccare tre pullman, provenienti dal
Veneto, dalle Marche e dalla Val di Susa, all’altezza di Tor Cervara. Con la
scusa di controllare e identificare i passeggeri, si è negata la
partecipazione di questi manifestanti al corteo. La notizia arrivava dalle parti di Testaccio e, non senza tensione,
si ritardava la partenza del serpentone colorato per attendere l’arrivo dei
fermati che evidentemente non giungeranno mai.
Nonostante questa provocazione il
corteo muove verso Bocca della Verità mantenendo . I pochi bar rimasti
aperti, anziché essere devastati, hanno fatto affari perché molti si sono
fermati a rifocillarsi. Tutto stava procedendo per il meglio quando ecco l’altra abile mossa per evitare la
devastazione. Le forze dell’ordine insospettiti dall’”ambiguo” ,secondo loro,
attardarsi di alcuni manifestanti (circa
mille), pensano bene di circondare con i blindati gli incauti ritardatari.
Alcuni scappano verso una viuzza laterale, prontamente inseguiti dai poliziotti
pronti ad aggredirli .
Non si capisce bene quale sia la regione di questa tentata
aggressione da parte della polizia. Giorgio Cremaschi animatore della
piattaforma Eurostop, insieme all’anarchico
settantenne, in carrozzina, Lello Valitutti, si sdraia davanti ad uno dei
blindati che aveva bloccato lo spezzone dei ritardatari. Questa azione pacifica
ma decisa, induce le forze dell’ordine ad arretrare e a far ripartire il
corteo, ormai spezzato in due tronconi.
Dunque secondo il questore le due
azioni appena descritte avrebbero evitato la devastazione? A me sono sembrate provocazioni belle e buone tese ad innescare
quegli scontri tanto auspicati dai media e non avvenuti per la calma e la saldezza
di nervi dei manifestanti. Sarebbe corretto, quindi, dare la notizia giusta per cui non si sono verificati
incidenti non per merito ma “nonostante la polizia”.
Ordine pubblico a parte, per allentare la tensione dell’intervento vorrei raccontare un storia liberamente tratta dalle manifestazioni di Roma. Ci sono due cortei. Quello buono della foglia riformista, con la Cgil, la
Fiom, l’Arci , la Uil, Sinistra Italiana e altri movimenti riformisti . Quello cattivo della mela comunista, denominato
Eurostop, composto da centri sociali, movimenti per la casa, Usb, No Tav ed
altre sigle di estrazione comunista anticapitalista. La foglia e la mela
iniziano a camminare insieme, convinte che l’attuale Unione Europea sia nefasta
per i diritti di disoccupati, precari, lavoratori e studenti, tesa com’è a salvaguardare gli interessi della
speculazione capitalistico-finanziaria.
La foglia, crede che il mondo sia piatto,cioè che
la melmosa piattitudine capitalista europea e mondiale sia governabile con qualche
misura solidaristica. La mela invece crede che il mondo sia tondo e, come tale,
in grado, girando , di ribaltare la landa liberista. Azione indispensabile per rendere reale la
liberazione degli sfruttati dagli sfruttatori. La verità dice che il mondo è
tondo, dunque la mela è nel vero e può elevarsi nel
suo proposito teso a rovesciare la
natura capitalistica insita nella UE, necessaria affinchè i settori sociali
impoveriti possano aspirare ad un prospettiva di reale cambiamento delle loro
condizioni. La foglia convinta che il mondo sia piatto, sarà sconfessata dalla realtà e destinata
a sprofondare , vittima della fallace convinzione che un’ Europa dalla natura
capitalista possa essere governata. La foglia verrà travolta dalla propria
illusione, la mela, con l’aiuto di tutto il mondo “tondo” anticapitalista sarà destinata a progredire.
Vi piace questa storia? L’avete già sentita? Avete ragione. Non l’ho inventata io ma è liberamente tratta
dal brano "La Mela di Odessa" degli Area. Il pezzo accompagna la clip con le foto
della manifestazione scattate dai compagni Eugenio Oi, Giorgio Cremaschi, Gianluca
Evangelisti.
Good Vibrations.
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