Contro tutte le forme di sfruttamento, di oppressione, di discriminazione, contro i licenziamenti, la precarietà, i ricatti, i tagli ai servizi e ai diritti, che colpiscono le donne proletarie e degli strati popolari!
Per il lavoro, i servizi sociali, la parità salariale, la riduzione dell’orario di lavoro e dei ritmi, l’aumento delle pause e dei permessi, l’abbassamento dell’età pensionabile.
Per la tutela della salute e della sicurezza delle donne sui posti di lavoro, la difesa del diritto d’aborto.
Rifiutiamo tutti i rapporti di violenza e dominazione esercitati contro le donne in qualsiasi ambito della vita lavorativa, sociale, di coppia, familiare, etc.
Combattiamo le idee reazionarie, razziste, xenofobe, l’oscurantismo religioso, lo sciovinismo e il militarismo.
Solidarietà con le donne dei popoli oppressi del mondo che lottano per conquistare la libertà, i diritti e il progresso sociale.
Abbasso l’imperialismo che con le sue politiche di dominazione, di rapina e di guerra costringe milioni di donne ad emigrare.
Sosteniamo e partecipiamo alle diverse iniziative – scioperi, assemblee, dimostrazioni di piazza, conferenze, etc. - previste per la giornata dell’8 marzo e in quelle successive, per rafforzare l’organizzazione di massa delle donne sfruttate e oppresse.
Ribadiamo che la proprietà privata borghese è la causa ultima e più profonda della condizione di oppressione, di discriminazione, di subalternità delle donne e di privilegio dell’uomo.
Solo abolendo il sistema basato sulla proprietà privata dei mezzi di produzione, solo trasformando radicalmente la base economica e abolendo lo sfruttamento, solo cambiando le concezioni e le pratiche culturali, si potrà abolire la duplice oppressione delle donne, le discriminazioni e le ingiustizie esistenti, stabilendo l’effettiva eguaglianza fra i sessi.
La vittoria della rivoluzione sociale del proletariato è inconcepibile senza la partecipazione cosciente e risoluta delle grandi masse delle donne, senza le loro aspirazioni, la loro energia e la loro organizzazione.
Il lavoro di formazione del Partito comunista non può prescindere dall'apporto delle donne proletarie più avanzate e coscienti!
Viva l’8 Marzo!
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