Chi voteremo il prossimo 11 giugno alla amministrative di
Frosinone? Per rispondere al quesito è necessario capire quali
saranno gli obiettivi per la città che candidati
e liste si proporranno di ottenere. Personalmente ritengo i programmi
tutti validi nell’enunciazione , resta da vedere se e come, verranno
realizzati. Se la programmazione non è dirimente, come
orientarsi? Un’idea ce l’avrei. Dal
momento che ho preso parte a molte delle battaglie, svoltesi nella
nostra città, per la rivendicazione del diritto ad una cittadinanza dignitosa, ritengo
che una buona selezione possa basarsi sul ricordare chi, e quali movimenti , fra quelli che si candidano al governo
della città, hanno condiviso queste
lotte . Le questioni conflittuali sono diverse,
provo quindi ad avanzare un analisi divisa per vertenze.
Lavoro.
Frosinone denuncia
un tasso di disoccupazione più
elevato rispetto alla media nazionale .
Ma si può identificare la vicenda degli
ex lavoratori della Muiltiservizi come
la vertenza principale sul diritto al lavoro nella nostra città . Un disoccupato è merce preziosa per i selfie
di ogni politico, soprattutto in campagna elettorale. Inevitabilmente presso il
presidio permanente della tenda, posto
dagli ex Multiservizi come simbolo di
protesta per la loro condizione, si sono
avvicendati consiglieri, comunali, provinciali, regionali. Perfino il
presidente della Regione Zingaretti non
ha disdegnato un passaggio consolatorio presso
gli ex addetti della dismessa società frusinate.
Con Ottaviani sindaco, lo schieramento da
parte di movimenti politici a fianco degli ex Multiservizi, non è stato così
costante. Sel, oggi evolutosi in Sinistra
Italiana e Possibile,
si sono occupati della faccenda . Più convinto, ma
inconcludente, l’impegno del Pd e dei Socialisti, i quali hanno provato a riproporre l’idea della
costituzione di una società In-House, che riassorbisse i lavoratori licenziati. Uno sforzo inutile,
perché Ottaviani aveva già svenduto la Multiservizi alla Corte dei Conti in
ottemperanza alle direttive poste dal
piano di riequilibrio economico e finanziario. Oggi la vicenda della
Multiservizi pare avviata ad una lenta soluzione. Non grazie ad un interessamento della politica,
ma per la caparbietà dei lavoratori che, denunciando le irregolarità con cui il
Comune di Frosinone aveva appaltato a privati i servizi che loro svolgevano,
hanno vinto cause su cause, con il risultato che oggi una parte di loro è riuscita ad
ottenere la riassunzione, nelle cooperative
affidatarie degli incarichi. Gli ex lavoratori Multiservizi, hanno composto una
lista, la Tenda, che concorrerà alle prossime elezioni sostenendo il sindaco del Pd Fabrizio Cristofari. In verità un’altra crisi occupazionale si è
drammaticamente manifestata sul territorio ed è quella degli operai
della ex Videocon. La tratterò
brevemente perché riguarda un'area più vasta che va oltre i confini della città . Gli addetti licenziati
dalla Videocon si sono costituiti in un movimento denominato “Vertenza
Frusinate” le loro tappe conflittuali hanno visto l’appoggio del Movimento 5
Stelle, del Partito Comunista Italiano, e di Rifondazione Comunista, forze
(Rifondazione, per ora, esclusa), che appoggeranno sindaci nella contesa elettorale di Frosinone. I disoccupati
della Videocon non hanno risolto i loro problemi, tanto
più che sono andati a scadenza anche gli ammortizzatori sociali. Purtroppo fidarsi,
come loro stanno facendo, delle promesse istituzionali non paga quasi mai.
L’era
Ottaviani, in termini di sanità, verrà ricordata per le peripezie sull’approvazione dell’atto
aziendale della Asl di Frosinone. Come è noto il sindaco del Capoluogo è il presidente della conferenza dei sindaci
del territorio incaricati di firmare l’atto di indirizzo programmatico e
amministrativo della asl frusinate. Il contrasto ad un documento, fortemente indirizzato al ridimensionamento
del ruolo pubblico della sanità provinciale, in favore della massiccia
privatizzazione delle prestazioni
sanitarie, è stato molto deciso . In questo frangente si è assistito ad
una saldatura fra forze di centro sinistra e lo stesso Ottaviani nell’avvallare
un progetto devastante per la salute dei cittadini. A fianco dei movimenti per
la salvaguardia della sanità pubblica si
sono schierati con decisione Il Movimento 5 Stelle e Rifondazione Comunista. Si è anche registrata l’adesione di Forza Italia attraverso il consigliere regionale Abruzzese e provinciale Magliocchetti. La forte mobilitazione ha comunque ottenuto l’assunzione di personale medico ed il concorso per acquisire un primario di neurochirurgia per l’ospedale del capoluogo.
Acqua,
La querelle con Acea ATO5 è stata una costante sin da
quando il gestore ha iniziato ad occuparsi dell’erogazione del servizio idrico
nella Provincia. I movimenti attivi nel denunciare i soprusi di Acea nell’era
Ottaviani, sono stati affiancati da diverse organizzazioni politiche: Movimento 5
Stelle, Rifondazione Comunista, Sinistra Italiana, Socialisti , i quali hanno
organizzato una raccolta di firme e presentato una delibera in consiglio
comunale per la rescissione del contratto . Alla fine anche il sindaco
Ottaviani è sceso in modo decisivo in campo riuscendo ad ottenere l’avvio per
la procedura di risoluzione contrattuale con Acea. Ma la finalità
elettorale di questa scelta è piuttosto evidente, visto che mai
prima il sindaco di Frosinone aveva preso una posizione così netta.
Ambiente.
Forse la questione più spinosa. Si sono svolte
diverse iniziative soprattutto quando, lo scorso anno, sono stati pubblicati i dati sulle
città più inquinate d’Italia,classifica vinta dal Capoluogo. Il movimento più
attivo è stato quello dell’associazione medici di famiglia per l’ambiente .
Ricordo anche una riunione con le associazioni, convocata dal Pd, per raccogliere
proposte atte a diminuire l’inquinamento, ma nulla più. Oggi
l’organizzazione dei medici di famiglia
per l’ambiente collabora, dal punto di vista tecnico e non politico, con
Ottaviani, per la pianificazione di azioni mirate a ridurre le emissioni inquinanti.
Urbanistica e cultura.
La madre di tutte le battaglie, in
relazione a queste tematiche, è stata quella orientata alla valorizzazione dei
siti archeologici e del museo. L’urbanistica contrattata, ha contribuito a
seppellire la città sotto altro cemento. Le opere di utilità pubblica, ottenute
dai palazzinari in cambio dell’ampia concessione di milioni di cubature
edificabili, si sono rivelate irrisorie. Ottavani in un memorabile e squallido
consiglio comunale, promise che in cambio dell’edificazione nominata “I
portici” avrebbe richiesto al privato la valorizzazione di una parte delle terme romane coperte dal
parcheggio di De Matthaeis. Non se ne fece nulla. Una forte contestazione si è sollevata contro
l’attuale giunta per il dirottamento di fondi -provenienti da una dilazione
concessa dalla Cassa Depositi e Prestiti -da opere di valorizzazione del museo
archeologico, realizzazione del parco
delle fontanelle, edificazione di una struttura sportiva per l’Unitalsi , allo
stadio del Frosinone calcio. Movimento 5 Stelle, Possibile, Socialisti, sono
stati i movimenti più attivi in questa battaglia che ha comunque ottenuto la
riallocazione del finanziamento di CdP sul museo archeologico. Sul fronte della
tutela paesaggistica, è da menzionare una serie di convegni organizzata
dall’associazione La Fenice, che appoggia la candidatura a sindaco di Giuseppina
Bonaviri, sulle criticità idrogeologiche del territorio cittadino. Negli
incontri a cui hanno partecipato tecnici e geologi, si è denunciata la mancanza
di un piano di prevenzione per gli eventi sismici, e franosi cui la città, per sua conformazione è
soggetta.
In aggiunta queste tematiche si sono sviluppate delle
dinamiche molto gravi e importanti che
non sono state però sviscerate come avrebbero meritato.
Rifiuti.
L’inchiesta sugli appalti per la gestione dei rifiuti, che ha visto rinviato a giudizio nel
2013 l’allora vice sindaco Fulvio De Santis, non ha scosso le coscienze né dei consiglieri
d’opposizione né, tutto sommato, della cittadinanza. Le condizioni per chiedere
le dimissioni di Ottaviani , o per connivenza, o per mancato controllo, c’erano
tutte, eppure dall’opposizione, a parte
la sommessa richiesta del consigliere Raffa, non si è levato un fiato. Continuando sul medesimo filone, è emerso che in base al’art. 24 del regolamento
comunale per la tassa sui rifiuti, il cittadino è autorizzato a
corrispondere il 20% del tributo qualora
si verificassero gravi inadempienze nell’espletamento del servizio da parte del gestore. Gli obbiettivi di raccolta
differenziata, sin dal 2006, nella nostra
città sono stati inferiori a quanto stabilito per legge. Ciò avrebbe potuto,in base ai
regolamento per il pagamento della tassa rifiuti , autorizzare i cittadini a
pagare il tributo parzializzato al20%. Tale risultanze sono emerse grazie ad
approfondimenti portati avanti dall’associazione culturale Oltre l’Occidente,
insieme con l’Osservatorio Peppino Impastato e il sito d’informazione UnoeTre.
Ma nessun movimento politico ha ritenuto utile dar vita ad un’azione di protesta per contestare all’amminstrazione
questo abuso.
Bilancio.
La vicenda del predissesto ha fatto emergere una
verità incontrovertibile e cioè che Frosinone è un comune fallito. La giunta
Ottaviani, da un lato, per far contenta la Corte dei Conti, ha varato delle
politiche lacrime e sangue contro i
cittadini, dall’altro è riuscita, con una gestione delle finanze , quantomeno
creativa, a portare avanti il suo programma
di accrescimento del consenso, finanziando feste, festini,rievocazioni storiche.
Le sbicchierate come le ha descritte il Corvo. Già il Corvo,quel misterioso soggetto, evidentemente inserito negli uffici finanziari, che, in un documento anonimo, ha
svelato tutti gli artifizi contabili della giunta Ottaviani. Una nota in cui si
descrivono operazioni sconsiderate tese ad aumentare la popolarità del primo
cittadino e la povertà della popolazione frusinate. La gravità di quanto descritto nello scritto anonimo avrebbe dovuto indurre le opposizioni di centro sinistra ad approfondire la questione, per capire se il
Corvo avesse ragione. L’Osservatorio Peppino Impastato, insieme con l’associazione Oltre l’Occidente e con il contributo dei giovani socialisti, spulciando nell’albo
pretorio del comune si è reso conto che
quanto affermato dalla nota anonima avrebbe
potuto essere reale. Ma nessuna forza politica, a parte un interessamento di
Possibile, ha ritenuto necessario inchiodare l’assessorato alle finanze alle
sue responsabilità. A margine di questo
capitolo giova segnalare gli apparentamenti nella tornata elettorale delle associazioni citate. Oltre l’Occidente,
è vicino alla lista della Tenda che supporta il candidato del Pd Fabrizio
Cristofari, l’Osservatorio Peppino Impastato è al di fuori della contesa
elettorale.
Siamo giunti alla fine del
nostro excursus. Vorrei
sottolineare che questa analisi è scaturita dalla mia personale partecipazione
agli eventi citati, per cui potrei aver dimenticato qualcuno. Comunque il quadro dei
movimenti partecipanti agli eventi conflittuali dovrebbe essere in gran parte
completo e spero possa essere utile per rendere più consapevole la
decisione nell'urna.
P.S. Per maggiore chiarezza riepilogo qui sotto quali sono i
candidati a sindaco supportati dalle forze citate nell’articolo.
Nicola Ottaviani:
Forza Italia
Fabrizio Cristofari:
Pd, Psi, Lista Tenda.
Christian Bellincampi:
Movimento 5 Stelle
Stefano Pizzutelli:
Possibile, Sinistra Italiana, Pci
Giuseppina Bonaviri:
Lista la Fenice.
una manifestazione a Frosinone
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