giovedì 25 maggio 2017

La campagna elettorale che NON vogliamo

Luciano Granieri


Chi frequenta "Aut"  sa benissimo che una delle caratteristiche principali  del blog è l’ironia. La politica, notoriamente  è affare pesante, dunque se l’argomento non viene trattato a volte con leggerezza, rischia di risultare indigesto. Del resto anche chi mi conosce personalmente sa  come io sia un tipo a cui non fa difetto la battuta. 

La  campagna elettorale per le prossime comunali di giugno sta prendendo una china molto pesante, per cui sarebbe oltremodo necessario trattarla con ironia.  L’intervento intitolato “LA CAMPAGNA ELETTORALE CHE VOGLIAMO”, va precisamente in questo senso. Esprime il sollievo di un tizio  che, essendo stato attivo nelle contese elettorali  precedenti, contribuendo anche pecuniariamente al finanziamento delle liste, oggi preferisce usufruire dei catering, offerti dai candidati a sindaco indipendentemente dal loro orientamento politico e indirizzo amministrativo. 

Volendo seguire coerentemente il tono ironico ed il proposito "de magnà a sbafo", ieri sera ho partecipato al comizio organizzato dal candidato Nicola Ottaviani presso piazzale Europa, proprio vicino a casa mia. Per documentare l’assoluta coerenza con i miei propositi stavo filmando il buffet. Evidentemente non ho considerato che l’ironia spesso non è apprezzata da tutti. Soprattutto  non avrei mai immaginato che una persona acuta, uno stimato professionista   come il sindaco uscente, Nicola Ottaviani, fosse talmente refrattario allo spirito ironico a tal punto dal risentirsi pesantemente   per le mie riprese.  

Non solo, ho potuto anche rilevare come i partecipanti al comizio, non tantissimi per la verità, nutrissero un insospettabile terrore di essere filmati , minacciando, insieme al sindaco,  di denunciarmi per violazione della privacy. “E se io stavo con il mio amante e non volevo farlo sapere a mio marito?” E’ stata l’obiezione di una signora. Mi risulta difficile   capire come un tizio che desideri uscire con l’amante finisca ad un comizio elettorale, che è evento pubblico e, come tale, è possibile e legale che possa venir ripreso.  

Non  riesco  altresì ad immedesimarmi in un militante che non desidera farsi filmare nell’atto della sua militanza.  Se io avessi deciso di supportare un candidato a sindaco, sarei stato oltremodo orgoglioso di farmi immortalare  ad ogni suo comizio, in quanto sarebbe stata la testimonianza della condivisione di un progetto. Ma sapete, le strategie  della partecipazione sono spesso ignote. 

Preso  in mezzo ad un clima che stava diventando molto pesante ho deciso di rimuovere i video dal cellulare.  Confesso che una tale acredine da parte del sindaco, nonché persona autorevole all’interno della città, nei confronti di un semplice cittadino, per giunta neanche candidato in liste avverse, mi ha molto sorpreso e messo a disagio. 

Perché  Luciano Granieri,praticamente una nullità  istituzionale, poteva, con un semplice filmato, creare un problema al sindaco Nicola Ottaviani? Posso capire la mancanza di ironia, ma un tale nervosismo fa intendere  che forse, gli ultimi sondaggi, smaccatamente  favorevoli  al candidato Ottaviani, tanto da prevederne una vittoria secca senza neanche passare dal ballottaggio,  non siano così attendibili. 

La particolare esperienza di  ieri, mi induce a rilevare come  l’attuale campagna elettorale stia raggiungendo livelli di acredine mai vissuti prima.  Un clima in cui realmente non c’è posto per alcun tipo di ironia. Dal momento che i miei interventi si basano quasi esclusivamente  sulla satira, anche perché i contenuti languono, da oggi in poi osserverò un totale silenzio elettorale. La stampa locale autorevole non manca, dunque i cittadini saranno adeguatamente informati anche a prescindere dai miei interventi. 

Per tornare a ieri sera, solo una cosa mi renderebbe veramente triste, sapere che anche le pizzette si sono indignate, spero    almeno che la "mortazza" sia  dotata di  tanta ironia.


Nessun commento:

Posta un commento