domenica 4 giugno 2017

Il comitato democrazia costituzionale presenta una legge d'iniziativa popolare sulla partecipazione dei cittadini

Luciano Granieri




Il comitato democrazia costituzionale ha  redatto  una proposta di legge di iniziativa popolare  finalizzata a rendere  maggiormente effettivo l’esercizio della sovranità popolare, così come sancito dall’articolo 1 della Costituzione. Per esercitare questo diritto è necessario modificare profondamente le  norme sulla partecipazione dei cittadini  alle deliberazioni amministrative, sia  locali che nazionali. 

Il ricorso allo strumento dei referendum, ad esempio, così come oggi regolamentato, è   difficoltoso ed economicamente gravoso.  Complicate sono le modalità di raccolta firme per promuovere sia  consultazioni referendarie che le leggi di iniziativa popolare. 

La  proposta di legge d’iniziativa popolare in questione come si legge nel comunicato diffuso da Alfiero Grandi e Domenico Gallo, del comitato democrazia costituzionale,  affronta diversi argomenti. Non solo innovazioni profonde per facilitare e rendere meno costose la raccolta delle firme ma anche un'iniziativa per rendere il voto degli italiani all'estero effettivamente personale e segreto, mentre oggi questo come abbiamo constatato direttamente non è affatto garantito. Ci sono anche altri argomenti come la possibilità di ricorrere più facilmente allo strumento referendario a livello locale. La lettura della RELAZIONE ILLUSTRATIVA e del testo renderà più chiaro il significato, secondo noi importante di questa proposta”.  Alcuni punti della legge d’iniziativa popolare, relativi alle modalità di raccolta delle firme e al  voto degli  italiani all’estero,  erano inseriti nel Ddl elettorale  in discussione alla Camera.   Della raccolta delle firme – si legge nel comunicato di Grandi e Gallo- si occupava il Ddl elettorale presentato alla Camera dall'on. Mazziotti, poi accantonato con la bocciatura organizzata dal Pd, mentre del voto degli italiani all'estero si occupa un emendamento presentato da Forza Italia. Questo per confermare che alcuni capitoli del Ddl possono influire sulla discussione sulla legge elettorale.

Per questo- prosegue il comunicato-  abbiamo ritenuto di procedere in questa fase al deposito del titolo della proposta di legge di iniziativa popolare e di procedere rapidamente alla stesura del Ddl, cosa effettivamente avvenuta nel corso della stessa giornata.
Tuttavia poiché abbiamo ritenuto necessario procedere per gradi, per ora le firme che compaiono in calce alla presentazione in Cassazione sono a titolo personale e solo dopo l'approvazione dei direttivi e dell'assemblea nazionale del 24 giugno procederemo, se ci sarà il necessario accordo, a usare le sigle dei nostri Comitati.

I firmatari della proposta di legge  sono: Pietro Adami, Bianca Maria Sarasini, Alfiero Grandi, Alfonso Gianni, Antonio Pileggi, mentre pur essendo d'accordo non hanno potuto firmare fisicamente per varie ragioni Massimo Villone, Mauro Beschi, Mauro Volpi, Domenico Gallo.

Ci auguriamo che l'iniziativa abbia il necessario consenso e a questo segua un impegno per la raccolta delle firme a sostegno

Cogliamo l'occasione per aggiungere che riteniamo necessario sostenere una legge di iniziativa popolare promossa da un arco importante di associazioni, meglio nota come promossa da Emma Bonino e don Colmegna sull'immigrazione che propone esplicitamente di cancellare il reato di immigrazione clandestina (Bossi-Fini), e di introdurre elementi correttivi della rigidità della vigente disciplina” conclude il comunicato


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