mercoledì 9 agosto 2017

Ciociaria bruciata per incuria e disamministrazione

Ufficio stampa del Deputato Luca Frusone Movimento 5 Stelle.


In questi giorni la Ciociaria come gran parte d’Italia è assediata dalle fiamme. Diversi monti, tra cui spicca l’amata Monna, sono stati violentati dal fuoco. Un territorio, quello ciociaro, abituata ai roghi estivi ma mai così tanti e mai tutti insieme. Questa calamità per il Deputato Luca Frusone dei 5 stelle ha però delle responsabilità oggettive:”Molto si è letto in questi giorni e probabilmente gli investigatori sono già all’opera per risalire agli artefici di questo crimine contro la natura e un’intera popolazione, per questo auspico un’indagine che non tralasci nulla perché il danno è incalcolabile, non solo dal punto di vista paesagistico, economico o naturale ma persino per la nostra salute. In una Provincia tristemente famosa per le polveri sottili non solo vengono divorati alberi che aiutano all’abbattimento delle polveri ma con la combustione contribuiscono ad aumentare la presenza di polveri, 2 danni in uno e chiunque sia stato avrà sulla coscienza anche la salute dei ciociari”. Ma il Deputato non si sofferma solo a chi materialmente ha appiccato gli incendi:” Il problema è comunque a monte e di natura politica. Il dramma degli incendi sta facendo capire come la disamministrazione e le esternalizzazioni portano solo danni. Un Paese normale avrebbe tutta la flotta dei mezzi antincendio gestita dallo Stato e non appaltata a compagnie private su cui ora aleggiano molti dubbi, un Paese normale non smantellerebbe un Corpo Forestale per risparmiare meno di 100 milioni per poi veder bruciato il 20% il patrimonio boschivo nazionale, un Paese normale, visto che tra incendi e terremoti sono sempre chiamati ad agire non trasformerebbe il Corpo dei Vigili del Fuoco in corpo di serie B, sotto organico e al collasso costretto a voltare le spalle al Ministro dell’Interno durante una cerimonia per poter essere ascoltato. Accade questo in Italia, per riforme stupide e mal scritte, per una prevenzione che non esiste, per un abbandono forzato dell’agricoltura e per potersi spartire come al solito i 30 denari”. Secondo il Deputato poi l’Italia avrebbe le competenze industriali per creare nuovi assetti per l’antincendio e le risorse umane per salvaguardare l’intero patrimonio boschivo:” Sono anni che come 5 Stelle lavoriamo a queste misure per rafforzare i Corpi e avere anche mezzi, persino costruiti da noi e non comprati in Canada, per diventare un esempio da seguire nella lotta agli incendi ma come opposizione rimaniamo inascoltati. Avendo le idee chiare su cosa fare chiediamo solo l’opportunità di poterle realizzare una volta al Governo di questo Paese in fiamme”

Nessun commento:

Posta un commento