mercoledì 9 agosto 2017

Dall'Asse Attrezzato al cinema.....in pe'

Luciano Granieri




Sta diventando il tormentone dell’estate frusinate, più degli incendi. Ci riferiamo allo stretto giro di vite che il sindaco Nicola Ottaviani, in collaborazione del prefetto di Frosinone Emilia Zarrilli, vuole imporre al dilagare  della prostituzione nella nostra zona. 

E’ vietato a chiunque di porre in essere comportamenti diretti, in modo non equivoco, o anche allusivo, ad offrire prestazioni sessuali a pagamento, oppure mediante abbigliamento indecoroso o che mostri nudità. E’ vietato chieder informazioni a soggetti che realizzino comportamenti sopra descritti, così come si proibisce il concordare l’acquisizione di prestazioni sessuali  a pagamento”.Questa l’ordinanza del sindaco che prevede multe a carico di clienti e prostitute per un importo che va da 25 euro a 500 euro. Ed è in arrivo una seconda ordinanza nella quale si prevede la persecuzione di tali comportamenti, non solo sull’asse attrezzato,  ma anche su Via Le Noci, Via Selva dei Muli,Via Selvotta. Ciò ad evitare che il cliente si apparti con la meretrice in strade secondarie e limitrofe all’arteria principale del “piacere”. 

Nell' attuale situazione asfittica della casse comunali è comprensibile che ci si ingegni a trovare soldi in ogni dove. Il  fatto di colpire   chi sfrutta le prostitute  è  apprezzabile, anche se poi il discorso andrebbe allargato ed esteso ad una lotta  generale ed incisiva contro lo sfruttamento delle donne, dove gli sfruttatori  spesso, come si diceva una volta, hanno le chiavi di casa.  Ma per far questo ci vorrebbe una sensibilità sociale che  al sindaco, ci resta difficile riconoscere.

 Per tornare all’ordinanza c’è da dire che ai cittadini è richiesta un estrema cautela nel percorrere l’asse attrezzato. Mettiamo che una signora buchi una gomma e accosti per sostituirla, sicuramente, con i 40 grandi all’ombra che ci sono in questi giorni,  la malcapitata  non sarà molto vestita e qualche nudità si mostrerà evidente. Mettiamo anche che un signore, armato della sola buona volontà di aiutare la donna a cambiare il pneumatico, si fermi ad offrire il proprio soccorso. C’è il rischio che gli sfortunati automobilisti, possano essere male interpretati da una pattuglia di vigili che eventualmente dovesse passare di la, e subire una multa di 500 euro per un reato che non avevano minimamente intenzione di commettere. Quindi attenzione donne. Anche con questo  caldo torrido, se passate dall’asse attrezzato, indossate un bel cappotto .

 Oltre all’avvertimento per la cittadinanza, ci sentiamo di offrire un consiglio disinteressato al sindaco. Multare pesantemente chi va a prostitute potrebbe comportare un calo nel plebiscitario consenso che Ottaviani ha ottenuto nelle ultime amministrative.Vota alle elezioni politiche  anche chi fa sesso a pagamento su questo non ci piove. Allora, una volta passata la buriana estiva, consigliamo di usare il cinema Nestor, di cui il Comune  detiene la “nuda” (già la parola è pruriginosa)  proprietà, come luogo di fugaci e peccaminosi incontri fra chi offre e chi compra sesso. 

Nel buio della sala cinematografica, le  indecorose nudità sarebbero occultate e i sospiri di passione soccomberebbero alla potenza del dolby surround. Inoltre, considerata la sensibilità culturale del sindaco  (uno che spende 90mila euro per una manifestazione musicale è una garanzia in questo senso) proponiamo di combinare i peccaminosi incontri a pagamento con manifestazioni teatrali o cinematografiche a tema. Ad esempio le licenziose copule potrebbero essere accompagnate da una recitazione accorata delle poesie di Saffo, oppure  da una rappresentazione del Satyiricon. In questo modo si salverebbe la capra del decoro e i cavoli del consenso. 

A proposito di gente che si vende, la prostituzione   sessuale è solo una delle  tante prostituzioni tipiche di certe pratiche  mercantili . Fra queste,  in particolare,  c'è quella finalizzata all'ottenimento del  potere e di  favori non propriamente corporei. In tali modalità prostitutive il nostro sindaco è un utilizzatore finale insaziabile, compulsivo. Tanti sono colori i quali gli hanno venduto le loro grazie, forse troppi. E quando i prostituti diventano numerosi , diventa difficile accontentarli tutti. Forse è  a questo tipo di prostituzione che il sindaco dovrebbe primariamente rivolgersi.  E il cinema Nestor, ne siamo certi, non basterà. 

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