venerdì 11 agosto 2017

Elezioni in Sicilia

Cesare Borrometi.



In Sicilia la situazione è pressochè disperata. Il PD pare che stia chiudendo un accordo con … udite udite … Angelino Alfano, il quale alza ad ogni incontro la posta e ora chiede che il candidato Presidente sia uno dei suoi. C’è da sorprendersi della spericolata disinvoltura del PD ? Direi di no. Tutto come da copione. Il centro destra presenta Musumeci, o meglio Musumeci, un vecchio residuato postfascista, si presenta e potrebbe diventare il candidato del centrodestra che, però, non ha ancora perso la speranza, con Miccichè, di portare Alfano dalla propria parte. Il M5S si sente già con la vittoria in tasca, ma non ha programma e va alle elezioni alla rinfusa sull’onda di un consenso che, come al solito, è più di protesta che convinto. Poi c’è Orlando, reduce dalla vittoria alle comunali di Palermo, che propugna una Lista dei Territori che, a dirla così, sembrerebbe una cosa interessante, però … però … c’è più di un però. Il Candidato di Orlando sarebbe un certo Micari, rettore dell’università di Palermo, eletto con i voti del centrodestra. Nella coalizione dovrebbe entrare, sempre secondo l’idea del super sindaco, anche il PD, oltre che Sinistra Italiana e MDP. Insomma un calderone indistinto ed indistinguibile votato alla sconfitta già in partenza, oltre che privo di dignità. Come fa Sinistra Italiana a stare con il PD ? E poi, per precisa puntualizzazione di Orlando, la lista non dovrebbe per nulla caratterizzarsi come “di sinistra”. Lo spirito del Brancaccio latita e solo in provincia di Ragusa germoglia un movimento che sembra puntellare i dieci punti del Brancaccio, ma ancora è troppo presto per parlarne con qualche seria prospettiva concreta. Infine c’è la sinistra radicale di RC e dei movimenti che sta mettendo su una lista con candidato alla presidenza Ottavio Navarra, un editore palermitano con tanta buona volontà e scarso seguito.
Questo è quanto e non c’è proprio da stare allegri perché bene che va siamo rovinati.
Qui a Ragusa ci stiamo facendo promotori di un aggregazione larga alternativa al PD (questo senza, ed a maggior ragione con, Alfano), che raccolga tutte le forze politiche a sinistra del partito di Renzi, nonché associazioni, movimenti e comitati anch’essi alternativi e progressisti. Il tempo però è ormai pochissimo e disperiamo di riuscire a completare un’operazione che avrebbe richiesto ben altri margini temporali. L’obiettivo massimo è certamente quello di riuscire a piazzare una o due persone all’assemblea regionale, cosa che non sarebbe poco, tutt’altro.
Bene per il momento è tutto; se ci saranno novità ve le farò sapere.
Un abbraccio a tutti.
Cesare Borrometi

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