mercoledì 11 ottobre 2017

Lettera da consegnare al prefetto contro il Rosatellum 2.0 e il suo metodo di approvazione.

Il comitato a difesa della Costituzione  di Trieste ha consegnato oggi al Prefetto la lettera che segue. Ci sembra un'ottima iniziativa, da replicare anche nel  nostro territorio.



Al Prefetto di Trieste
dott.ssa Annapaola Porzio
sua sede

La preghiamo di trasmettere cortesemente quanto segue

– al Presidente del Consiglio dei Ministri
- ai Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica
- al Presidente della Repubblica

L'attuale Parlamento, eletto con una legge che è stata poi dichiarata incostituzionale, non ha il diritto morale di approvare un'altra legge elettorale che presenta evidenti elementi di incostituzionalità.

Tantomeno può sostenerla, chiedendo su essa voti di fiducia, un Governo il cui presidente Gentiloni in sede di prima fiducia ha dichiarato solennemente alle Camere: "in questo confronto - voglio  ribadirlo - il Governo non sarà l'attore protagonista: spetta a Voi, Onorevoli colleghi, la responsabilità di promuovere e trovare intese efficaci."

Al Presidente del Consiglio non abbiamo nulla da chiedere: la sua credibilità è ormai nulla e dovrebbe solo dimettersi. Al Parlamento chiediamo un sussulto di dignità: non approvino una legge elettorale a meno di un anno dalle elezioni, che appare inevitabilmente "legata a interessi congiunturali dei partiti", come denunciato dal "Codice di buona condotta in materia elettorale" della Commissione Europea "di Venezia".

Al Presidente della Repubblica chiediamo di non sottovalutare le le tante segnalazioni di incostituzionalità della legge in discussione provenienti da fonti autorevoli e di farsi garante del rispetto della Costituzione: un'eventuale pronunciamento negativo della Corte potrebbe avvenire dopo che la nuova legge elettorale avesse già avuto i suoi effetti sulla prossima consultazione, lasciando in carica il quarto parlamento eletto con una legge elettorale incostituzionale, proposta e votata solo per perpetuare il potere - ottenuto incostituzionalmente - di chi già l'aveva.

Trieste, 11 ottobre 2017


I Cittadini di Trieste che hanno sostenuto assieme all'ANPI la campagna per il NO al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.

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