giovedì 24 maggio 2018

C'è professor Conte e professor Conte

Luciano Granieri





Il professor Conte è il  Presidente del Consiglio incaricato da Mattarella allo scopo di  formare il nuovo Governo. Che emozione! Me lo ricordo il professore, fin da quando ero pischelletto. Mi aiutava a fare il quadro svedese, a salire sulla pertica, a volte riprendendomi con grandi urli. Non nascondo che  a sei anni avevo paura a salire così in alto.

 Me lo ricordo anche dopo, quando lo ebbi come insegnante di educazione fisica  alla  scuola media. Ci sfiniva con esercizi duri ,  lui inflessibile torturatore. Me lo ricordo, quando a momenti riusciva a farmi diventare un play maker di basket insegnandomi la tecnica cestistica in modo sopraffino. Ma chiaramente , per fare  pallacanestro il mio metro e settanta scarso era del tutto insufficiente. 

Penso che il professor Conte sia stato una figura importante per molti ragazzi della mia generazione. 

Come?     Questo Conte si chiama Giuseppe?  

Scusate ho sbagliato, quello che dico io si chiama Luigi, poco male. Però posso confidarvi un segreto.  Io il mio professor Conte non l’avrei visto male come Presidente del Consiglio. Questo (Giuseppe) mi pare  un po’ mollaccione, preso in mezzo fra le raccomandazioni di Mattarella a non avvallare le cazzate dei  contrattisti contro l’Europa,  e gli altolà dei contrattisti affinchè ignori  le cazzate europeiste di Mattarella.  Da un lato è costretto a dichiarare di “voler confermare la collocazione internazionale ed Europea  dell’Italia” dall’altro se non propone  Paolo Savona  come ministro del Tesoro (uno che vede la UE come il fumo negli occhi,   considera la  Germania un paese rimasto  nazista con l’unica differenza che una volta per espandersi usava le SS, oggi utilizza l’Euro)  i contrattisti, soprattutto quello verde, lo prendono  a calci in culo.

 Dura la vita per un Presidente incaricato così. Ma non abbia paura Conte (Giuseppe) alla fine   nel  famoso contratto non si parla di abolizione del Fiscal Compact o di ripristinare l’art.81 della Costituzione togliendo il  pareggio di bilancio.  Nulla si legge a proposito dell’eliminazione del principio di stabilità (esterna ed interna)  o di un audit sul debito per eliminare tutti i buffi  derivati dalla monnezza  fattaci ingoiare dalle banche, (Deutsch Bank da sola ci ha rifilato oltre 100 miliardi di patacche). Oddio ci avevano provato a chiedere di non inserire nel debito i 250 miliardi di titoli  pubblici raggranellati da Draghi, ma subito la cosa è stata fatta rientrare a    colpi di spread.  Già,  i mercati si erano innervositi, e giammai fare innervosire i mercati che hanno il cervello delicato! 

Quindi  ci si è orientati su una più prudente ridiscussione di alcuni parametri inerenti il debito pubblico. Tanto, per ridurre il rapporto debito Pil,  si può pure  agire sul Pil. Ecco questa è un’utopia più grande della dittatura del proletariato.  

Ma mettiamo il caso che pure si fosse riusciti a raggranellare sostanze  liberandosi dai vincoli ultraliberisti imposti dalla UE. Come avrebbero usato i contrattisti tale ricchezza? Non lo so,  ma lo posso intuire. 

Ad esempio, avrebbero previsto una flat tax ancora più bassa, 10%? Ma anche 5%!  Oppure si sarebbe attivata ,  non una pace fiscale come quella scritta nel contratto, ma proprio un rapporto amorevole con gli evasori. E dell’idea di non far pagare il porto d’armi? Anzi regalare addirittura  la prima pistola  che ne pensate? Geniale vero?

E poi che ne dite  di acquistare un intera flotta di gozzi per riportare a casa loro, un milione di migranti l’anno?  E le carceri! Che si costruiscano interi  quartieri di prigioni stile Guantanamo!!

 Sto cazzeggiando è vero, ma   uno di sinistra che ha votato 5 stelle e che si trova a fianco a fianco con i fascisti non dovrebbe avere avvertire un  qualche malessere? .  Disceee……c’è l’acqua pubblica. Sbagliato!  Si parla  di   società a partecipazione pubblica cioè  Spa  proprio come adesso.  

Però c’è  il reddito di cittadinanza, 780 euro a  chi ha perso il lavoro  per due anni vuoi mettere!   Piccolo particolare, la renziana Naspi, per due anni assicurava al licenziato il 75% della propria retribuzione, in più ad essa si aggiungeva il Rei (da 250 a 400 euro)  per chi si trova  a vivere sotto la soglia di povertà.  Lungi da me elogiare le scempiaggini piddine, ma in fatto di elemosine il vecchio governo era più avanti! 

Per   noi vedove di  Lenin, Trotsky , ma anche di Berlinguer, non resta che fare “pippa”. Lasciamo perdere qualsiasi velleità elettorale, e ricominciamo a ricostruire un blocco sociale   stando vicino agli ultimi  che, se tanto mi da tanto, aumenteranno enormemente, aiutiamo  gli immigrati,  tutti quelli che  la costituenda terza Repubblica getterà ai margini. 

Comunque a dirla tutta mi sa che il mio professor Conte se fosse diventato Presidente del Consiglio, avrebbe messo in riga tutti.

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