lunedì 4 giugno 2018

Il governo Di Maio-Salvini è un governo delle classi possidenti contro il proletariato e i popoli oppressi Facciamolo cadere con il fronte unico di lotta!

Piattaforma Comunista – per il Partito Comunista del Proletariato d’Italia



Il governo giallo-verde si presenta come un governo decisamente antioperaio e antipopolare, il più a destra di sempre. Se le dichiarazioni di Salvini sono un manifesto del razzismo istituzionale, il carattere di classe dei suoi componenti è altrettanto evidente: rappresentanti confindustriali, professori neoliberisti, avvocati di regime, militari e ciarlatani populisti.
Nessun esponente del governo 5 Stelle-Lega ha un rapporto, anche labile, con il movimento operaio e le sue tradizioni di lotta. E’ l’ennesimo comitato di affari delle classi possidenti contro il proletariato e i popoli oppressi.
Il patto firmato da Di Maio e Salvini, con il prestanome Conte a darne un’immagine “presentabile”, è un’accozzaglia di sciovinismo e autoritarismo borghese, misure antioperaie e bellicismo,  xenofobia e repressione.
Il “contratto di governo” prevede il rafforzamento del complesso militar-industriale e la chiusura di fabbriche come l’Ilva, altri regali ai padroni e ai ricchi (reintroduzione dei voucher, flat tax, etc.), la riduzione generalizzata del salario e la distruzione dei contratti collettivi (attraverso il “salario minimo” per legge), lo smantellamento dei diritti dei lavoratori (assenti nel programma, come la sicurezza sul lavoro), l’elemosina di Stato e il salvataggio delle banche con fondi pubblici, le stragi in mare e la detenzione nei lager per i migranti, una politica di guerra più vicina all’ “interesse nazionale” (cioè l’interesse dei monopoli italiani).
Tutte le misure che inquietavano l’oligarchia finanziaria e la Commissione di Bruxelles sono state eliminate o sfumate. Si è persino introdotto un direttorio extra-costituzionale per gestire le crisi e i “problemi di ordine pubblico” che saranno provocati dal populismo al potere.
Questo non è un governo del “cambiamento” ma un governo reazionario che porterà avanti, con qualche variante, le politiche antioperaie e antipopolari seguite dai governi di centrodestra e centrosinistra, per impoverire ancor più i proletari e ingrassare padroni, padroncini e parassiti.
Per mantenersi al potere, il governo Di Maio-Salvini dovrà dimostrarsi deciso a continuare il feroce attacco alla classe operaia e alle masse popolari, ad intensificare ancor più lo sfruttamento nelle fabbriche e negli altri luoghi di estorsione del plusvalore, a difendere profitti e privilegi borghesi, a servire gli USA, la NATO, la UE e il Vaticano applicando le politiche di austerità e di miseria, di saccheggio e di guerra imperialista.
Quanto alle favole sul M5S quale argine democratico-borghese i fatti parlano chiaro: i pentastellati favoriscono l’ascesa al potere della destra xenofoba e fascista.
Il proletariato non ha nessun “amico” su cui sperare dentro il governo e il marcio parlamento borghese. Sono tutti “amici dei mercati”. Gli operai devono contare esclusivamente sulle proprie forze per resistere e passare alla controffensiva.
Per farlo va rimessa in campo una politica basata sulla difesa intransigente degli interessi di classe, un protagonismo operaio che si concretizzi nella costruzione di organismi di fronte unico di lotta sul terreno economico e politico.   
E’ necessario riprendere subito la mobilitazione di massa contro i licenziamenti e le misure a favore dei ricchi e dei padroni, per la cancellazione della legge Fornero e del Jobs Act, contro la xenofobia e la repressione, per dire basta alla politica di guerra imperialista.
Prepariamo lo sciopero generale per far cadere il prima possibile nelle fabbriche e nelle piazze il governo nazionalista e populista di M5S–Lega e aprire la strada a un vero Governo operaio.
Spetta ai comunisti e ai proletari d’avanguardia mettersi alla testa della lotta unendosi e organizzandosi in Partito indipendente e rivoluzionario della classe operaia.

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