venerdì 27 luglio 2018

Anagni diritto alla salute negato


La morte di Anna Maria  Ascenzi non è soltanto un dramma  familiare terribile e assurdo,  ma un lutto che getta nello sconforto e nell’inquietudine  l’ intera  comunità cittadina. Quello che  non doveva  in alcun modo accadere,  l’ impossibilità di ricevere il soccorso urgente per salvare una vita umana, dopo un incidente drammaticamente  banale,  è  accaduto. 
Poteva toccare  ad ognuno di noi, perché ognuno di noi si troverebbe nella stessa  identica  situazione se si presentasse  una situazione  di Urgenza /Emergenza , perché la  nostra  città è stata privata, oltre che del Pronto Soccorso,  anche del Punto di Primo Intervento!
Non si può accettare  la morte di Anna Maria come una fatalità.   Non lo è stata.
E’ stata la conseguenza di decisioni politiche e  amministrative studiate a tavolino e messe in atto con indifferenza e disprezzo delle  persone.
Così commenta il 19 luglio l’ Ufficio Stampa della  Asl :  “A proposito dell’episodio che nella giornata odierna ha colpito, purtroppo, una signora di Anagni, la Direzione Strategica della Asl di Frosinone desidera anzitutto esprimere cordoglio e vicinanza alla famiglia”
La morte di Anna  Maria  Ascenzi è  liquidata  come un malaugurato  “ episodio”, quando invece si dovrebbe intervenire  immediatamente per  riaprire  un Pronto Soccorso, attrezzato ed  efficiente, per escludere definitivamente la  possibilità del ripetersi di simili tragedie e non  diffondere, invece,  dichiarazioni tranquillizzanti sulle  equivalenti professionalità tra  medici PPI  e PAT.
Risulta difficile per una popolazione che ha usufruito per oltre cento anni di un ospedale efficiente come quello di Anagni, esserne privati completamente. Risulta difficile perfino alla ASL  che ancora lo riporta con tutti i suoi servizi e reparti di degenza , P.S. compreso, sul suo sito internet ufficiale:   http://www.asl.fr.it/strutture/presidi-ospedalieri/anagni-ospedale-civile (nel frattempo la pagina del sito è cambiata ndr) . A nulla sono valse le continue segnalazioni fatte da noi in questi ultimi anni. Come al solito sono state date risposte superficiali se non evasive sui reali motivi del disservizio.
Il comitato  Salviamo l’ Ospedale di Anagni  non può accontentarsi delle  espressioni di partecipazione e di indignazione e chiede ai rappresentanti istituzionali  di assumersi  la responsabilità politica  per  questa   morte.       
              Macchitella,  D’Amato, Zingaretti  dovete  dimettervi!
All’ amministrazione   di Anagni  si  chiede di presentare  formale  denuncia  in sede penale.
Ai cittadini, a tutti  i comitati e le  Associazioni, ai partiti politici e ai loro rappresentanti territoriali,  presenti nelle  istituzioni comunali, provinciali, regionali e  nazionali rivolgiamo il vivo appello ad essere  uniti e a sostenere  le  iniziative, amministrative, giudiziarie,  politiche, necessarie  per  assicurare ad una popolazione di oltre 80.000  persone   la Difesa  della  Salute  di tutti.
Invitiamo tutti a firmare l’appello promosso dai sindaci a ripristinare il Punto di Primo intervento di cui inviamo copia in allegato e a partecipare al corteo, organizzato dal Comitato "ADESSO BASTA" che si terrà giovedì 2 agosto p.v. dalle ore 20.30 partendo dall’ex Ospedale di Anagni in via Onorato Capo e che attraverserà il centro storico per arrivare nel viale di Regina Margherita, dove interverranno i Sindaci del comprensorio.

Il  Comitato Salviamo  l’ Ospedale di Anagni
 Diritto alla Salute  Anagni  Viva   Comitato Osteria della  Fontana   Anagni Scuola Futura  
LegAmbiente Circolo di Anagni  Comitato Residenti Colleferro   Re.Tu.Va.Sa.  Comitato S. Bartolomeo Comitato Ponte del Papa.

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