martedì 9 ottobre 2018

Non si possono fare espulsioni collettive di stranieri, nè la Germania, nè l'Italia

Felice Besostri del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale 



Mia nonna Carmela contadina con la sola terza elementare diceva "il bel tacer non  fu mai scritto". Peccato che Salvini abbia avuta un'altra nonna. A fronte della notizia che il suo amico Horst Seehofer stava per mandare dei charter pieni di Dublinanti, cioè di stranieri registrati in Italia ma ritrovati in Germania, non sia stato zitto, ma abbia detto a sproposito " chiuderò gli aereoporti, come ho chiuso i porti". Il ministro degli interni non può chiudere porti o aereoporti, ma dovrebbe essere il Ministro Toninelli. Non solo, trattandosi di un accordo internazionale, che coinvolge un paese UE, un'affermazione del genere dovrebbe essere concordata con il Ministro degli Esteri Moavero e con il Ministro per le Politiche Comunitare Savona. Una cosa Salvini poteva dire " Caro Horst non lo puoi fare perchè lo vieta l'art. 4 del protocllo aggiuntivo n. 4 alla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo del 1963, protocollo ratificato dall'Italia nel 1982 e dalla Germania ancora prima nel 1968".Avrebbe potuto ricordare alla Germania che voli charter o vagoni ferroviari piombati evocano immagini del passato e orrori che non si devono ripetere. Ma Salvini non può citare i diritti dell'uomo, perchè è come parlare di corda in casa dell'impiccato. L'Italia è già stata condannata per violazione dell'articolo 4 del protocollo n. 4, che vieta  l'espulsione collettiva di stranieri per respingimento di migranti verso la Grecia e espulsione di Rom serbi da campi nomadi. Ha perso un'occasione per stare zitto

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