sabato 26 maggio 2018

CambiaGiro : la mobilitazione finale a Roma domenica 27 maggio

Dai promotori della campagna #CambiaGiro




 La campagna #CambiaGiro lanciata a settembre 2017 contro la partenza del Giro d’Italia da Gerusalemme e Israele ha visto in questi mesi una grande mobilitazione internazionale a partire dalla Palestina.
In Italia, fin dalla Sicilia la risposta dei territori e degli attiviste e attivisti che da anni sostengono la lotta per la Palestina libera ha segnato quasi tutte le tappe già svolte. #CiVediamoInGiro attraverserà il Nord Est e la Val Susa, fino ad arrivare alla tappa finale a Roma il 27 maggio 2018. La Questura ha dichiarata una “zona verde” interdetta alle manifestazioni in tutto il centro di Roma. Noi invece la coloreremo di verde, rosso, bianco e nero, i colori della Palestina.
Invitiamo tutti a:
– Invadere i propri territori di scritte, striscioni, volantini, cartelli a sostegno della campagna #CiVediamoInGiro e #CambiaGiro.
– Scendere in piazza al Circo Massimo domenica 27 maggio alle 15.55, dove, al momento giusto la Palestina che resiste si paleserà con i suoi colori e i suoi simboli. Le proteste si svolgono in un contesto in cui il governo statunitense sposta la propria ambasciata da Tel Aviv a Gerusalemme, rafforzando il controllo illegale di Israele sulla citta. È chiaro che l’evento sportivo viene usato da Israele come strumento di propaganda.
Che lo Sport sia sempre stato sfruttato come canale mediatico per fornire un’immagine ripulita ed equilibratamente competitiva di uno Stato che nemmeno può nascondere le violenze sistematiche praticate dentro e fuori i propri confini, è Storia: pensiamo alle Olimpiadi del 1936 a Berlino, come ai Mondiali del 1978 in Argentina. Una delle motivazioni ufficiali sbandierata dagli organizzatori RCS è quella di celebrare la figura di Gino Bartali, campione ciclistico.
Ma è evidente l’intento di oscurare le continue violazioni dei diritti umani perpetrate a danno del popolo palestinese.
Tutto con l’avvallo del Governo italiano. Il Ministro Lotti ha infatti dichiarato sui social, durante le celebrazioni della partenza del 4 maggio che “lo Sport è veicolo formidabile di riconciliazione e concordia tra differenze – sociali, identitarie, religiose, politiche”. Invece si fa un uso strumentale dello sport, sfruttando il Giro per nascondere e festeggiare 70 anni di colonizzazione e oppressione del popolo palestinese da parte dello stato di Israele. In cambio RCS ha incassato milioni di euro. Da settimane i palestinesi di Gaza manifestano per i loro diritti, dando vita alla #GreatReturnMarch, la Marcia per il Ritorno, a ridosso dell’anniversario della Nakba.
Israele ha risposto con un’escalation della violenza repressiva.
Dal 30 marzo – Giornata della Terra e inizio della Grande Marcia del Ritorno – i cecchini israeliani hanno ucciso oltre 100 palestinesi, compresi 12 bambini, e ne hanno feriti o piu di 12.000. Il numero di feriti è più alto di quello totale registrato nei due mesi di offensiva militare israeliana Margine Protettivo del luglio-agosto 2014. Il ruolo che Israele gioca in Medio Oriente è ulteriore espressione di interessi economici e militari. A tutto ciò ci opponiamo, promuovendo alternative che non si misurano su potenza e profitto. Sosteniamo la lotta di  popoli che resistono e si autodeterminano.
Aderiamo all’appello palestinese per il boicottaggio disinvestimento e sanzioni nei confronti di Israele (BDS). Lo Sport non può essere elemento spendibile per scrivere una versione alternativa alla realtà. Per questo lanciamo, in visto dell’arrivo del Giro, un appello a manifestare la propria indignazione contro la violenza e la repressione di Israele. Dalla parte dei popoli in lotta, non per odio ma per dignità. #ShameOnGiro

video a cura di Luciano Granieri

UNA LETTERA APERTA AL PROFESSOR CONTE


Oggetto: Preghiera di non rendersi complice dell'estrema destra razzista e del suo programma di persecuzioni contro donne e uomini innocenti

Egregio professor Conte,

il Presidente della Repubblica le ha conferito l'incarico di formare il Governo, incarico che lei ha accettato con riserva.

Immagino che nel lungo colloquio tra voi intercorso il capo dello Stato le abbia rivolto molte savie, opportune, indispensabili raccomandazioni, e che lei si sia ripromesso di farne tesoro.
Ma nella immediatamente successiva sua dichiarazione ai mezzi d'informazione lei ha fatto esplicito riferimento alle forze politiche che hanno proposto il suo nome al capo dello Stato ed al programma tra esse concordato (il cosiddetto "contratto"). Se le agenzie di stampa riferiscono con esattezza le sue parole, lei ha detto che esporra' alle Camere "un programma basato sulle intese intercorse tra le forze politiche di maggioranza" ed ha citato "il contratto su cui si fonda questa esperienza di governo". Mi sembra che dichiarazioni analoghe abbia fatto anche il giorno successivo.

Ebbene, lei non ignora che in quelle forze politiche si annida l'estrema destra razzista, e che il programma politico dai caporioni di essa piu' volte enunciato (e sia pure con qualche reticenza e ambiguita' trascritto nelle varie successive stesure del cosiddetto "contratto") prevede la persecuzione di donne e uomini innocenti.
Egregio professore,
io non credo che lei voglia essere complice della persecuzione delle donne e degli uomini giunti in Italia perche' costretti ad abbandonare i loro paesi per sfuggire alla fame e alla guerra, alle dittature e ai disastri ambientali, donne e uomini cui l'estrema destra razzista minaccia la privazione di inalienabili diritti, la detenzione in campi di concentramento e la deportazione nelle grinfie dei loro aguzzini.

Io non credo che lei voglia essere complice della persecuzione delle donne e degli uomini rom e sinti, cui l'estrema destra razzista minaccia la distruzione degli alloggi e dei beni, minaccia misure lesive dei fondamentali diritti umani.

Io non credo che lei voglia essere complice della persecuzione delle donne e degli uomini musulmani, cui l'estrema destra razzista minaccia imposizioni degradanti e trattamenti discriminatori lesivi della loro dignita' di esseri umani.

Io non credo che lei voglia essere complice della persecuzione delle donne e degli uomini che in quanto operatori umanitari si adoperano per salvare le vite, e che nella propaganda dell'estrema destra razzista vengono assurdamente pressoche' assimilati ai trafficanti mafiosi e schiavisti.

Io non credo che lei voglia essere complice della violazione di fondamentali articoli della Costituzione, in merito ai quali nella sua propaganda l'estrema destra razzista ha ripetutamente espresso disprezzo e intenzione di farne strame.

Io non credo che lei voglia essere complice del reato di omissione di soccorso, reato di cui nella sua propaganda l'estrema destra razzista ha ripetutamente fatto l'apologia.

Io non credo che lei voglia essere complice del razzismo.
Ma i caporioni dell'estrema destra razzista non fanno mistero delle loro intenzioni, e farei torto alla sua intelligenza se pensassi che lei non se ne sia accorto.
Egregio professore,
delle due l'una: o lei intende governare secondo la Costituzione della Repubblica e quindi nel rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani, ed allora non potra' avere in Parlamento la fiducia dell'estrema destra razzista che pure l'ha proposta all'incarico; o lei intende attuare il programma dell'estrema destra razzista, ed allora se ne farebbe complice.

Poiche' lei sa bene che qualora chiedesse in Parlamento la fiducia su un programma di difesa della Costituzione e di opposizione alle persecuzioni razziste i caporioni dell'estrema destra razzista e i loro seguaci quella fiducia le negherebbero, ne' gliela darebbero i parlamentari delle altre forze politiche che gia' ieri le hanno espresso il loro voto contrario, ne consegue che lei deve ora fare una scelta: la situazione non consente ambiguita'.
Egregio professore,
lei e' ancora giovane e potrebbe quindi subire le lusinghe dell'ambizione, ma confido che dai suoi studi abbia dedotto anche un'intima esigenza di rigore intellettuale, morale e civile, esigenza palesemente incompatibile con i desiderata dell'estrema destra razzista.

Ascolti la parte migliore di se', quella che sa che ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita' e alla solidarieta'. Ascolti la parte migliore di se', quella che sa che il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Mi permetta quindi di invitarla a desistere dal suo tentativo di formare il Governo alle condizioni imposte dai caporioni dell'estrema destra razzista, ed a rimettere nelle mani del Presidente della Repubblica il mandato conferitole e da lei accettato con riserva.

Augurandole sinceramente ogni bene,


Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

giovedì 24 maggio 2018

C'è professor Conte e professor Conte

Luciano Granieri





Il professor Conte è il  Presidente del Consiglio incaricato da Mattarella allo scopo di  formare il nuovo Governo. Che emozione! Me lo ricordo il professore, fin da quando ero pischelletto. Mi aiutava a fare il quadro svedese, a salire sulla pertica, a volte riprendendomi con grandi urli. Non nascondo che  a sei anni avevo paura a salire così in alto.

 Me lo ricordo anche dopo, quando lo ebbi come insegnante di educazione fisica  alla  scuola media. Ci sfiniva con esercizi duri ,  lui inflessibile torturatore. Me lo ricordo, quando a momenti riusciva a farmi diventare un play maker di basket insegnandomi la tecnica cestistica in modo sopraffino. Ma chiaramente , per fare  pallacanestro il mio metro e settanta scarso era del tutto insufficiente. 

Penso che il professor Conte sia stato una figura importante per molti ragazzi della mia generazione. 

Come?     Questo Conte si chiama Giuseppe?  

Scusate ho sbagliato, quello che dico io si chiama Luigi, poco male. Però posso confidarvi un segreto.  Io il mio professor Conte non l’avrei visto male come Presidente del Consiglio. Questo (Giuseppe) mi pare  un po’ mollaccione, preso in mezzo fra le raccomandazioni di Mattarella a non avvallare le cazzate dei  contrattisti contro l’Europa,  e gli altolà dei contrattisti affinchè ignori  le cazzate europeiste di Mattarella.  Da un lato è costretto a dichiarare di “voler confermare la collocazione internazionale ed Europea  dell’Italia” dall’altro se non propone  Paolo Savona  come ministro del Tesoro (uno che vede la UE come il fumo negli occhi,   considera la  Germania un paese rimasto  nazista con l’unica differenza che una volta per espandersi usava le SS, oggi utilizza l’Euro)  i contrattisti, soprattutto quello verde, lo prendono  a calci in culo.

 Dura la vita per un Presidente incaricato così. Ma non abbia paura Conte (Giuseppe) alla fine   nel  famoso contratto non si parla di abolizione del Fiscal Compact o di ripristinare l’art.81 della Costituzione togliendo il  pareggio di bilancio.  Nulla si legge a proposito dell’eliminazione del principio di stabilità (esterna ed interna)  o di un audit sul debito per eliminare tutti i buffi  derivati dalla monnezza  fattaci ingoiare dalle banche, (Deutsch Bank da sola ci ha rifilato oltre 100 miliardi di patacche). Oddio ci avevano provato a chiedere di non inserire nel debito i 250 miliardi di titoli  pubblici raggranellati da Draghi, ma subito la cosa è stata fatta rientrare a    colpi di spread.  Già,  i mercati si erano innervositi, e giammai fare innervosire i mercati che hanno il cervello delicato! 

Quindi  ci si è orientati su una più prudente ridiscussione di alcuni parametri inerenti il debito pubblico. Tanto, per ridurre il rapporto debito Pil,  si può pure  agire sul Pil. Ecco questa è un’utopia più grande della dittatura del proletariato.  

Ma mettiamo il caso che pure si fosse riusciti a raggranellare sostanze  liberandosi dai vincoli ultraliberisti imposti dalla UE. Come avrebbero usato i contrattisti tale ricchezza? Non lo so,  ma lo posso intuire. 

Ad esempio, avrebbero previsto una flat tax ancora più bassa, 10%? Ma anche 5%!  Oppure si sarebbe attivata ,  non una pace fiscale come quella scritta nel contratto, ma proprio un rapporto amorevole con gli evasori. E dell’idea di non far pagare il porto d’armi? Anzi regalare addirittura  la prima pistola  che ne pensate? Geniale vero?

E poi che ne dite  di acquistare un intera flotta di gozzi per riportare a casa loro, un milione di migranti l’anno?  E le carceri! Che si costruiscano interi  quartieri di prigioni stile Guantanamo!!

 Sto cazzeggiando è vero, ma   uno di sinistra che ha votato 5 stelle e che si trova a fianco a fianco con i fascisti non dovrebbe avere avvertire un  qualche malessere? .  Disceee……c’è l’acqua pubblica. Sbagliato!  Si parla  di   società a partecipazione pubblica cioè  Spa  proprio come adesso.  

Però c’è  il reddito di cittadinanza, 780 euro a  chi ha perso il lavoro  per due anni vuoi mettere!   Piccolo particolare, la renziana Naspi, per due anni assicurava al licenziato il 75% della propria retribuzione, in più ad essa si aggiungeva il Rei (da 250 a 400 euro)  per chi si trova  a vivere sotto la soglia di povertà.  Lungi da me elogiare le scempiaggini piddine, ma in fatto di elemosine il vecchio governo era più avanti! 

Per   noi vedove di  Lenin, Trotsky , ma anche di Berlinguer, non resta che fare “pippa”. Lasciamo perdere qualsiasi velleità elettorale, e ricominciamo a ricostruire un blocco sociale   stando vicino agli ultimi  che, se tanto mi da tanto, aumenteranno enormemente, aiutiamo  gli immigrati,  tutti quelli che  la costituenda terza Repubblica getterà ai margini. 

Comunque a dirla tutta mi sa che il mio professor Conte se fosse diventato Presidente del Consiglio, avrebbe messo in riga tutti.

L'AVVOCATO DEL POPOLO ?

Umberto Franchi




CONTE “L’AVVOCATO DEL POPOLO” ?


3° REPUBBLICA ?  


GOVERNO DI CAMBIAMENTO O GOVERNO DI RESTAURAZIONE LIBERISTA ? 



COS’E’ IL CONTRATTO FIRMATO TRA LEGA E M5S ?


AD ALCUNI  MIEI AMCI DI SINISTRA , CHE HANNO VOTATO M5S E ORA SI APPRESTANO AD ANDARE AL GOVERNO CON LA LEGA,  LI INVITO A RIFLETTERE SU QUESTE   VERITA’


La Lega da oggi al potere ha governato 9 anni con Berlusconi, ha votato ogni provvedimento di legge liberista tra cui la “legge Biagi” prima causa dello sfacelo del precariato, ha favorito la finanza ed anche l’Europa dei mercanti che oggi critica.
Salvini a differenza di Bossi, ha trasformato la Lega da partito secessionista del Nord a partito Nazionalista Reazionario come il Front National di Le Pen,  riuscendo a passare dal 4% del 2013 all’attuale 17%, diventando il capo della Coalizione di Centro-destra, superando  il partito azienda di Berlusconi.



Purtroppo nonostante la lega sia stata a lungo al potere  facendo  le cose sbagliate dei governi Berlusconiani che hanno potato al disastro attuale  , viene percepita  come quella che vuole fare prima di tutti gli interessi degli italiani  e non come responsabile della crisi attuale (sic) 



Ora ,  occorre domandarci: con l’alleanza (contratto) di governo con il M5S, La lega ha modificato il tiro rispetto alla politiche di centrodestra concordate con Berlusconi e la Meloni?  No, se modifiche ci sono state sono in senso ancor più LIBERISTA di destra … 
Ma cosa sta scritto nel “contratto” DI GOVERNO firmato da Di Maio e Salvini?



1)      La FLAT  TAX : è la misura politicamente più importante e pesante del dell’accordo M5S Lega, essa prevede una revisione draconiana delle tasse , sia alle persone che alle imprese ,con due scaglioni :uno al 15%, fino ad 80.000 euro l’anno, l’altro al 20% a fronte dell’attuale 43%,  per i ricchi che percepiscono oltre 80.000 euro l’anno, fino a milioni di euro l’anno, si vedranno ridurre le tasse di circa il 60% con un incremento  pazzesco dei loro redditi e profitti, con  un taglio di entrate per lo Stato di circa 96 miliardi di euro… Dove prenderà lo Stato i soldi che gli mancano  ma che gli servono per fare funzionare i servizi e lo stato sociale ? 



2)      NESSUNA TASSA SUI GRANDI PATRIMONI : Ai ricchi, Non verrà imposta nessuna tassa sui grandi patrimoni e sui redditi da speculazione finanziaria … , non solo ma c’è scritto anche che aboliranno i controlli fiscali alle piccole imprese ed ai lavoratori autonomi, legalizzando di fatto l’evasione fiscale… sono andati molto oltre le aspettative di Berlusconi e  quanto previsto nel programma di centrodestra sterzando a destra…, per cui Non è difficile da immaginare dove prenderanno i soldi che con la flat tax regalano ai ricchi… aprendo una enorme falla nei conti pubblici…Verranno sicuramente presi tagliando i servizi pubblici e lo stato sociale a partire dalla sanità;



3)       PACE FISCALE: Per le banche , per la finanza e le attività delle grande imprese, non vi sarà alcun controllo o limite nella loro attività… con uno sviluppo di un neoliberismo ancor più devastante di quello che abbiamo conosciuto fino ad ora… per cui non ci sarà più nessuno Berlusconi che potrà essere condannato per frode fiscale  e tutto questo farà dell’Italia  un vero Paradiso Fiscale . Tutto ciò contribuirà ad aumentare le disuguaglianze  tra ceti medio bassi e  quelli ricchi trasferendo ulteriori risorse dai poveri ai ricchi;



4)      POLITCHE DI INVESTIMENTO DELLO STATO : Non c’è nessun ruolo dello Stato in merito alle politiche  di investimento nella conversione ecologica dell’economia, ne nelle infrastrutture e nemmeno negli investimenti innovativi tecnologici…   In sostanza si continua con la deregolamentazione   di ogni norma di legge , peggiorando   rispetto alle politiche che hanno prodotto la crisi mondiale del 2007, senza nessun ruolo dello stato pensando  che così  siano le politiche liberiste che porteranno i padroni delle   imprese a investire, ma in realtà ci sarà un’ulteriore peggioramento della situazione economica ed occupazionale, un peggioramento dello stato sciale, un impoverimento ulteriore di chi è già povero, ed un incremento della ricchezza abnorme di un 20% di popolazione già molto ricca;


5)      DIRITTI DEL  LAVORO :Tutte le leggi fatte dal centrodestra Berlusconi/Bossi Salvini , che riguardano la precarietà del lavoro a partire dalla legge Biagi restano con 46 forme di lavoro sempre più precario; restano anche le leggi fatte dal governo Renzi a partire dal JOBS ACT e l’abolizione dell’art. 18;

6)      PREVENZIONE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO : Sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro nel contratto non c’è scritto niente, mentre resta la depenalizzazione  del Testo Unico sulla Sicurezza, legge fatta dal governo di centrodestra (Berlusconi/Salvini)  , Legge  che permette alle imprese  che non rispettano le normative contrattuali e le  leggi a tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, con gli imprenditori che se non applicano le normative e leggi esistente in materia di prevenzione e la tutela di chi lavora, con la sicurezza sul lavoro,   se la cavano  con una multa invece della galera… mentre la strage  dei morti sul lavoro continua  e si aggrava !; 

7)      TUTTO IL CAPITOLO SUI MIGRANTI E L’ORDINE PUBBLICO PREVEDE: Misure di legittima difesa con possibilità di dare il porto d’armi a tutti, con possibilità di sparare alle spalle dei ladruncoli senza rischiare un giorno d carcere,  con la possibilità di punire con il carcere (non i ricchi) ma i ladruncoli “di polli”  anche se hanno 14 anni, con l’espulsione di 500.000 immigrati economici oggi in Italia (su questo sono curioso di vedere come faranno visto che nessuno le rivorrà indietro)… , con la volontà di bloccare il flusso dei migranti, anche su questo voglio vedere come faranno visto che l’Italia è una penisola ed è impossibile pattugliare tutto il mare . In sostanza in tutto il programma c’è un governo che sarà forte con i deboli e debole con i forti…

8)      MA COSA C’E’ DI BUONO ALLORA NEL PROGRAMMA ?  :c’è  La revisione della legge Fornero , anche se non è l’abolizione prevede però alcune misure che sono positive come quella sull’abbassa mento dell’età per andare in pensione , ma non c’è ad esempio il recupero di  quanto la legge Fornero ha  tolto ai pensionati che superavano le 1.500 euro lordi mensili (circa 100 euro mensili ) … ; c’è  qualche cosa generica sulla “Buona Suola”, c’è inoltre la volontà di cercare  di ridefinire alcuni parametri  rispetto al debito pubblico  ed all’austerità. con Unione Europea… mentre e Il cavallo di battaglia del M5S “REDDITO DI  CITTADINANZA” è stato ridotto all’osso e per alcuni aspetti è peggiorativo rispetto a  ciò che c’è già oggi. Esso prevede 780 euro mensili per due anni a chi è n povertà ed in cerca di  lavoro perché rimasto disoccupato … bisogna ricordare che già oggi ai lavoratori disoccupati in cerca di un impiego gli vengono erogati con la legge chiamata Naspi, il 75% per chi quando era al lavoro  guadagnava  fino a 1.200  euro al mese per due anni, più un 25% per chi percepiva una differenza più alta   di quella cifra…  quindi le 780 euro saranno notevolmente inferiori a quello che percepivano con la Naspi la quale viene cancellata. L’importo calcolato è di circa 17 . miliardi di Euro, ma non è molto diverso da quanto lo stato spende oggi sia per la Naspi che per il reddito di inclusione, che ovviamente verranno cancellati. 



In realtà tutto il progetto politico del Movimento 5 Stelle, è stato rimosso AL SOLO FINE D RAGGIUNGERE IL POTERE indipendentemente dal tipo di programma ed alleanza , Di Maio ha rinunciato anche alla prerogativa di fare il primo Ministro pur di governare … soltanto il candidato a fare il Ministro del Lavoro  Pasquale Tridico si è giustamente dimesso quando ha visto che  il “contratto” di fatto è solo il programma elettorale della Lega… 



La debolezza del M5S sta anche nel fatto che non ha un gruppo dirigente all’altezza  del governo ed anche i loro parlamentari sono tutte persone  che non hanno niente alle spalle ne lotte e nemmeno esperienza politica o sindacale… essi sono stati votati da poche centinaia di persone tramite il Web e la stragrande maggioranza è fatta di sprovveduti… 
inoltre l’impostazione “ ne di destra ne di Sinistra “ non individua gli interessi contrastanti   tra le classi finendo per fare prevalere di gran lunga quelli delle classi agiate ed economicamente dominanti a grave danno delle classi subalterne… altro che Terza Repubblica …


Credo che Giuseppe Conte se non si limiterà a fare “Il Cameriere di servizio in applicazione del “Contratto” … il governo finirà presto !


Per la sinistra non potrà più pensare che la soluzione sia opporsi in parlamento.. ma dovrà riuscire a mobilitare anche quei lavoratori che hanno votato M5S e Lega contro quello che questo governo ha detto di voler fare in termini di politiche liberiste e reazionari salvando quel poco di buone che c’è… una cosa non semplice ma senza alternative !

mercoledì 23 maggio 2018

APPELLO PER LA PALESTINA

ANPI Roma, ARCI Roma, CGIL Roma e Lazio


Quella a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi nella striscia di Gaza è una vera e propria carneficina, con un esercito professionale che, a distanza di grande sicurezza, sparava ad altezza uomo e uccideva gente disperata che da 11 anni vive segregata in un vero e proprio carcere a cielo aperto. Le oltre 50 vittime del 14 maggio, con quasi 3.000 feriti, tutti Palestinesi, ci raccontano qualcosa di molto diverso dalla narrazione degli "scontri" o del "legittimo dovere alla difesa dei confini". La sanguinosa repressione di manifestazioni di massa pacifiche e non violente ha già causato oltre 100 morti e migliaia di feriti, nelle mobilitazioni organizzate nella ricorrenza della Naqba – quando centinaia di migliaia di Palestinesi furono cacciati dalle loro case - e per protestare contro la sciagurata decisione dell’Amministrazione Trump di spostare la Rappresentanza diplomatica Usa a Gerusalemme. Alla base di queste manifestazioni c’è la disperazione di due milioni di persone recluse di fatto in un fazzoletto di terra di 800 kmq, senza approvvigionamenti di energia elettrica e acqua potabile, in povertà, con tassi enormi di disoccupazione, nessuna speranza immediata di uno sblocco della situazione. L’Amministrazione Trump – viola il diritto internazionale e le Risoluzioni delle Nazioni Unite sullo status internazionale di Gerusalemme, da nessun altro Stato finora riconosciuta come capitale di Israele, minando la soluzione di “due popoli, due stati”. La decisione del Consiglio Onu sui Diritti Umani di aprire un’inchiesta indipendente sui tragici fatti rappresenta una minima e insufficiente reazione della comunità internazionale di fronte alla palese violazione di qualsiasi diritto umano da parte del governo israeliano. Ancora una volta, purtroppo, l’Europa dimostra le sue divisioni e la sua inefficacia: la Commissione, il Consiglio, gli stessi governi nazionali europei non sono stati capaci, negli anni e ancora oggi, di farsi protagonisti di un’iniziativa internazionale che ponesse le condizioni per un vero processo di pace. Le istituzioni europee assumano una forte iniziativa verso il popolo palestinese e una proposta per la soluzione del conflitto israelo-palestinese, necessaria per stabilizzare un’area verso cui si addensano rischi fortissimi di destabilizzazione, anche a seguito della scelta di Trump di stracciare l’accordo sul nucleare iraniano. C’è bisogno, anche da parte della società civile italiana ed europea, di una continua mobilitazione per scuotere il Parlamento e le istituzioni democratiche e continuare a denunciare le violazioni della legalità internazionale alle Nazioni Unite e alla Ue. Occorre moltiplicare le occasioni di sensibilizzazione, protesta e controinformazione: il popolo palestinese è allo stremo, e ha bisogno di tutti noi. Per questi motivi, promuoviamo un appello a tutte le forze democratiche per un presidio in Piazza della Rotonda (Pantheon), venerdì 25 maggio, dalle ore 16.30 alle ore 19.00, di solidarietà al popolo palestinese e di sollecitazione al nostro Governo. 


lunedì 21 maggio 2018

Lega-M5S al governo contro l’acqua pubblica. Un contratto che nega i diritti e “premia” i più ricchi

Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua


Illustrazione a cura di Luciano Granieri


Il “contratto di governo” M5S-Lega sull'acqua è solo uno specchietto per le allodole e non rispetta assolutamente il referendum del 2011.


Come Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, promotori del referendum sull'acqua e sui servizi pubblici del 2011, intendiamo esprimere una nostra valutazione in primo luogo perchè viene esplicitamente toccato il tema della gestione del servizio idrico.
Inoltre, poiché riteniamo che l'acqua e la sua gestione pubblica e partecipativa costituiscano un paradigma di un altro modello di società da cui risulta per noi imprescindibile prendere parola anche sull'impianto complessivo delle scelte di governo.



Dobbiamo evidenziare come la parte relativa all'acqua sia del tutto insufficiente e inadeguata. Anzi rischia di ottenere il risultato di consolidare l'attuale assetto gestionale e di governance volto alla massima mercificazione del bene.
Facendo esplicito riferimento all'applicazione della volontà popolare espressa nel referendum del 2011 e utilizzando l'aggettivo “pubblica” si ammanta di un'accezione con cui si prova a celare la totale assenza di contenuti.
E' gravissimo che si provi a ridimensionare l'esito referendario alla sola esigenza di implementare gli investimenti per la ristrutturazione e sanificazione della rete idrica, tra l'altro senza specificare chi dovrebbe fare tali investimenti.
Altrettanto grave e pericoloso che si preveda la gestione tramite “società di servizi a livello locale”, ovvero il modello aziendale privatistico già previsto dalle leggi vigenti. Come si vede il “contratto” segue pedissequamente la legislazione esistente che non rispetta il referendum!
Non si prende minimamente in considerazione la necessità di mettere in campo un modifica radicale della normativa in materia di servizi pubblici locali e in particolare del servizio idrico integrato verso la ripubblicizzazione. Una svolta necessaria rispetto alle politiche, trasversalmente condivise negli ultimi vent’anni, che hanno fatto dell’acqua una merce e del mercato il punto di riferimento per la sua gestione, provocando dappertutto degrado e spreco della risorsa, precarizzazione del lavoro, peggioramento della qualità del servizio, aumento delle tariffe, riduzione dei finanziamenti per gli investimenti, diseconomicità della gestione, espropriazione dei saperi collettivi, mancanza di trasparenza e di democrazia. Ovvero, il totale fallimento degli obiettivi promessi da una martellante campagna di promozione comunicativa in ordine ai benefici della privatizzazione e del cosiddetto partenariato pubblico-privato - maggiore qualità, maggiore economicità, maggiori investimenti - che, alla prova dei fatti si sono dimostrati totalmente inconsistenti.
Non si fa accenno alla ridefinizione di un sistema tariffario che escluda definitivamente qualsiasi voce riconducibile al profitto, stante che quello predisposto dall'ARERA contraddice chiaramente l'esito referendario facendo rientrare dalla finestra quanto espulso dalla porta tramite il referendum.
In ultimo, non si prende in considerazione la necessità di togliere le deleghe sull'acqua all'ARERA vista la gravità delle scelte operate e l’enorme conflitto di interessi in atto (il controllore è finanziato dal controllato), riportandole sotto la competenza del Ministero dell'Ambiente.

Eppure questi avrebbero dovuto costituire dei punti fermi almeno per il M5S visto che nella scorsa legislatura la stragrande maggioranza dei parlamentari aveva aderito all'intergruppo per l'acqua bene comune, sottoscrivendo e depositando la proposta di legge “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico” che li contiene tutti in maniera esplicita.



Sulla base di queste considerazioni non possiamo esimerci dal definire tale punto del “contratto” come un vero e proprio specchietto per le allodole.



D'altra parte il concetto stesso di acqua bene comune e diritto umano universale è parte di una concezione del mondo e della società basata su valori imprescindibili quali l’antifascismo, l’antirazzismo e la solidarietà fra i popoli e le persone. Valori difficili da trovare in un “contratto di governo” in cui emerge con forza un tratto che non possiamo esimerci dal definire razzista e xenofobo, che punta a mettere in campo una serie di azioni contro i più deboli, i migranti, i rom e dichiara guerra a chi combatte l'emarginazione e si batte da anni per il diritto all'abitare attraverso l'occupazione di immobili abbandonati al degrado o peggio alla speculazione.



Allo stesso modo non può esserci acqua pubblica senza giustizia sociale sostenuta da adeguate misure economiche e fiscali, ben lontane da quelle regressive presenti nel contratto, come ad es. la cosiddetta “flat tax” che da una parte avvantaggia i redditi alti a scapito di quelli bassi e implicherà necessariamente un consistente taglio della spesa pubblica, in particolare quella per i servizi e quella sanitaria, per il reperimento delle risorse volte alla sua copertura.

Sempre a questo riguardo, nel “contratto di governo” non si mettono concretamente in discussione i vincoli di bilancio imposti dall'Unione Europea, tanto meno il patto di stabilità interno, il pareggio di bilancio, le politiche applicate con la trappola del debito pubblico e i tagli previsti dalle diverse “spending review”, ossia quell'insieme di politiche d'austerità che hanno alimentato la crisi e da tempo costretto con le spalle al muro gli Enti Locali mettendo a repentaglio la loro storica funzione pubblica e sociale, ad esempio la natura pubblica dell'acqua e di altri servizi collettivi.

Intendiamo denunciare con forza i principi ispiratori di tale “contratto” e annunciamo sin da ora che metteremo in campo tutta la nostra passione e impegno per giungere finalmente alla reale attuazione della volontà popolare e ad una gestione pubblica e partecipativa dell'acqua.