lunedì 14 gennaio 2019

LETTERA APERTA AL DOTT. LUIGI MACCHITELLA – COMMISSARIO STRAORDINARIO DELLA ASL DI FROSINONE

Francesco Notarcola – coordinatore di Cittadinanza attiva Tribunale per la difesa dei diritti del malato.





Egregio Signor Commissario,

Il 19 dicembre scorso, del 19 dicembre 2018 stampa da Lei convocata,Il cui resoconto è visibile cliccando qui abbiamo assistito ad una serie di annunci clamorosi relativi a provvedimenti e a  decisioni sull’abbattimento dei tempi di attesa,  senza una relazione scritta, da parte di un consulente da Lei nominato e ben retribuito.
Questi annunci, nel corso della conferenza, venivano confortati e convalidati dall’intervento autorevole del nuovo primario di radiologia.

La Sua presenza e quella del direttore sanitario davano ufficialità e credibilità alle parole ed agli annunci, codificati negli scritti e nelle interviste rilasciate agli organi di informazione intervenuti.
La macchina  pubblicitaria messa su dal Capo Ufficio stampa della asl,  sembrava perfetta per cercare di recuperare un po’ di credibilità allo  staff manageriale, di fronte al progressivo disgregarsi dell’organizzazione sanitaria territoriale e ospedaliera della provincia.
A questa conferenza sarebbe stato giusto ed opportuno invitare anche i componenti dell’Osservatorio della asl sui tempi di attesa ma dobbiamo prendere atto, nostro malgrado,  che queste sensibilità ancora non fanno parte della cultura e dell’agire dello  staff. manageriale della asl di Frosinone.

Noi di Cittadinanza attiva per la difesa dei diritti del malato, presenti alla conferenza come uditori,   siamo stati assaliti da fortissimi dubbi e perplessità,  espresse,  nei giorni successivi alla conferenza, con un comunicato stampa. Ci auguravamo, però, di sbagliare valutazioni e giudizi. Purtroppo, non è così.

 Oggi  siamo costretti a prendere atto di un netto peggioramento. Essersi limitati agli annunci per far colpo sull’opinione pubblica e non aver costruito un progetto per l’abbattimento dei tempi di attesa, con la partecipazione delle associazioni presenti nell’Osservatorio della ASL e dei responsabili e dirigenti delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, è stato un grosso errore.
Dalle informazioni da noi assunte, in data odierna, abbiamo saputo che sono bloccate tutte le prenotazioni per gli esami diagnostici per immagine. Anche quelle dei pazienti oncologici. E’ così che si agevola lo sviluppo della sanità privata e si mortifica quella pubblica. Infatti  in ogni angolo di questo nostro territorio, disastrato e oppresso,  sorgono  come funghi  strutture sanitarie private, sempre più affollate. E’ questo uno dei segni  del fallimento della Sua gestione e del Suo staff manageriale.

E’ vero che al P.S. dello “Spaziani” stanno montando una nuova macchina per esami radiologici, in sostituzione di quella in servizio; è vero  e che alla UOC di radiologia sono arrivati due nuovi ecografi ma il personale non c’è. E non c’è perche la Regione Lazio ha bocciato la delibera per l’assunzione di medici radiologi, delibera ripresentata il 18.12.18.
E’ vero che nell’agenda del CUP sono state inserite le strutture private accreditate ma questo ha peggiorato le cose  perché ha chiuso la  possibilità,che prima esisteva, della prenotazione diretta da parte degli interessati.

 Le chiediamo ancora, Signor Commissario,  di esaudire un nostro desiderio-diritto.   Le liste di attesa sono ancora una camera oscura. Dal mese di settembre 2018,  abbiamo  chiesto con lettera e continuato a chiedere, invano,  tutti i dati necessari per poter condurre un’analisi seria, mai fatta, sulla gestione dei tempi di attesa. Il nostro   l’obiettivo è quello di avanzare proposte realistiche per un progetto partecipato e condiviso.

Nel mese di settembre 2018, dopo un anno e mezzo dal decreto dell’aprile 17 è stato dato vita all’Osservatorio della ASL sui tempi di attesa ma, concorderà con noi, senza dati a disposizione non si può   proporre nulla di serio ne osservare alcunché.
  
  Nel salutarLa distintamente Le ribadiamo la nostra volontà di continuare a batterci con tutta la nostra capacità e la nostra esperienza, con tutta  la nostra intelligenza,  per difendere il diritto alla salute della nostra gente.

Francesco Notarcola – coordinatore di Cittadinanza attiva Tribunale per la difesa dei diritti del malato

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