lunedì 11 febbraio 2019

In altre faccende affaccendati

Luciano Granieri Potere al Popolo Frosinone




La manifestazione tenutasi con grande successo domenica scorsa a Roma, organizzata da CGIL, CISL, UIL, è stata molto positiva in relazione all’assoluta calma piatta che ha contraddistinto le prime sciagurate iniziative prese dal governo giallo-verde (E’ un’analisi che non riguarda noi di Potere al Popolo che in piazza ci siamo sempre andati e continueremo ad andarci). 

Certo è che una risposta così numerosa alla chiamata alle armi del neo segretario CGIL Landini ha costituito un fattore degno di nota. Noi  domenica scorsa non eravamo della partita. Perché c’era D'Alema? per la presenza di Cofferati? o perché si è visto anche Zingaretti, con Calenda ed Epifani? 

Non è una questione di facce o di personaggi indicati a vario titolo come distruttori della sinistra. O addirittura perché c’erano esponenti della  Confindustria? Certo è una brutta immagine il padrone in piazza con l’operaio e il sindacato che dovrebbe difenderlo.  Ma non è neanche questo.  E’ una questione di contenuti che come al solito viene oscurata dalle facce, celebrate o invise, di chi era presente.

 Partiamo da Landini, il quale dalla piazza ha auspicato un nuovo modello di sviluppo basato sulla salvaguardia ambientale. Lo sapeva il neo segretario che giù dal palco c’era un corposo gruppo di Confindustriali Ravennati , e non solo,  a protestare contro il decreto “blocca trivelle”?  Cioè il decreto per cui è imposta una moratoria su trivellazioni in mare alla ricerca di gas e petrolio per salvaguardare i fondali marini.  

 Lo sapeva Landini che il modello economico rivendicato da quelli che stava arringando è basato sulla Tav  e sulle grandi opere in genere?  Cioè un sistema che distrugge l’ambiente anziché salvaguardarlo?  Si ricorda Landini e tutti  quello presenti in piazza con la bandiera del Prc, di Sinistra Italiana, cosa votarono  ed invitavano a votare al referendum No Triv dell’Aprile 2016? Hanno cambiato idea per caso? 

Come è possibile andare in piazza con chi, fino a ieri, s’insultava  per aver approvato il jobs act e l’alternanza scuola lavoro? Secondo Landini, la precarietà si elimina potenziando la contrattazione di secondo livello? Il benessere sociale  cresce   aumentando  la previdenza integrativa privata , addirittura inserendo l’assicurazione sanitaria a tutele crescenti, in rapporto alla retribuzione,  nei contratti di lavoro come in America?  E’ così che si combattono le diseguaglianze?  

Tutto questo va bene a Scerbo di Rifondazione e a Fratoianni di Si che ieri se ne andavano felici e contenti sgambettanti per la piazza? Compagni variamente falce martellati se quella era la vostra manifestazione almeno risparmiateci i pugni alzati, che sono un atto serio ed importante e non veniteci a dare lezioni su come si deve agire per  essere comunisti duri e puri. 

 Pare di sentire il solito tramestio lamentoso: “ecco come al solito, siete sempre voi che dividete il fronte di lotta e vi isolate” Ma è colpa mia se le persone che condivisero la campagna referendaria contro le trivelle nel 2016 adesso vanno in piazza con chi invoca le trivelle.  E’ colpa mia se chi condivideva con noi la difesa della sanità pubblica va in piazza con un sindacato che promuove  l’assicurazione sanitaria privata nei contratti di lavoro, quando si fanno, e con  un presidente di Regione che ha di fatto distrutto la  sanità pubblica? 

Ma insomma! E’ colpa mia se chi condivideva con me le critiche al jobs act, alla buona scuola, va in piazza con chi queste leggi ha approvato!  M viene in mente, a tal proposito, uno slogan che si sarebbe potuto usare nella manifestazione:”Si stava meglio quando si stava peggio” Ecco una lotta per il meno peggio è sempre perdente.  

Non sappiamo se i governi precedenti siano stati peggiori di questo razzista, fascista e inetto.  Probabilmente ne avranno favorito il successo. Quello che sappiamo è che tutti, ma proprio tutti,  si sono scagliati contro i diritti dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, hanno operato contro la giustizia sociale arricchendo sempre più i ricchi ed impoverendo sempre più i poveri. Questo sappiamo, per ciò domenica 9 febbraio eravamo in tutt’altre faccende affaccendati.

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