lunedì 19 agosto 2019

Travolti da un'ondata musicale femminista

Luciano Granieri





 Ogni lotta di liberazione ed autodeterminazione parte sempre dalla distruzione di stereotipi, etichette, gabbie categoriali. Se non  si rimuovono gli steccati del pregiudizio delle narrazioni conformiste sedimentate nel tempo, nessuna lotta  di liberazione può avere inizio.  

Disintegrare  gli stereotipi  è  ciò  che ha fatto Dana Immanuel  -cantante,   autrice e banjonista inglese - nel dare vita al gruppo “Dana Immanuel & The Stolen Band  con  altre quattro straordinarie  musiciste.   Il loro primo CD  Come With Me  è una vera e propria frantumazione di etichette e consuetudini , musicali, sociali. 

Del resto proprio il percorso artistico di Dana Immanuel è un esempio d’anarchia e originalità. Come definire una ragazza che, dopo essersi laureata ad Oxford in lettere classiche,  molla tutto ed inizia a guadagnarsi da vivere suonando per strada o sotto la metropolitana di Londra con tanto di banjo e chitarra, se non allergica a tutto ciò che è conformismo?  Una vita passata fra il folk ed il blues suonato  in strada  , il whiskey dei bar,  e  i tavoli da poker.  

Dopo due album da solista : “Character Assassination “ e “Dotted Lines “Dana stava  sprofondando in una terribile frustrazione fino a quando non ha trovato quelle  quattro ragazze, straordinarie musiciste come lei, altrettanto refrattarie ad ogni convenzione borghese.  Alla Dana  suonatrice di banjo, bevitrice di whiskey, giocatrice di poker si sono aggiunte Fedora Morris, folle chitarrista elettrica - Hjordis Moon Badford , percussionista ,  ginnasta del cajon, del foot tambourine   e delle armonie in technicolor -Karen Grymm Regester  contrabbasso a spruzzo di glitter  - Basia Bartz  capace di guardare una metropoli  bruciare  suonando il violino o sfregando sul suo washboard , tutte inesorabilmente  intolleranti ad altri progetti musicali più convenzionali .  Ma tutte unite, insieme a Dana,  a portare la loro musica nelle strade, nei bar, di Londra piuttosto che di Amsterdam o Parigi. 

Che i dieci brani del cd Come With Me siano del tutto particolari lo si desume anche dall’armamentario strumentale delle ragazze : banjo, chitarre, violini percussioni di vario tipo dal cajon al washboard al foot tambourine , contrabbasso, violoncello. 

L’atmosfera che si respira  ascoltando Come with me, il brano d’apertura, è un misto di blues e rock,  Nashville invece porta sulle strade bayou  della Lousiana, in un mix di bluegrass e country alternativo.  In  altre tracce, come Achilles Heel,  irrompe una sorta di jazz arcaico stile, spams band, quelle bande di ragazzi che agli albori del ‘900 giravano per il porto di  New Orleans suonando violini sgangherati costruiti con scatole di sigari o contrabbassi formati  da mezze casse di legno. Lo  stile folk si affaccia in Colckwork  e Devil’s Money.  Going to the bottle e Motherfucking whore sono smaccatamente blues. Dunque lo stile di Dana Immanuel and the Stolen Band è blues? Si ma non solo, è bluegrass, è country è americana è swampy , insomma le cinque  ragazze suonano una musica che  contiene le radici  di tutti questi stili, ma è assolutamente originale fuori da ogni schema.  

Allo stesso modo le parole dei brani, aspre, esplicitamente dirette , sono un’invettiva dura contro il maschio.  E’un tentativo forte e potente di frantumare lo stereotipo più radicato, quello della società patriarcale che soggioga e schiavizza la donna. Un femminismo senza se  senza ma stile SCUM (Society for Cutting Up Men) il manifesto politico femminista  scritto da Valerie Solanas nel 1968. 

Ascoltando Come With Me si è esposti  senza protezione  alcuna ad un assalto femminista impietoso . Si rischia di rimanere sopraffatti da un  colpo di banjo, di essere triturati da un riff di chitarra, o segati in due da un arpeggio di violino. Piedi femminili mossi da corpi carichi di whiskey, dall’alto del cajon  ti calpestano armati di foot tamoborine. Insomma è roba forte anche se non priva di melodica armonia. Un’esperienza musicale assolutamente da non perdere.

Good Vibrations, con Come With Me e la cover di Foxy Lady



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