martedì 14 luglio 2020

Dopo il Covid nulla sarà come prima. Infatti alla Asl di Frosinone è peggio!

Francesco Notarcola



Invito ad associazioni e cittadini per difendere il nostro diritto alla salute

La asl di Frosinone e provincia, nella fase post-acuta del Covid 19 e il vuoto direzionale determinatosi in seguito alla partenza del dott. Lo Russo, evidenzia un progressivo deterioramento dei servizi ambulatoriali ed ospedalieri creando un vasto e diffuso malcontento tra i cittadini.

1) Nell’ ufficio legale regna il caos dopo il pensionamento del dirigente responsabile. La commissione per il rinnovo delle patenti di guida non funziona perché si attende la designazione del presidente. Se si vuole rinnovare questo essenziale documento ci si deve prenotare presso la Commissione di Cassino;

2) Per gli esami ematici c’è l’obbligo della prenotazione per tutti, compresi anche quelli urgenti per coloro che hanno patologie oncologiche mentre fino a qualche giorno fa gli stessi esami si eseguivano in giornata;


3) L’ambulatorio TAO che assiste circa 1800 anticoagulati (Terapia salvavita) è in uno stato precario permanente;

4) le sale di attesa dell’Ospedale del Capoluogo sono note per la loro eccessiva comodità. Infatti, fanno bella mostra le sedie rotte ed i pazienti, in particolare nella UOC di radiologia, attendono in piedi per ore.

5) Lo sportello CUP al piano -1 dell’ospedale è ancora chiuso mentre il display della sala di attesa degli ambulatori di Viale Mazzini è fuori uso da un anno.

6) L’Osservatorio sui tempi di attesa non viene convocato e niente si sa sulla normale ripresa dell’attività ambulatoriale ed ospedaliera.

Le ripetute richieste dei medici dirigenti non sono tenute in alcuna considerazione. Stessa sorte è toccata sinora alle richieste delle associazioni. Chi giuoca allo sfascio?
Le conseguenze di questo stato di cose sono disagio, sofferenze, perdite di tempo e di danaro con danno alla salute. I cittadini di Cassino dopo aver fatto la fila per ore, sotto il sole cocente, per prenotare esami, presso gli ambulatori dell’ex INAM, sono stati invitati a ripassare nei giorni seguenti.

Tutto ciò lascia indifferenti il sindaco del Capoluogo ( Presidente della conferenza locale della sanità), i sindaci della provincia, il Presidente della Provincia, i consiglieri regionali ed il nostro prefetto. Tale realtà colpisce i più deboli, anziani, non autosufficienti, pazienti oncologici. Strano è,che non si sente la voce nemmeno dei sindacati dei pensionati di ogni sigla rappresentati di ex lavoratori dipendenti e autonomi.

Per esaminare tale situazione e per assumere decisioni per iniziative tendenti a sbloccare tale realtà, le associazioni sottoscritte, indicono un incontro per VENERDI’ 17 LUGLIO, alle ore 21, presso i locali dell’Associazione RIGENESI in Piazza Garibaldi -Frosinone

Cittadinanzattiva Tribunale per la difesa dei diritti del Malato-Rigenesi –Frosinone Bella e Brutta-Oltre l’occidente - Associazione Italiana Pazienti anticoagulati

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