lunedì 21 settembre 2020

Referendum. Come al solito a rimetterci sono i poveracci

 Luciano Granieri



Compagni rassegniamoci hanno vinto loro. 

Non  perché ha prevalso, all’interno della volontà popolare, la conferma del taglio dei parlamentari, ma perché questo era ciò   che volevano tutte le oligarchie elettorali presenti in Parlamento. Ha vinto il SI dei 5 stelle, ha vinto il SI della Lega, ha vinto il SI di Fdi, ha vinto il SI del PD, ha vinto il SI di Berlusconi.  Ha vinto anche il SI di LeU,  alla fine,  il cui schieramento tiepido  per il  NO, insieme all’atteggiamento di altri movimenti orientati  sempre verso il  NO ma  “con distinguo e titubanze”, ha di fatto favorito la conferma della modifica costituzionale. 

Abbiamo perso compagni…….se non altro perché hanno perso i poveracci di cui alcuni di noi fanno  parte e che si pretende, in generale,  di proteggere. Perché lungaggini e perdite di tempo provocate da un   numero non decurtato di parlamentari servono,  non a rendere farraginosa l’attività legislativa, ma a trovare un argine allo strapotere delle èlite proprio  contro i  tanti precari della vita.  La  fretta spesso è cattiva consigliera, ma sarà molto bene attrezzata nella sua nuova agilità numerica   ad escludere  quelle poche prospettive di promozione sociale  a  cui qualche poveraccio ancora  aspirava. 

Hanno vinto loro. 

Quelli che vedono nel depotenziamento del Parlamento l’opportunità di favorire decisioni di “pochi” a favore di pochi.  

Hanno  vinto loro, non quelli del SI, ma quelli che già da tempo immemore hanno trionfato  nella più grande e decisiva contesa della storia del nostro Paese. Il mai abbastanza considerato conflitto di classe. E i vincitori, ovvero i padroni, i signori delle lobby finanziarie, continuano a esercitare il diritto di umiliare i propri avversari.  

La destrutturazione di  un organo come il Parlamento, in cui dovrebbero  essere proprio la discussione e la mediazione, a realizzare il pieno rispetto della dignità umana di ognuno di noi, è uno dei tanti premi che stanno riscuotendo a seguito del loro trionfo.

 Il guaio è che oggi, fra le classi subalterne, nessuno più si preoccupa di  RICOMINCIARLA finalmente la propria lotta di classe, delusi ed esclusi   da coloro i quali si erano fatti paladini della difesa dei diritti del Popolo contro la protervia delle oligarchie finanziario-politico-affaristico.

 Non parliamo solo del Pd, ma anche di quel pulviscolo  di movimenti  di certa sinistra critica  verso i Dem. Personaggi che  sbraitano quasi ogni giorni contro Zingaretti e la sua squadra, ma poi appoggiano le sciagurate politiche riformiste, tradendo spesso i propri elettori, attraverso comportamenti incomprensibili ai più ma ben chiare ai capi. 

E allora si, cari compagni, ancora una volta abbiamo perso, come di solito accade. Abbiamo perso noi  e hanno vinto tutti gli altri: I 5 stelle, la Lega, il Pd, Fdi, Berlusconi, e finanche LeU. 

O ce ne facciamo una ragione, o cominciamo a mettere in campo un serio programma di rilancio della lotta di classe, quella in cui sono  i poveracci a prevalere contro i ricchi. Facciamolo finalmente!!!!  abbandonando per sempre certe compagnie. 

Se non lo facciamo noi poveracci non lo farà nessuno ma dobbiamo organizzarci e farlo anche subito.

 

 

 

 

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