domenica 19 agosto 2012

Pussy Riot. Indignazione di un cittadino di Trieste

Fabio Sartori                           

da una segnalzione di Laura Jurevic


 Basta veramente basta con queste cazzate. E' imperdonabile idiota superficialità, oltre il limite dell'indecenza. manca assolutamente il senso delle proporzioni. In queste ore, sono morti trentasei minatori sudafricani durante la repressione di una manifestazione sindacaLe; è morto un giovane studente cileno che manifestava contro le tasse scolastiche classiste, colpito da una polizia che controlla le  strade con le armi da guerra anziché con i proiettili di gomma come avviene nei Paesi democratici quali Inghilterra o Spagna; è iniziata una campagna internazionale per la liberazione di un giornalista del Bahrein perseguitato e incarcerato del tutto arbitrariamente; dopo scontri etnico religiosi a Bangalore (stato del Kerala, Unione Indiana) quarantamila lavoratori immigrati dallo stato dell'Assam sono in fuga dalla città; c'è un elenco lunghissimo di guerre, carestie, profughi, disastri naturali (anche in Russia) e, dopo il disinteresse mostrato per la liberazione della cooperante italiana Rossella Urru, trovo di pessimo gusto questa "goliardata" a difesa di una provocazione indifendibile. Mi vergogno profondamente di Sindaco e Giunta comunale. Profondamente.

2 commenti:

  1. guarda che è un fotomontaggio...

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  2. Così l'ho ricevuto e così l'ho pubblicato. Certo è che con tutta la condivisione possibile per le Pussy Riot, vittime di un regime a cui fanno paura, come a tutti i regime, i dissensi di personaggi dello spettacolo, esposti ad una visibilità mediatica enorme, non si può tacere che nel mondo, Russia compresa, ci siano casi di ingiustizia molto più gravi che riguardano la vita delle persone. Poi se rock star come Sting,dopo essersi espresse a favore delle Pussy Riot, a fronte di un lauto compenso, vanno a suonare per un parente di Putin, ecco che l'indignazione si annacqua. Ci vuole misura

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