"Ma è ancora tutto lì anche il No Dal Molin, il movimento di base più agguerrito e longevo degli ultimi anni – insieme ai No Tav della Val di Susa –, che pochi giorni fa ha manifestato a Longare (Vi) contro l’allargamento del “Site Pluto”, una base sotterranea costruita nel 1954, in passato deposito di munizioni top secret, probabilmente anche nucleari, e che ora dovrebbe essere allargata e trasformata in un centro per l’addestramento delle Forze armate Usa. «Devastazione ambientale e inquinamento; cementificazione e disboscamento, insicurezza e rischi per la salute degli abitanti. È quel che rappresenta, per decine di migliaia di vicentini, il nuovo progetto nordamericano; nato, come sempre, nel mistero, lo stesso buio nel quale i militari vogliono immergere le attività che intendono farvi all’interno», hanno denunciato i No Dal Molin in una fiaccolata notturna, a Vicenza, lo scorso 13 settembre.
«Quali proiettili verranno sparati? Che armamenti saranno custoditi? Che tipo di addestramenti verranno realizzati? Domande a cui gli statunitensi non risponderanno mai, come hanno sempre fatto, nascondendosi dietro a un segreto militare funzionale agli interessi di chi vuole la guerra come strumento di profitto e costruito sulle spalle di chi vive in queste terre e sulle vite di chi, la guerra, la subisce. Vicenza è la nostra terra; è lo spazio che viviamo e che vogliamo difendere, il luogo nel quale vogliamo costruire i nostri sogni e realizzare le nostre ambizioni.
Ancora una volta, vogliono sottrarci il futuro, vincolandolo a strutture militari che nulla hanno a che fare con la nostra vita e la nostra quotidianità, sottraendoci terra e spazi, inquinando aria e acqua»."
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