Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

domenica 16 settembre 2012

Bonanni vuol dire fiducia

Alessandro Robecchi. fonte "il manifesto" del 16/09/2012

All’indomani della comunicazione di Fiat su Fabbrica Italia (uno stringato comunicato che dice: “Marameo! Ahahah! Ci siete cascati!”), rendiamo omaggio a un’enorme figura del sindacalismo italiano attraverso le sue più geniali e storiche dichiarazioni. Grazie, Raffaele Bonanni!

Bonanni e l’attentato di Sarajevo. “Solo chi vuole dividere il sindacato insiste con il più nero pessimismo. Domani non succederà nulla e il nostro amato arciduca Francesco Ferdinando attraverserà indenne Sarajevo tra ali di lavoratori festanti!” (27 giugno 1914).

Bonanni e Matteotti. “L’onorevole Matteotti si è soltanto preso una meritata vacanza e ricomparirà presto in piena salute. Demonizzare il governo ha senso solo per quelle componenti del sindacato ancora legate ad antiche ideologie rivendicative”. (11 giugno 1924)

Bonanni e la Grande Depressione. “La Borsa di Wall Street è solida e garantisce prosperità a tutti i lavoratori d’America, con buona pace di chi vuole dividere il sindacato!” (28 ottobre 1929).

Bonanni e Hiroshima. “I lavoratori di Hiroshima possono stare tranquilli, noi della Cisl li difenderemo come sempre alla faccia di chi semina pessimismo”. (5 agosto 1945).

Bonanni e Allende. “Pur nel suo massimalismo, che non condividiamo, siamo certi che il presidente Allende governerà ancora a lungo. Vagheggiare di potenze straniere che lo odiano è solo astio di componenti sindacali estremiste”. (10 settembre 1973)

Bonanni e la Fiat. “La cosa che mi fa stare così sereno e tranquillo e’ che la Fiat conferma la parola data. Imparino tutti gli altri che hanno ciarlato come le cicale a fare invece come hanno fatto le formiche, imparino che l’Italia di domani sarà un’Italia positiva se ciascuno si prende le sue responsabilità”. (23 giugno 2010).

Siamo certi che tanta cristallina lungimiranza verrà premiata, nella prossima legislatura, con una carica istituzionale di alto prestigio. E’ il minimo, per un così sincero impegno in difesa dei lavoratori. Grazie, Raffaele Bonanni!





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