domenica 2 settembre 2012

UN NUOVO CENTROSINISTRA IN 5 PUNTI

Per l'Associazione 20 ottobre. Oreste della Posta

Bisogna ricostruire al più presto un centrosinistra che, in provincia di Frosinone è oramai in frantumi, basta vedere ciò che è successo a Ceccano, Cassino, Frosinone e Sora.
Non serve però- dice Della Posta – un’alleanza solo per vincere le elezioni, ma è necessario costruire un’intesa programmatica su punti condivisi da tutti i partiti, le associazioni ed i movimenti, quali:

1 – Il piano dei rifiuti regionale che fa della Ciociaria la pattumiera della provincia di Latina;

2 – L’emergenza acqua che il centrodestra di Iannarilli sta affrontando con la più completa insufficienza;

3 – il piano sanitario della Polverini che sta distruggendo gli ospedali Ciociari sempre più al collasso. Serve un’azione comune di rilancio;

4 – La crisi occupazionale che vede protagoniste la Fiat, la Videocon e tante altre piccole e medie imprese della nostra provincia: serve una svolta radicale. Regione e Provincia non stanno facendo nulla;

5 – La questione ambientale della Valle del Sacco completamente dimenticata da Iannarilli e dalla Polverini.

Pensiamo – dice – che su questi punti si possa aprire, già dal prossimo autunno un tavolo di confronto per costruire un’agenda di centrosinistra che consenta di dare delle risposte serie ai cittadini della nostra provincia.
Per far ciò ci aspettiamo che il maggior partito del centrosinistra convochi al  più presto tutti i partiti della coalizione, le associazioni e la società civile, senza escludere nessuno.
Solo così si potrà riavvicinare la gente alla politica, cittadini che oggi non vanno o votano per movimenti di anti-poilitica.

02/09/2012, Frosinone

3 commenti:

  1. Caro compagno Della Posta, la frantumazione del centro sinistra di cui parli, ha avuto come protagonista non secondario il tuo partito, Il Pdci, il quale, ad esempio a Frosinone e a Ceccano ò riuscito anche a sfederare la federazione della sinistra. Non che questo oggi mi interessi più di tanto, come membro fondatore del Collettivo Ciociaro Anticapitalista, ho sempre aborrito certe aggregazione che come tu stesso scrivi sono costruite per vincere le elezioni. Purtroppo però, anche in quest’ottica proprio il tuo partito si è reso animatore di una coalizione con Storce. Chiaramente una scelta fatta, voglio sperare, esclusivamente con la chimera di vincere le elezioni. Dunque prima di esortare gli altri ad una certa azione politica sarebbe meglio non dimenticare un passato che per certi versi è ancora presente. Infine solleciti il Pd locale affinchè convochi tutte le forze della coalizione “BBONE FIATE” detto secondo il linguaggio dell’accademia della crusca.

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  2. un appelo del genere non può che farmi sorridere. Prendendo i punti programmatici uno per uno si deve obiettare che oggettivamente:
    1) il piano di rifiuti regionale dipende in grande misura dalla scellerata gestione dei rifiuti di Roma già dal periodo di Veltroni, e probabilmente da quella di Rutelli, che hanno favorito la gestione di una megadiscarica inaccettabile in un paese civile. E la gestione dei rifiuti in provincia di Frosinone da parte del centrosinistra di Scalia è stata senza dubbio vomitevole.
    2)l'acqua: la provincia di Frosinone è stata se non la prima tra le prime province a privatizzare la gestione dell'acqua, grazie al centrosinistra. E prima e dopo il referendum il centrosinistra, e il Pd in particolare, si è distinto per la sua sudditanza ad Acea. Sull'acqua il Partito Democratico deve solo stare zitto e fare più di qualche mea culpa.
    3)La Polverini ha solo continuato la dismissione della sanità pubblica iniziata dalla giunta Marrazzo. Ora, dire che il centrosinistra avrebbe fatto le stesse cose non si può, ma è indiscutibile che i tagli di posti letto li ha iniziati il centrosinistra.
    4)sulla Fiat e sulla crisi occupazionale della provincia mi sembra semplicemente ridicolo fare appelli al partito che ha appoggiato senza se e senza ma tutte le porcherie di marchionne e quelle di Monti riguardo ai diritti dei lavoratori.
    5)Questione amnbientale: quando al governo in provincia e in regione c'era il centrosinistra la valle del sacco era semplicemente nè più nè meno di ciò che è ora: una delle aree più inquinate d'Italia. E il partito democratico per di più non aveva altre idee che collocare in questa area disastrata un'opera inquinante e antieconomica come l'aeroporto di Frosinone-Ferentino.
    e aggiungo un punto:
    6) In Italia manca una sinistra d'alternativa, altro che centrosinistra. Per cambiare lo stato di cose esistenti non si può certo fare appelli al pd, cioè al partito che più di tutti appoggia le politiche neoliberiste di Monti. I partiti della sinistra cacciati dal parlamento alle ultime elezioni dovrebbero lavorare per costruire l'alternativa alle politiche delle banche, piuttosto che cercare alleanze con i partiti che queste politiche le appoggiano. Ma è abbastanza evidente che la volontà e il coraggio politico di lavorare in questo senso sono latitanti, e l'unico criterio con cui i vertici di tali partiti ragionano è quello di trovare la via più semplice per tornare in parlamento senza dover faticare troppo. Non credo che in un momento come questo si debba puntare alle elezioni come mezzo per combattere le ingiustizie di questo sistema, perchè con le prossime elezioni chiunque vincerà non sarà in grado di cambiare un bel niente. Ma qui il discorso inizia a farsi troppo lungo. Andrea Cristofaro

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  3. @Andrea Cristofaro: mi hai tolto le parole di bocca. Infatti voglio invitare il "cuompagno" Oreste Della Posta ad una bella intervista video, e fargli ripetere le cose che ha scritto in questa "velina" inviata ai giornali. Bisogna documentare le cose che vengono dette, per sbattegliele in faccia quando verranno a chiedere voti avvolti nella bandiera rossa. Quando ho letto quella vergognosa "velina" sono stato colto da un attacco di rabbia: ma come fa? Come c...o fa a scrivere queste cose? Credo che ODP faccia parte di quella vasta schiera di politici ai quali non è ancora entrato "'n ciocca" un concetto molto semplice: oggi c'è la rete, che ha memoria di tutto quello che un politico dice e fa. E a questa gente, se non gli entra "'nciocca", finirà per entrargli da qualche altra parte...

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