Le rovine

"Le rovine non le temiamo. Erediteremo la terra. La borghesia dovrà farlo a pezzi il suo mondo, prima di uscire dalla scena della storia. Noi portiamo un mondo nuovo dentro di noi, e questo mondo, ogni momento che passa, cresce. Sta crescendo, proprio adesso che io sto parlando con te"

Buenaventura Durruti

martedì 2 ottobre 2012

Muore Eric Hobsbawm un comunista con la passione del jazz.

A cura di Luciano Granieri.
Note tratte dall’articolo di Pasquale Santomassiimo pubblicato su “il manifesto” del 10 settembre


All’età di 95 anni muore Eric. J Hobsbawm uno dei più grandi storici marxisti del Novecento . Dal 1956 si definì un “membro spirituale” del Partito Comunista Italiano alle cui idee si sentiva particolarmente vicino. Hobsbawm era un grande appassionato di jazz, fra i saggi più famosi da lui scritti, da “Come cambiare il mondo. Perchè riscoprire l’eredità del marxismo” (Rizzoli) al controverso “ Il secolo breve” (Rizzoli) figura “Storia sociale del jazz” (Editori Riuniti). I soggetti privilegiati nella sua lunga ricerca saranno ribelli, rivoluzionari, anche banditi, nell’intreccio tra idee rivoluzionarie e forme primitive di rivolta, dai ribelli del Monte Amiata a quelli del latifondo siciliano e anche soprattutto, operai e lavoratori. Aut lo vuole ricordare con la bellissima “Video lettera a Gramsci”, qui sotto riportata.

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