Roma, 03 ott - Un Flash Mob in piazza Montecitorio per salvare la Valle del Sacco. La protesta è stata organizzata dal Coordinamento Valle del Sacco ed ha chiamato a raccolta tutti i pendolari e gli studenti della tratta regionale Cassino-Roma che ogni giorno attraversa la valle. L’obiettivo è la tutela della salute e dell'ambiente del proprio territorio.
“Chiediamo l’immediata chiusura della discarica di Colle Fagiolara che è la più grande del Lazio dopo Malagrotta - ha detto all’Agenparl Rosamaria Chimisso, la portavoce del coordinamento della Valle di Sacco - Non si può continuare a spostare il problema e nascondere la polvere sotto al tappeto”.
“Non vogliamo essere considerati cittadini di seconda classe, vogliamo avere gli stessi diritti”, aggiunge una manifestante.
Questa è la prima manifestazione di una lunga protesta. Sabato prossimo, infatti, a Colleferro sarà la volta della manifestazione targata “Seiunozero?” Nel mirino il contrasto al “saccheggio“ ambientale della Valle del Sacco e sensibilizzare anche la classe politica nazionale su un tema così importante per la salvaguardia dell’ambiente laziale. L’intera Valle è attraversata da un fiume che scorre lento e porta con sé i disastri dell’inquinamento che in sessant’anni ha devastato la zona avvelenando la terra, i suoi prodotti e i suoi abitanti.
“Dopo anni di sversamento in discarica (Colleferro) - spiegano i promotori in una nota - e inceneritori di rifiuti (Colleferro), di pneumatici e di biomasse (Anagni) è giunta la seconda fase di questa obsoleta gestione dei rifiuti, con l’ipotesi degli impianti di Trattamento Meccanico Biologico (Colleferro) e a Castellaccio (Paliano). Le indicazioni della Commissione Bicamerale sul traffico illecito dei rifiuti, gli studi internazionali che si moltiplicano con valutazioni sconcertanti, interi territori che insorgono sull’eventualità di vedere tonnellate di rifiuti interrati, non sono sufficienti per chi, nel nome dell’emergenza, vuole invadere la Valle del Sacco con l’arrivo di una quantità enorme di immondizia romana”.
Di qui l’accorato appello ad aprire un tavolo di confronto con la politica. Questa mattina in piazza al fianco dei manifestanti Francesco Barbato dell’Idv e Alessandro Bratti del Pd.
“In quel territorio era sindaco ad Anagni il ladro di politica Fiorito - ha detto all’Agenparl Francesco barbatop dell’Idv -, insomma c’è sempre la responsabilità della politica quando si inquina e avvelena un territorio ed è per questo che porterò i riflettori del Parlamento sul problema”
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