Francesco Notarcola
–Presidente Consulta delle associazioni del Capoluogo
Renato Galluzzi-
Coordinatore Cittadinanzattiva-Trib.difesa diritti malato
Antonio Marino– Presidente
AIPA
E’ noto a tutti
che le cardiopatie o patologie del cuore, colpiscono oltre il 50% dei
cittadini. Una ASL moderna ed efficiente dovrebbe tenere in particolare
considerazione l’organizzazione sanitaria di prevenzione e cura di queste patologie in tempi clinici
normali, per garantire la difesa della salute con interventi ed analisi
tempestivi.
Purtroppo non è così.
I dirigenti della ASL, che si vantano in ogni occasione di
aver risparmiato e conseguito il pareggio
del bilancio, dovrebbero vergognarsi, perché questo loro operare ha danneggiato e danneggia la
salute dei cittadini. E’ scandaloso che in un ospedale, come quello del
Capoluogo, che doveva essere moderno ed
efficiente, vi siano in dotazione all’U:O:C: di cardiologia soltanto due apparecchi holter:
uno, riservato agli interni ed uno riservato agli esterni. Un altro apparecchio
è in dotazione alla Unità Semplice di prevenzione cardiologica di cui è
responsabile il dott. Aceti. Sono
disponibili quindi solo due apparecchi
per eseguire gli elettrocardiogrammi dinamici.
L'ECG dinamico secondo Holter è una metodica
diagnostica utilizzata per monitorare l'attività elettrica del cuore durante un
intervallo di tempo più o meno lungo, solitamente corrispondente a 24-48 ore,
ma con i registratori di ultima generazione sino ad un massimo di sette giorni.
Essa prende il nome dal suo inventore, il fisico statunitense Norman
J. Holter.
Due strumenti per i 2/3 della popolazione della provincia (Distretto di Frosinone più quello di Anagni e Alatri). In conseguenza di tale realtà i tempi di attesa sono di circa un anno. Secondo il Piano nazionale sul contenimento delle liste di attesa pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 /11/2010 n.247, per questo tipo di analisi i tempi non dovrebbero superare i 60 gg.
Come fa l’ospedale di
Frosinone a diventare DEA II livello con questi dirigenti e con questa
organizzazione sanitaria?
Le ragioni di tutto questo
sono la carenza di medici cardiologi e la mancanza di apparecchi, che guarda
caso, costano solo mille euro cadauno. Non se ne potrebbero comprare dieci?
In un ASL dove gli emolumenti di medici
primari sfiorano i 14.000 – 15.000 euro mensili e si spendono decine di milioni per l’acquisto
di prestazioni aggiuntive e di lavoro straordinario non si trovano diecimila euro?
Chiediamo al Sindaco del
Capoluogo ed a tutti i sindaci di far sentire la loro voce per riportare la legalità e la normalità in un campo minato per la salute dei
cittadini.
A che serve un pareggio di
bilancio quanto ci sono realtà di questo tipo?
Frosinone 30 gennaio
2013-01-30
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