La tranquillità sociale e sindacale in fabbrica e nel mondo del lavoro è fortemente a rischio”. A lanciare questo preoccupante allarme è l’Associazione Politico Culturale “ 20 Ottobre” dopo essere venuta a conoscenza delle ultime “mosse” della Federmeccanica che ha revocato il contratto di lavoro.
“Si è verificata una cosa molto molto grave – afferma preoccupato Oreste Della Posta, esponente di spicco dell’Associazione. In questi giorni infatti Federmeccanica ha disdetto il contratto collettivo nazionale del 2008 firmato da tutti i sindacati. Facendo questo – spiega – da oggi in avanti si fa riferimento al contratto non firmato dalla Fiom. Questo perché la Federmeccanica si è allineata alle posizioni della Fiat ed all’accordo separato di Melfi”.
“ Questo è di una inaudita gravità in quanto la Fiom , che non ha formato il contratto, è il maggior sindacato del settore metalmeccanico con i suoi 400mila iscritti. Tutto ciò – continua Oreste Della Posta – non è democratico ed aumenta ed esaspera la conflittualità all’interno del mondo del lavoro e mette a repentaglio i rapporti da impresa, sindacati e lavoratori”.
“Ciò – dice – non è accettabile e non serve al mondo dell’impresa e del lavoro soprattutto in un momento di crisi profonda che stiamo vivendo. Così facendo ne pagheranno le conseguenze i soliti noti: i lavoratori, i precari, i disoccupati. Tutto in nome dei una maggiore produttività. Noi pensiamo – afferma Della Posta – che la ricetta sia un’altra. Bisogna dare maggior impulso ai salari sostenendoli, ed in particolare è necessario sostenere in consumi. Il problema non sono i salari. Per capirlo basta guardare la Germania che, nonostante i salari più alti di tutta l’Europa sta uscendo molto velocemente dalla crisi senza creare fratture sociali”.
“E’ necessario – dice – che tutte le parti si siedano intorno ad un tavolo e di comune accordo cerchino soluzioni che possano ridare slancio alle imprese, all’occupazione ed ai salari. Per questo facciamo appello a tutti per una grande manifestazione unitaria in difesa della pace sociale e dei diritti dei lavoratori soprattutto nella nostra Ciociaria dove il settore metalmeccanico è fortemente in crisi e le mosse di Federmeccanica non fanno altro che aggravare la situazione e mettere a rischio la pace sociale. È un rischio che non possiamo assolutamente correre e per evitarlo – conclude Oreste Della Posta – c’è bisogno della mobilitazione di tutti: lavoratori, politica e sindacati.
Nessun commento:
Posta un commento