Ennesima vasta operazione della Direzione Investigativa antimafia di Roma che ha visto il sequestro sulla direttrice Cassino , Frosinone, Roma, di 41 immobili, un albergo, 22 terreni, 10 società, 2 imbarcazioni e 48 rapporti bancari intrattenuti con istituti di credito e intermediari finanziari della Capitale. Tutti i beni appartengono a due imprenditori di Cassino,Vincenzo e Luigi Terenzio già arrestati nell'anno 2008 nel corso dell'operazione anti camorra denominata Grande Muraglia in cui erano stati scoperti i presunti legami che i due avevano con il clan dei Casalesi, con la banda della Magliana e con criminali cinesi. L'operazione disposta dalla Dda di Roma e dalla Tribunale di Frosinone è la conferma - dichiara Antonio Turri responsabile regionale di Libera - di come le mafie tradizionali dapprima si infiltrano in un territorio,in questo caso nel Lazio,poi si radicano ed infine contaminano la criminalità locale ,trasformandosi in quinta mafia. Un più complesso e pericoloso fenomeno mafioso costituito da mafie italiane tradizionali ed autoctone, da mafie straniere e pezzi dell'imprenditoria e della politica.
giovedì 21 luglio 2011
Ennesima vasta operazione nel Lazio
Giovanni Pizzuti responsabile Libera Frosinone
E' la prima volta - afferma Giovanni Pizzuti responsabile Libera Frosinone - che il Tribunale di Frosinone, su richiesta della DDA di Roma emette un provvedimento di confisca di primo grado per imprenditori che sono nati e che vivono nel nostro territorio. Questo smentisce quanti sostengono che sul nostro territorio non c'è la presenza delle mafie e quando sono presenti si tratta di mafie tradizionali che sono solamente di passaggio. Ci auspichiamo che l'ingente patrimonio, pari a circa 150 milioni di euro, proveniente da attività illecite giunga presto a confisca definitiva, in modo da poterli destinare ad attività sociali, e costruire così una società alternativa libera dai poteri mafiosi.
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