Luc Girello
Era da irresponsabili non scioperare oggi. Non si può assistere allo sgretolamento dei capisaldi sociali di una civile convivenza senza reagire. Lo sciopero e le manifestazioni di oggi non sono che un primo atto. La situazione è grave e dunque è necessario un percorso di lotte lungo e faticoso . Gli obbiettivi sono difficili. Il primo e più impellente è quello di disfarci di questa masnada di inetti che presidia il governo al servizio di Silvio Berlusconi. Questo governo non merita neanche il riconoscimento di nemico di classe. E' una banda che succhia il sangue a tutti noi con l'unico scopo di continuare a fare i propri sporchi affari di puttanieri e puttane, di ruffiani e papponi. Il secondo obbiettivo è quello di contrapporsi ai nemici veri che sono, la Bce, il fondo monetario internazionale, le eminenze grige detentrici dei fondi di investimento INSOMMA TUTTA LA FILIERA CRIMINALE DELLA FINANZA INTERNAZIONALE . In Italia nemica è quella imprenditoria stracciona che, dal dopoguerra attraverso il susseguirsi delle varie generazioni e con rappresentanti diversi, affama la collettività. Oggi questi signori rispondono al nome di Marchionne, Marcegaglia, e dei loro porta borse Bonanni e Angeletti Contro tutto questo è da irresponsabili non sollevarsi. Di seguito i primi riflessi fotografici della giornata provengono da Firenze e da Bergamo.
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