COORDINAMENTO ACQUA PUBBLICA PROVINCIA DI FROSINONE
Siamo alle solite.
I cittadini subiscono da oltre otto anni le malagestione di Acea Ato 5 S.p.A. e ancora una volta – questa volta grazie ad un commissario paracadutato (in ogni senso) su un territorio e in una storia che non conosce e non si è peritato di conoscere – si ritrovano davanti la solita cialtronata con cui si chiede loro di pagare un servizio come se quel servizio lo si fosse visto - non solo - come se quel servizio fosse stato reso perfettamente, senza disservizi, senza sospensioni e con le centinaia di milioni di investimenti effettuati (certo … ad essere rimborsati ci sarà sempre tempo … nella stagione del mai!)
Il signor commissario, che peraltro ha chiesto pure l’ausilio di tecnici, infatti, si è limitato a prendere la tariffa stabilita nella gara del 2001 (quella determinata a preventivo a copertura di un servizio perfetto e senza sfasature ed omissioni) e a rivalutarla in base agli indici Istat del costo della vita di ogni anno.
Un compitino da studente di terza media che, peraltro, vorremmo sapere quanto ci verrà a costare di onorario.
Non solo, il signor commissario, infischiandosene della volontà del popolo sovrano che il 12 e 13 giugno del 2011 ha cancellato dalle tariffe la remunerazione del capitale, invece di togliere questa voce dalla tariffa, “consiglia” ad Acea Ato 5 S.p.A. di accantonare le relative somme nell’evidente malaugurato caso che sia chiamata a restituire il maltolto che comunque, adesso, con questa tariffa, egli le assicura!
Da ultimo e a completare la sua opera, senza che la cosa gli fosse stata richiesta dal TAR, in combutta con quella Segreteria Tecnica Operativa che in questi anni nulla ha fatto per assolvere ai propri compiti (ma lo ha fatto comunque a spese dei cittadini!), ha predisposto, ovvero ha fatto sua un’articolazione tariffaria calcolata dalla Segreteria Tecnica Operativa, che, in barba alla stessa tariffa reale media che fissa poco prima, farà costare l’acqua molto di più (1.491,00 €/mc per un consumo medio tra tutte le utenze) e ad una famiglia media con un consumo medio, anche oltre i 2 euro a metro cubo (Infatti quanto consuma mediamente una famiglia non ha nulla a che vedere con la media del “pollo” calcolata sui consumi di tutte le utenze!).
Il signor commissario, Acea Ato 5 S.p.A., il Presidente dell’Autorità d’Ambito Iannarilli e quella banda di ignavi che costituisce l’Assemblea dei Sindaci che, lavandosene le mani, ci ha prodotto questo ennesimo regalo, stiano tutti tranquilli: ci vedremo in tribunale.
Come Coordinamento Acqua Pubblica della provincia di Frosinone faremo ricorso al TAR contro questo provvedimento indegno e indecente.
E organizzeremo ancora una volta la risposta dei cittadini che invitiamo, come è loro diritto, a non pagare un servizio di cui non hanno goduto.
Come abbiamo ripetutamente detto ed illustrato, l’assemblea dei sindaci, prima, e il commissario, ora, avrebbero potuto determinare la tariffa corrispondente all’effettivo servizio (si fa per dire) reso in questi anni da Acea Ato 5 S.p.A.
Loro non lo hanno fatto e i cittadini allora se lo faranno da soli, applicando la giusta tariffa e non un centesimo di più.
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