E’ una mattinata un po’ incerta, nuvolosa e umida, così come sono incerti i pendolari che frettolosamente si avviano ai binari per iniziare la loro giornata patendo l’inferno nei treni sporchi, lisi, e maleodoranti che li accompagneranno a Roma , a Cassino o nelle altre cittadine lungo la tratta Roma-Napoli via Cassino. La candidata a sindaco Marina Kovari, di Sinistra Ecologia e libertà, accompagnata da due volenterosi candidati consiglieri nelle liste che la supportano, Paolo Iafrate (uomo sandwich) di FrosinoneBeneComune e il sottoscritto alla telecamerina, candidato consigliere per la lista di Rifondazione-indipendenti La Colomba, ha provato a confortare i viaggiatori rassegnati offrendo un po’ di caffè. Il coraggio e l’entusiasmo da parte dei volonterosi e improvvisati ristoratori non sono mancati. Purtroppo i destinatari di tale piccolo gesto di attenzione sono parsi titubanti, dubbiosi ma soprattutto diffidenti. Il clima di rifiuto per la politica, o meglio per i partiti seppur piccoli come i nostri, si tocca con mano, è un macigno sulla partecipazione popolare. Non c’è che dire gli ultimi eclatanti episodi di corruzione e ruberie , di spreco cialtronesco, operato dai dirigenti dei partiti, o loro sodali in alcune amministrazioni locali hanno spazzato via la credibilità dei movimenti politici. Anche chi sembrava avvicinarsi al pulmino di Paolo per accettare il caffè, non appena si accorgeva dei simboli di partito, si ritraeva rifiutando la bevanda calda. Comunque qualcuno si è avvicinato, molti extracomunitari ad esempio , i quali ci hanno descritto il loro disagio, in particolare alcuni di loro, si stavano recando a Roma in cerca di lavoro ma senza una meta precisa. Nonostante tutto non ci siamo arresi. Marina Paolo ed io abbiamo continuato imperterriti ad offrire il nostro caffè. Ma sarà vero che la gente si rifiuta di andare a votare? Soprattutto è reale il rifiuto verso le organizzazioni partitiche, almeno quelle più grandi che oggi tutti insieme appassionatamente sostengono il governo Monti? Mi permetto di dubitarne, perché al di la del lamento costante e delle invettive verso il sindaco o il consigliere di turno, alla fine i soliti noti fanno il pieno di voti. Il dialogo che ho avuto con una signora pensionata è stato illuminate rispetto a questa problematica. L’anziana donna inveiva contro il sindaco attuale, quello precedente e tutti i consiglieri passati e presenti, per l’inettitudine dimostrata da questi signori nell’affrontare e risolvere i problemi della città. A seguito di queste sue lamentele ho proposto di votare la nostra lista e la candidata a sindaco Marina Kovari. La signora timidamente e sommessamente ha ammesso di essersi già impegnata a votare un altro schieramento, quale non è dato sapere, ma nessuno mi toglie dalla testa che sarà un voto o favore di Marini, o di Marzi o di Ottaviani, ossia persone da lei stessa ritenute inette. Di gente così ne è piena la città Quindi non facciamoci illusioni, spesso l’indignazione è finta non si ha il coraggio di rinunciare a qualche piccolo privilegio per votare in modo diverso. Dunque non resta che continuare con maggiore forza la nostra campagna elettorale nelle piazze, vicino alla gente, per spiegare che a fronte di un piccolo vantaggio immediato spesso si rovina il futuro della città dove si vive. Non arrendiamoci adesso.
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