lunedì 2 luglio 2012

Viva la Spagna

Luciano Granieri
  
Italia – Spagna the day after.  Dopo  l’analisi politico tattica della partita oggetto del POST PRECEDENTE , a mente fredda, grazie all’aria condizionata, pensando e ripensando, ho concluso  che Marco Travaglio non aveva tutti i torti. Perché gioire di una vittoria della nazionale di calcio? Le conclusioni sono le stesse del giornalista del “Fatto quotidiano” ma i ragionamenti sono molto diversi. Le rappresentative sportive nazionali, compresa quella di calcio, vestono ancora la divisa azzurra colore dei Savoia .  Il referendum del 1946 ha sancito la vittoria della Repubblica, dunque perché esibire ancora i colori monarchici? L’unica  alienazione concessa  al referendum è stata la  rimozione della emblema sabaudo croce rossa in campo bianco.   Il popolo italiano, nonostante la resistenza e la lotta partigiana è rimasto fascista. Tanto è vero che, a differenza della Germania e della Spagna , ancora oggi i fascisti italiani siedono in Parlamento e presiedono addirittura con un loro esponente la Camera dei Deputati. Il sindaco della capitale Alemanno  è  fascista, gira con la croce celtica al collo, acquista con i soldi pubblici dei romani un palazzetto antico  di pregio  e lo cede gratuitamente al gruppo  dichiaratamente fascista Casapound, dedica un premio a due esponenti della Repubblica di Salò, il comandante , Bartolo Galletto e l’ausiliaria  Raffaella Duelli. La governatrice delle regione Lazio (frangetta nera) Renata Polverini, è stata fotografata spesso mentre sfoggiava un sontuoso saluto romano (speriamo a beneficio degli astanti che le ascelle fossero pulite, se no sai la puzza!!!)  L’ex, post, rinnegato comunista, Violante, già presidente della Camera, ha sostenuto che in fondo i  repubblichini erano giovani immaturi  e dunque la loro posizione  andrebbe  giustificata quasi come chi ha scelto la lotta partigiana.  Ma per tornare in ambito calcistico il portiere della nazionale “L’OFFESO”   Gigi Buffon, si presentò nel 2000 in campo con la maglia n. 88 , numero strano per un portiere, ma  ampiamente spiegabile alla luce di certe simpatie. Il n.88 nella simbologia neonazista rappresenta il saluto “Heil Hitler”. Buffon, a chi gli fece notare l’incauta numerazione, si giustificò affermando di non sapere cosa quel numero significasse, già cosa gravissima in se . Poi però quando qualche anno dopo si presentò in sala stampa con una maglietta che recava la scritta “Boia chi molla” una frase tipica del neo fascismo attivo  fino agli anni ’70 fu difficile concedere a Buffon il beneficio dell’ignoranza in materia.  Per finire  ieri al Circo Massimo, sito che ospitava ben quattro maxi schermi dove era possibile seguire la finale, è comparsa una bandiera nazista e alcuni tifosi spagnoli esultanti per la vittoria della loro squadra sono stati fatti oggetto di aggressioni e violenze da parte di gaglioffi nostrani.  E allora  ‘fanculo i fascisti di merda italiani   VIVA LA SPAGNA!!!!, patria dell’anarchico BUENAVENTURA DURRUTI, capo delle milizie  antifasciste della Catalogna e protagonista della rivoluzione spagnola del ‘36. E ancora VIVA LA SPAGNA la cui vittoria calcistica ha fatto garrire al vento milioni di vessilli giallorossi, per chi è tifoso della Roma non è cosa da poco. 

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