L’attacco criminale di Israele su Gaza ha trovato una
prima risposta nei presidi di venerdì 16 e sabato 17 in varie città d’Italia,
d’Europa ed USA. A Roma due manifestazioni hanno visto un’intensa partecipazione
di militanti italiani e internazionali e della comunità Palestinese in Piazza
Montecitorio, con un corteo direttosi verso il Colosseo nella serata di sabato.
Altre si sono svolte a Milano, Padova, Udine, Bologna, Firenze, Pisa, Viareggio,
Follonica, Cagliari e Palermo ma sicuramente ne dimentichiamo più di una, queste
manifestazioni attestano che la solidarietà con la Palestina è un sentimento
forte e radicato e che l’internazionalismo continua ad essere un valore per la
sinistra di classe.
L’azione terrorista dello Stato israeliano ha trovato
il sostegno degli USA del Premio nobel per la pace Obama, il cui governo
proprio in questi giorni ha rinnovato i finanziamenti in armamenti ad Israele.
Agli USA ovviamente si sono subito aggiunti i Governi dei paesi dell’UE. Tra
questi spicca il Governo Monti che sembra gareggiare con Berlusconi in quanto a
filo sionismo. Come ha dichiarato l’ambasciatore Israeliano Gilon,
“Il fatto che ci sia un governo tecnico e non politico non ha cambiato la
situazione. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, è un amico. Il
suo impegno nelle relazioni con Israele promette sviluppi positivi.
Nell’incontro con Monti sono stati firmati molti accordi, dallo start-up
all’industria tecnologica. Compreso, a luglio, un accordo militare per due
miliardi di dollari”.
E’ bene ricordare che il governo Monti è sostenuto da
un ampia maggioranza e che gli accordi sottoscritti con la potenza occupante
sionista, sono stati sostenuti dai partiti di centro destra e di centro
sinistra. Mentre scriviamo questo comunicato, circolano notizie su possibili
tregue, ma la realtà è che Israele continua ad ammassare truppe e a bombardare
Gaza ad un ritmo di 500 raid al giorno.
Al momento sono oltre 70 le vittime a Gaza, tra questi
militari, bambini, donne , anziani o più semplicemente palestinesi. Nel
massacro attualmente in corso nella striscia come nell’occupazione israeliana,
c’è molto made in Italy anche grazie al contributo delle aziende del gruppo
Finmeccanica.
A questo riguardo non possiamo che prendere le distanze
da quanti anche a sinistra, ripropongono una impossibile equivalenza tra la
resistenza del popolo palestinese e la violenza terrorista della potenza
occupante israeliana. Da una parte c’è il popolo palestinese che lotta per
l’indipendenza dall’altro c’è la potenza occupante sionista che si avvale
della forza atomica e dell’alleanza con gli USA e l’UE per portare avanti la sua
politica neocoloniale.
La mobilitazione di questi giorni, è estremamente
importante, ed è la giusta risposta all’intensificarsi dell’aggressione
sionista su Gaza che potrebbe portare un più devastante attacco da terra.
A fianco della resistenza
palestineseContro
la politica neocoloniale di Israele Denunciamo la complicità del Governo Monti e delle forze di
centro destra e centro sinistra che lo
sostengono Palestina
libera
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