COORDINAMENTO
PROVINCIALE SANITA'
Il Coordinamento
Provinciale Sanità, significa quanto apparirebbe che si evidenzi al termine di
una analisi della situazione sulla questione relativa al DEA di II livello
negato all'ospedale di Frosinone.
Il DEA (dipartimento
di emergenza e accettazione) è un dipartimento ospedaliero che comprende varie
unità specialistiche incentrate sulla cura del paziente in condizioni critiche,
e viene classificato su due livelli di
importanza (primo e secondo ).
Il DEA di II livello
è il più elevato e quindi il migliore che il paziente in condizioni di
emergenza o di urgenza possa avere a disposizione in caso di gravi situazioni.
L’assegnazione dei
livelli per un DEA è codificata da norme nazionali e regionali.
A livello nazionale
la più recente, e ai nostri fini la più importante, è il “Regolamento degli
standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi
all'assistenza ospedaliera” del 05.08.2014, ai sensi della Legge 135/2012. Esso
stabilisce il requisito del bacino di utenza per impiantare un DEA di II
livello (ambito di 600.000 utenti in zone non metropolitane), della georeferenziazione
del bacino di utenza (tempi di percorrenza) e della allocazione lungo le “dorsali
di rete” (posizione equidistanziata nel bacino di riferimento).
Ma è di tutta
evidenza che tali criteri non vanno applicati in maniera acritica e ottusa:
scopo del legislatore è quello di offrire servizi migliorati e ottimizzati ai
cittadini, non di negarli; l’applicazione, pertanto, deve essere attuata in modo
congruo alla situazione reale di ogni
singolo territorio.
Le normative regionali, emanate ed emanande,
si debbono conformare al senso insito del regolamento. Nella Regione Lazio del
problema si è interessato in particolare il DCA 247/2014, elaborato però prima
del regolamento nazionale del 05.08.14. Tale DCA va quindi per noi
obbligatoriamente rivisitato, anche per non incappare in comportamenti
omissivi, dato il quadro normativo nazionale mutato e visto anche il percorso
storico dell'Ospedale di Frosinone.
Per tutto quanto
sopra esposto appare inconfutabilmente logico che la provincia di Frosinone,
con un bacino di utenza che, considerati oltre i residenti anche i soggetti
temporaneamente presenti a vario titolo soddisfa all'interno del proprio ambito
territoriale i requisiti espressi nel regolamento nazionale del 05.08.14, debba essere conseguenzialmente assegnataria
di un DEA II livello.
Invece incredibilmente
l'assetto disegnato dal Decreto regionale 247/2014 (Tabella 25) non attribuisce
il DEA II a Frosinone, e questo non ci appare né coerente e né giustificabile,
in quanto disarmonizza il territorio, rendendolo irragionevolmente e
irrazionalmente sbilanciato su Roma: il bacino in tale strano assetto ha una
forma vagamente triangolare con la punta
posta sul Policlinico Umberto I di Roma, che rappresenta il DEA di II
livello per tutta la zona, la quale parte dal Policlinico e si estende fino ai
confini con la Campania.
Di fronte a tali
evidenze, oltre che per un discorso di norme, ci sembra lampante il fatto che a
nessuno che ragioni col buon senso del padre di famiglia verrebbe di
condividere una tale inverosimile
sistemazione operata dalla regione Lazio. Ci pare piuttosto una riedizione, in
peggio, delle famigerate macroaree.
Aggiungiamo poi che da
sempre, sin dagli inizi del concepimento, del nuovo ospedale di Frosinone,
partendo da circa venti anni fa, si era concepito – e ripetutamente promesso - un
ospedale che dovesse essere sede di DEA di II livello.
Nel corso di tutti
questi anni tale concezione mai è stata messa in dubbio dai vari presidenti di
Regione succedutisi nel tempo.
Quindi oltre che le
norme, oltre che la logica, è anche la storia che rivendica la allocazione del DEA II a
Frosinone; e tutto questo,
sottolineiamo, senza in nessun modo contrapporsi o chiedere la diminutio
ad alcuno, posto che il DEA II allo “Spaziani” non confligge
assolutamente, con la allocazione di
un altro DEA di II livello nella Asl di Latina
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