sabato 30 agosto 2014

Perchè a Frosinone spetta il DEA di II Livello

COORDINAMENTO PROVINCIALE SANITA'




Il Coordinamento Provinciale Sanità, significa quanto apparirebbe che si evidenzi al termine di una analisi della situazione sulla questione relativa al DEA di II livello negato all'ospedale di Frosinone.  
Il DEA (dipartimento di emergenza e accettazione) è un dipartimento ospedaliero che comprende varie unità specialistiche incentrate sulla cura del paziente in condizioni critiche, e viene classificato su due livelli  di importanza (primo e secondo ).
Il DEA di II livello è il più elevato e quindi il migliore che il paziente in condizioni di emergenza o di urgenza possa avere a disposizione in caso di gravi situazioni.
L’assegnazione dei livelli per un DEA è codificata da norme nazionali e regionali.
A livello nazionale la più recente, e ai nostri fini la più importante, è il “Regolamento degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all'assistenza ospedaliera” del 05.08.2014, ai sensi della Legge 135/2012. Esso stabilisce il requisito del bacino di utenza per impiantare un DEA di II livello (ambito di 600.000 utenti in zone non metropolitane), della georeferenziazione del bacino di utenza (tempi di percorrenza) e della allocazione lungo le “dorsali di rete” (posizione equidistanziata nel bacino di riferimento).
Ma è di tutta evidenza che tali criteri non vanno applicati in maniera acritica e ottusa: scopo del legislatore è quello di offrire servizi migliorati e ottimizzati ai cittadini, non di negarli; l’applicazione, pertanto, deve essere attuata in modo congruo  alla situazione reale di ogni singolo territorio.
 Le normative regionali, emanate ed emanande, si debbono conformare al senso insito del regolamento. Nella Regione Lazio del problema si è interessato in particolare il DCA 247/2014, elaborato però prima del regolamento nazionale del 05.08.14. Tale DCA va quindi per noi obbligatoriamente rivisitato, anche per non incappare in comportamenti omissivi, dato il quadro normativo nazionale mutato e visto anche il percorso storico dell'Ospedale di Frosinone.
Per tutto quanto sopra esposto appare inconfutabilmente logico che la provincia di Frosinone, con un bacino di utenza che, considerati oltre i residenti anche i soggetti temporaneamente presenti a vario titolo soddisfa all'interno del proprio ambito territoriale i requisiti espressi nel regolamento nazionale del 05.08.14,  debba essere conseguenzialmente assegnataria di un DEA II livello.
Invece incredibilmente l'assetto disegnato dal Decreto regionale 247/2014 (Tabella 25) non attribuisce il DEA II a Frosinone, e questo non ci appare né coerente e né giustificabile, in quanto disarmonizza il territorio, rendendolo irragionevolmente e irrazionalmente sbilanciato su Roma: il bacino in tale strano assetto ha una forma vagamente triangolare con la punta  posta sul Policlinico Umberto I di Roma, che rappresenta il DEA di II livello per tutta la zona, la quale parte dal Policlinico e si estende fino ai confini con la Campania.

Di fronte a tali evidenze, oltre che per un discorso di norme, ci sembra lampante il fatto che a nessuno che ragioni col buon senso del padre di famiglia verrebbe di condividere una tale   inverosimile sistemazione operata dalla regione Lazio. Ci pare piuttosto una riedizione, in peggio, delle famigerate macroaree.
Aggiungiamo poi che da sempre, sin dagli inizi del concepimento, del nuovo ospedale di Frosinone, partendo da circa venti anni fa, si era concepito – e ripetutamente promesso - un ospedale che dovesse essere sede di DEA di II livello.
Nel corso di tutti questi anni tale concezione mai è stata messa in dubbio dai vari presidenti di Regione succedutisi nel tempo.
Quindi oltre che le norme, oltre che la logica, è anche la storia che  rivendica la allocazione del DEA II a Frosinone; e tutto questo,  sottolineiamo, senza in nessun modo contrapporsi o chiedere la diminutio ad alcuno, posto che il DEA II allo “Spaziani” non confligge assolutamente,  con la allocazione di un  altro DEA di II livello  nella Asl di Latina
            

COORDINAMENTO PROVINCIALE SANITA'

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