mercoledì 25 marzo 2015

Lotta per l'acqua pubblica. Dalla Piazza ai consigli Comunali per la rescissione del contratto con Acea

Luciano Granieri


Venerdì 27 marzo alle ore 19,30 è stata convocato in seconda seduta il consiglio comunale di Frosinone per discutere una delibera  d’iniziativa popolare  che impegna il comune a: “porre in essere tutte le azioni necessarie a favorire una risoluzione per inadempimento del contratto con l’attuale gestore del servizio idrico –Acea Ato5 ndr- , avviare l’iter per la gestione pubblica e partecipata del Servizio idrico integrato, coinvolgere la cittadinanza sull’avvio dell’iter per la gestione pubblica dell’acqua”.

 La delibera è arrivata all’esame del consiglio grazie ad un raccolta di firme avviata dai giovani del Psi di Frosinone nel novembre scorso. La proposta  ha avuto notevole successo avendo raggiunto il migliaio di sottoscrizioni. Giova ricordare che secondo lo  statuto comunale sono sufficienti 500 firme per presentare una delibera all’esame  consiglio. 

Caso vuole che la proposta  di iniziativa popolare approdi in assise  comunale pochi giorni dopo la movimentata assemblea dei sindaci dell’autorità d’ambito e lo scandaloso comportamento del Presidente Pompeo il quale  ha impedito la votazione, che avrebbe bocciato  il truffaldino piano finanziario proposto da Acea ai comuni.  

Il sindaco Ottaviani, da sempre supino ai voleri di Acea, dovrà discutere un provvedimento, proposto dai cittadini, teso riaffermare la necessità di dare applicazione al risultato dei referendum e a rescindere il contratto con Acea, sulla scia del successo ottenuto dalla manifestazione per l’acqua pubblica, organizzata il 14 marzo scorso. Un corteo che ha percorso le vie cittadine dalla Villa Comunale fino al piazzale della Provincia sede dall’autorità d’ambito. Una manifestazione dove si è ribadita la necessità di rescindere il contratto con Acea e di sciogliere l’assemblea dei sindaci componenti l’autorità d’ambito, in quanto organismo decaduto in base alla legge regionale 5/2014, per la quale si aspettano i decreti attuativi. 

Ritengo indispensabile approfittare dell’occasione che queste felici coincidenze di eventi ci offrono. Faccio mio l’appello del coordinamento di associazioni che ha organizzato la manifestazione del 14 affinchè si partecipi in massa, venerdì prossimo 27 marzo,al consiglio comunale di Frosinone . E’ necessario pressare i consiglieri affinchè si esprimano  in difesa dei cittadini approvando la delibera che i cittadini stessi hanno loro sottoposto. E’ fondamentale che si torni privilegiare gli interessi della collettività, piuttosto che squallidi interessi  di bottega. 

Allo stesso modo sarebbe necessario partecipare al consiglio comunale convocato a Ferentino sempre il 27 marzo ma alle ore 9,30 nella quale è posta in discussione una delibera presentata dai consiglieri: “Bernardini, Maddalena, Valeri, Berretti, che obbliga il Comune di Ferentino  a “Mettere in atto le azioni necessarie per la risoluzione del contratto con il gestore del servizio integrato”. La manifestazione del 14 marzo è stato  solo   l’inizio del percorso volto all'ottenimento della rescissione del contratto con Acea e alla riappropriazione da parte dei cittadini di un bene essenziale alla vita  come l’acqua . Ora è fondamentale che la lotta si sposti nei consigli comunali, per convincere le giunte a riaffermare principi di legalità e rispetto delle leggi. 































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