mercoledì 25 marzo 2015

Domani 26 marzo 2015, si terrà l'audizione per l'atto aziendale della ASL di Frosinone

Luciano Granieri


Domani 26 marzo 2015  alle 14,30 si terrà la tanto attesa, e più volte rinviata, audizione in merito all’atto aziendale della Asl di Frosinone innanzi alla commissione regionale. Se ciò realmente avverrà, perché dopo i continui rinvii, anche dell’ultima ora,  è lecito mantenere qualche dubbio, finalmente il  management della Asl provinciale potrà avere la benedizione sul suo programma….forse.  Un programma che -nonostante il blocco del TAR sui  decreti attuativi alla riorganizzazione della rete ospedaliera, nonostante certe operazioni di privatizzazione predisposti in regione (appalto recup), simile ad alcune  presenti   nell’atto,  siano finiti nei fascicoli di “Mafia Capitale” - deve risultare "applicabile", così come riportato sul sito della Regione. 

Perché una tale ostinazione nonostante alla Pisana tiri una così brutta aria?  Perché questo tira e molla di convocazioni e sconvocazioni? Mistero, anche se personalmente un’idea ce l’avrei.  Più che un’idea uno scenario ipotetico che vado ad illustrare nella sua visionaria evoluzione. 

Nel febbraio scorso   filtrò la notizia che la commissione regionale avrebbe bocciato l’atto  presentato dalla Mastrobuono non ritenendolo confacente alle  linee guida regionali. Le obiezioni riguardavano l’eccessiva dispendiosità del dispositivo, tagli all’acqua di rose insomma. Altro che le lamentazioni della associazioni rispetto alla nocività del piano sulla sanità provinciale! Quell’atto concedeva troppo al sistema sanitario locale. La D.ssa Mastrobuono nei giorni successivi,  si prodigò nella strenua difesa del suo programma, ne uscì come la paladina del diritto alla salute del Popolo ciociaro.  

I tira e molla sono continuati, la prima audizione era stata fissata  per il 26 febbraio e ad oggi non è avvenuta (domani sembra sia  il giorno buono),  sono state apportate modifiche note solo a pochi, fra cui il sindaco di Frosinone, si è discusso se a seguito di tali cambiamenti  l’atto dovesse tornare all’esame della conferenza dei sindaci. Una serie di eventi preparatori per il verdetto che presumibilmente domani confermerà il giudizio negativo della commissione regionale ipotizzato a febbraio. Ne confermerà le motivazioni circa un  programma dispendioso poco rispondente alle linee di austerity decise dalla Regione. 

Inizierà  così un gioco delle parti, con indignazione dei politici, della D.ssa Mastrobuono, prese di posizione  per la crudeltà dei commissari regionali,  minacce di dimissioni in caso di  altre privazioni verso   la  sanità provinciale.  Proteste contro la decisione di non avvallare il piano della D.ssa Mastrobuono fiumi di comunicati stampa ecc. ecc. Il tutto per far sembrare la successiva approvazione dell’atto, che avverrà  così come redatto, cioè senza il recepimento delle restrizioni suggerite dalla commissione, come una vittoria della manager, dei sindaci che l’hanno approvata. Una vittoria determinata dal fatto che la D.ssa Mastrobuono  sarà  riuscita, contro tutto e tutti, ad evitare ulteriori tagli alla sanità della Provincia, attraverso la definizione di uno strumento programmatico , che si trasformerà,  da arma distruttrice, a presidio di difesa della sanità pubblica. 

Insomma sospetto che si stia   predisponendo  una squallido teatrino per farci fessi e contenti. Ritenete che questo scenario sia troppo fantasioso? Chi vivrà vedrà e speriamo di non ammalarci nel frattempo.

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